In futuro la gente vorrà imparare
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@Uilebheist @ju @filobus purtroppo quello che dà piú vantaggi evolutivo è cavalcare sulla cooperazione a proprio vantaggio.
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@Uilebheist @ju @filobus anche perché in genere si muore comunque prima di pagarne le conseguenze (altrimenti non avremmo la società che abbiamo)
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@Uilebheist @ju @filobus anche perché in genere si muore comunque prima di pagarne le conseguenze (altrimenti non avremmo la società che abbiamo)
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@Uilebheist@polyglot.city @oblomov@sociale.network
Qui si potrebbe discutere sul fatto che conti la sopravvivenza dell'individuo o della specie.
In teoria un leone che durante la sua vita si mangia tutte le zebre e poi muore di morte naturale ha fatto una bellissima vita ed è un modello vincente, peccato che sia un modello che nessuno dei suoi eventuali discendenti potrà seguire.
A lungo termine non mangiare tutte le zebre è la strategia vincente, ma appunto: bisogna vedere se l'intenzione è il lungo termine o l'appagamento del singolo individuo e poi chissenefotte.
@filobus@sociale.network
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@ju @Uilebheist @oblomov sì infatti non stiamo parlando di regole monolitiche, ma tendenze, e il punto di vista o l'ambito di applicazione conta
Parliamo di sopravvivenza o godimento? Uno può vincere se pensa come individuo e perdere come specie. Molti se ne f*ttono della specie. E per certi versi possono aver ragione. Ci sono tantissimi discendenti di Gengis Khan, lui ha goduto in vita e ha trasmesso i suoi geni in giro. Geni che faranno una brutta fine se scoppia una guerra nucleare... -
@ju @Uilebheist @oblomov sì infatti non stiamo parlando di regole monolitiche, ma tendenze, e il punto di vista o l'ambito di applicazione conta
Parliamo di sopravvivenza o godimento? Uno può vincere se pensa come individuo e perdere come specie. Molti se ne f*ttono della specie. E per certi versi possono aver ragione. Ci sono tantissimi discendenti di Gengis Khan, lui ha goduto in vita e ha trasmesso i suoi geni in giro. Geni che faranno una brutta fine se scoppia una guerra nucleare...@ju @Uilebheist @oblomov purtroppo siamo stati super vincenti dal punto di vista evoluzionistico, purtroppo perché possiamo diventare super perdenti
Acquisendo grande potere abbiamo aumentato le possibilità di distruggere noi e la vita: sovrappopolazione, esaurimento naturale delle risorse, collasso climatico, riscaldamento, inquinamento pervasivo, guerre nucleari... -
@ju @Uilebheist @oblomov purtroppo siamo stati super vincenti dal punto di vista evoluzionistico, purtroppo perché possiamo diventare super perdenti
Acquisendo grande potere abbiamo aumentato le possibilità di distruggere noi e la vita: sovrappopolazione, esaurimento naturale delle risorse, collasso climatico, riscaldamento, inquinamento pervasivo, guerre nucleari...@filobus @ju @Uilebheist e il problema è che siamo stati super vincenti con una ottimizzazione per il breve termine
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@filobus @ju @Uilebheist e il problema è che siamo stati super vincenti con una ottimizzazione per il breve termine
@oblomov@sociale.network
la cosa secondo me rilevante è che, collettivamente, come specie, non lo facciamo razionalmente.
Cerco di spiegarmi: il singolo individuo magari fa una scelta a lungo o a breve termine ma la spinta che muove il genere umano e sta consumando le risorse del pianeta non è cambiata di una virgola da quando l'homo sapiens ha cominciato a sparpagliarsi per il mondo.
L'uomo è dotato della capacità di usare la ragione ma collettivamente, come specie, continua a rispondere agli stessi impulsi istintivi: seguire un capo forte, mangiare tutto quello che c'è, usare le risorse a proprio beneficio, spostarsi in altri territori di caccia, uccidere i rivali...
Che è una strategia vincente fin che ci sono risorse e spazio dove spostarsi quando non ce ne sono più, ma adesso ci ucciderà se non riusciamo a fare un salto di qualità e ragionare.
(Ovviamente, se non si fosse capito, secondo me il mito del buon selvaggio è una panzana).
