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Lo scontro non è più tra partiti, ma tra Trump e chi denuncia la deriva autoritaria. Come scrive Jonathan Freedland sul Guardian, “è più semplice andare avanti, fingendo che questa trasformazione degli Stati Uniti non è poi così grave, e tutto tornerà presto alla normalità. Ma non si possono ignorare le evidenze per sempre".

Pritzker ha ospitato i deputati texani fuggiti dall’aula contro il gerrymandering, trasformandoli in caso mediatico. Trump ha reagito minacciando di inviare la Guardia Nazionale a Chicago. Pritzker ha replicato: “Le truppe non sono benvolute in Illinois se non c’è emergenza”.

Newsom ha risposto proponendo un referendum per cambiare il sistema californiano e disegnare mappe favorevoli ai democratici. Ha anche adottato uno stile comunicativo che imita Trump: post irriverenti, immagini generate con IA, provocazioni pensate per galvanizzare la base.

Anche la politica locale reagisce. I governatori democratici Gavin Newsom e JB Pritzker hanno scelto lo scontro aperto: accusano Trump di autoritarismo e difendono i poteri statali. La miccia: la richiesta di ridisegnare subito i collegi elettorali in Texas per ottenere seggi.

Ma Trump può ancora contare sulla Corte Suprema, dove ha molti alleati. Intanto, però, le sconfitte giudiziarie hanno incrinato la narrativa di forza della Casa Bianca

Contro questa deriva si è mossa prima la società civile: avvocati e attivisti hanno contrastato la strategia del “flood the zone” (valanga di ordini esecutivi), ottenendo le prime vittorie nei tribunali.

Criminalità, immigrazione, dazi: se ogni questione diventa emergenza, il presidente accumula prerogative straordinarie, scavalcando Congresso e governatori, e rafforzando una leadership senza contrappesi.

Trump ha firmato un ordine esecutivo per rinominare il Dipartimento della Difesa in “Dipartimento della Guerra”, scelta dal forte valore simbolico. Non ne avrebbe il potere, ma il gesto mostra la volontà di proiettare forza e rompere con la tradizione istituzionale.

Nei mesi successivi all’insediamento ha esercitato controllo diretto sulla burocrazia, licenziato funzionari, colpito media e università con tagli ai fondi e cause legali. Negli ultimi mesi ha usato massicciamente la Guardia Nazionale, spesso contro città governate da democratici

Negli Stati Uniti Trump sta concentrando sempre più poteri nella sua figura, ricorrendo a poteri da lui stesso definiti “emergenziali” per scavalcare il Congresso, colpire istituzioni e rafforzare il controllo federale. Lo studioso Don Moynihan sostiene che gli Stati Uniti siano ormai un “sistema autoritario competitivo”

🧵 Trump e il partito repubblicano hanno dichiarato guerra alla democrazia americana
https://www.valigiablu.it/trump-stati-uniti-guerra-democrazia/

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