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Mosca ha risposto in modo ambivalente: ha negato ogni intenzione offensiva e ha rilanciato una narrazione che punta a delegittimare l’Europa e attribuire la responsabilità agli ucraini

Questi droni, denominati “Gerbera”, sono dotati di tecnologie come SIM provenienti dalla Polonia e Lituania: un elemento che suggerisce una pianificazione ben studiata, non un incidente casuale

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre una ventina di droni russi hanno violato lo spazio aereo della Polonia, Stato membro della UE e della NATO. Alcuni sono stati abbattuti, altri hanno causato danni alle abitazioni nella zona di confine

🧵 La guerra di Putin contro l’Europa
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#putin #guerraibrida #europa

Serve educazione digitale vera: non solo elenchi di rischi, ma strumenti per decifrare manipolazioni, sviluppare senso critico, costruire linguaggi comuni. È l’unica via per sottrarre i social al panico e restituirli a un uso consapevole, integrato in rapporti di fiducia.

Adolescence invita a rovesciare lo sguardo: non colpevolizzare i ragazzi, ma assumersi come adulti la responsabilità di ascoltare, tradurre, restare presenti. Senza questa disponibilità, le regole diventano barriere che isolano ancora di più chi avrebbe bisogno di legami solidi.

Le “stanze chiuse” della serie diventano metafora delle normative che rinchiudono invece di comprendere. È il ciclo del "panico morale": “panico morale”: la tendenza a trasformare i social in capri espiatori, costruendo mostri per tranquillizzare coscienze adulte. Ma mettere al bando strumenti o piattaforme non risolve ciò che spinge un adolescente a cercare riconoscimento nel digitale
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Tutto si svolge in spazi di contenzione, ambienti claustrofobici – corridoi di scuole, celle, stanze – per dare forma alla pressione costante. Ogni spazio è chiuso, ogni via di fuga è illusoria: il controllo sociale e quello digitale diventano la stessa gabbia invisibile che imprigiona ragazzi e adulti.

Il cuore è l’incomunicabilità: genitori, insegnanti e istituzioni non comprendono i codici dei più giovani. Si limitano a moralismi o divieti, incapaci di vedere il dolore dietro i comportamenti online. È il fossato generazionale che alimenta il malessere invece di lenirlo.

La serie Adolescence racconta il rapporto tra adolescenti e social media senza mostrarli mai direttamente. L’online è un’ombra che invade tutto, un fantasma dietro la porta chiusa: il disagio non nasce solo dalla tecnologia, ma dal modo in cui la società interpreta e amplifica le paure.

🧵 Adolescence, ovvero il “mostro” dietro la porta chiusa | @brunosaetta https://www.valigiablu.it/adolescence-serie-social-media-panico-morale/

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🧵 Charlie Kirk, perché non ha senso confrontarsi con chi diffonde discorsi d’odio
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🧵 Lucia Regna e la sentenza che giudica la vittima. Un caso scuola di maschilismo | @Vitalba https://www.valigiablu.it/caso-lucia-regna-sentenza-tribunale-torino/

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Lo scontro non è più tra partiti, ma tra Trump e chi denuncia la deriva autoritaria. Come scrive Jonathan Freedland sul Guardian, “è più semplice andare avanti, fingendo che questa trasformazione degli Stati Uniti non è poi così grave, e tutto tornerà presto alla normalità. Ma non si possono ignorare le evidenze per sempre".

Pritzker ha ospitato i deputati texani fuggiti dall’aula contro il gerrymandering, trasformandoli in caso mediatico. Trump ha reagito minacciando di inviare la Guardia Nazionale a Chicago. Pritzker ha replicato: “Le truppe non sono benvolute in Illinois se non c’è emergenza”.

Newsom ha risposto proponendo un referendum per cambiare il sistema californiano e disegnare mappe favorevoli ai democratici. Ha anche adottato uno stile comunicativo che imita Trump: post irriverenti, immagini generate con IA, provocazioni pensate per galvanizzare la base.

Anche la politica locale reagisce. I governatori democratici Gavin Newsom e JB Pritzker hanno scelto lo scontro aperto: accusano Trump di autoritarismo e difendono i poteri statali. La miccia: la richiesta di ridisegnare subito i collegi elettorali in Texas per ottenere seggi.

Ma Trump può ancora contare sulla Corte Suprema, dove ha molti alleati. Intanto, però, le sconfitte giudiziarie hanno incrinato la narrativa di forza della Casa Bianca

Contro questa deriva si è mossa prima la società civile: avvocati e attivisti hanno contrastato la strategia del “flood the zone” (valanga di ordini esecutivi), ottenendo le prime vittorie nei tribunali.

Criminalità, immigrazione, dazi: se ogni questione diventa emergenza, il presidente accumula prerogative straordinarie, scavalcando Congresso e governatori, e rafforzando una leadership senza contrappesi.