@filobus@sociale.network @Uilebheist@polyglot.city
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@ju @oblomov @Uilebheist be' sì è ovvio che è una panzana 🙂
Ma il buon selvaggio è anche colui che è in contatto con la sua piccola comunità, la esprime e non è alienato in una società di massa, ed è in contatto col proprio ambiente e non con un mondo indistinto interscambiabile come l'uomo moderno
Quindi il mito del buon selvaggio ha un fondo di verità come tutti i miti
E l'uomo moderno si crede in un mondo vasto quando ormai è diventato stretto, il rifiuto che butta dalla finestra gli ... -
@ju @oblomov @Uilebheist be' sì è ovvio che è una panzana 🙂
Ma il buon selvaggio è anche colui che è in contatto con la sua piccola comunità, la esprime e non è alienato in una società di massa, ed è in contatto col proprio ambiente e non con un mondo indistinto interscambiabile come l'uomo moderno
Quindi il mito del buon selvaggio ha un fondo di verità come tutti i miti
E l'uomo moderno si crede in un mondo vasto quando ormai è diventato stretto, il rifiuto che butta dalla finestra gli ...@ju @oblomov @Uilebheist ....ritorna dalla porta, ma questo in una società di nassa richiede tempo per accorgersene, ci sono tempi di latenza maggiori, e ci sono maggiori differenze tra strati di popolazione, a confronto con le piccole comunità del buon selvaggio (con alcuni che se ne renderanno conto molto dopo)
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@ju @oblomov @Uilebheist be' sì è ovvio che è una panzana 🙂
Ma il buon selvaggio è anche colui che è in contatto con la sua piccola comunità, la esprime e non è alienato in una società di massa, ed è in contatto col proprio ambiente e non con un mondo indistinto interscambiabile come l'uomo moderno
Quindi il mito del buon selvaggio ha un fondo di verità come tutti i miti
E l'uomo moderno si crede in un mondo vasto quando ormai è diventato stretto, il rifiuto che butta dalla finestra gli ...@filobus@sociale.networkbe' sì è ovvio che è una panzana
non così ovvio, molti sono convinti che l'uomo sia fondamentalmente buono per sua natura originaria e che la carognaggine sia in un modo o nell'altro legata alla civilizzazione e al progresso.
Io invece penso che l'uomo in origine sia nè più nè meno che uno scimpanzè o un babbuino, non buono o cattivo ma dove un processo evolutivo fondamentalmente casuale l'ha portato.
L'evoluzione verso una società basata sull'accettazione, sulla collaborazione e sull'aiuto reciproco non è per niente naturale, naturalmente tenderemmo alla competitività e all'autoritarismo. È una scelta razionale che va fatta e mantenuta progressivamente con l'educazione, un processo culturale a lungo termine.
Nelle occasioni in cui questa scelta è stata fatta si è visto che è una buona scelta, vantaggiosa. Il difficile è mantenerla nel tempo, specialmente quando la comunità viene esposta all'altro modello.
(Edit, scusa, non avevo capito che c'era un altro pezzo di risposta in arrivo 🤦)
@oblomov @Uilebheist@polyglot.city
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@ju @filobus @Uilebheist penso che a vedere quello che sta succedendo con altre specie di primati ci può dire molto da questo punto di vista. Ad esempio, i bonobo sono famosi per essere molto gregari e pacifisti, risolvendo i conflitti scopando invece che aggredendo («make love not war») —poi si scopre che man mano che il loro territorio si riduce, si comportano in maniera sempre piú aggressiva.
1/n
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@ju @filobus @Uilebheist penso che a vedere quello che sta succedendo con altre specie di primati ci può dire molto da questo punto di vista. Ad esempio, i bonobo sono famosi per essere molto gregari e pacifisti, risolvendo i conflitti scopando invece che aggredendo («make love not war») —poi si scopre che man mano che il loro territorio si riduce, si comportano in maniera sempre piú aggressiva.
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@ju @filobus @Uilebheist che l'aggressione sia una valvola di svogo dello stress un po' in tutto il mondo animale è abbastanza noto da anni (visione consigliata: Mon oncle d'Amerique), quindi è anche facile spiegare certi comportamenti in termini di sovrastruttura sociale, MA —e questa è la cosa importante— questa struttura sociale non è che è stata imposta: è emersa naturalmente dal comportamento umano. Piuttosto ci si dovrebbe chiedere perché abbia vinto.
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