Al di là dei toni poetici, l'articolo esprime esattamente il mio punto di vista
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Gran bell'articolo! Per me sin dal giorno uno la mancanza irrisolvibile dei romanzi generati non è che non hanno errori ma che non hanno un messaggio; l'autore non è consapevole, quindi non può (per costruzione!) fornire un'opinione sul mondo, un'esperienza, un avvertimento o un consiglio. Tutte le cose umane di cui intingiamo ogni testo, e che spesso vengono a galla solo dopo mesi di lavoro e riflessioni, sono superflue e irraggiungibili per un replicatore statistico.
@clockwooork mi trovo d'accordo al 100℅ con te. Non c'è intenzione, non c'è uno scopo, non c'è nessuna comunicazione con l'autore.
Perché dovrei perdere tempo con qualcosa su cui nessuno ha perso tempo per me?
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Gran bell'articolo! Per me sin dal giorno uno la mancanza irrisolvibile dei romanzi generati non è che non hanno errori ma che non hanno un messaggio; l'autore non è consapevole, quindi non può (per costruzione!) fornire un'opinione sul mondo, un'esperienza, un avvertimento o un consiglio. Tutte le cose umane di cui intingiamo ogni testo, e che spesso vengono a galla solo dopo mesi di lavoro e riflessioni, sono superflue e irraggiungibili per un replicatore statistico.
@clockwooork @flaviotorba @cultura
A meno che nel prompt non lo chiedi espressamente. -
@clockwooork mi trovo d'accordo al 100℅ con te. Non c'è intenzione, non c'è uno scopo, non c'è nessuna comunicazione con l'autore.
Perché dovrei perdere tempo con qualcosa su cui nessuno ha perso tempo per me?
@lgsp @clockwooork @flaviotorba @cultura
Punto 1. Soccomberemo necessariamente, perché chi doveva opporsi perché ne andava della sua esistenza professionale si è adattato, ha scoperto di essere tecnicamente inferiore, scarsamente produttivo. Il che è vero. Personalmente non credo nemmeno un po' che la imperfezione sia qualcosa da ricercare, anzi, da desiderare. Almeno io non credo sarei nemmeno in grado di capirlo.
Punto 2. Ci sono vari livelli di comunicazione in ogni opera, e un LLM li può ricreare tutti quanti. Ricordiamoci che è egli il Dio coglione della lingua. Fa cose impossibili senza essere consapevole, quindi se vuoi fragilità e imperfezione basta chiederglielo.
Pinto 3. Non credo che la narrativa personalizzata vincerà. C'è una componente sociale anche nella lettura. Condividere sensazioni, emozioni e sorprese con gli amici: se non è possibile perdi una buona parte di motivazione, a mio parere. -
@lgsp @clockwooork @flaviotorba @cultura
Punto 1. Soccomberemo necessariamente, perché chi doveva opporsi perché ne andava della sua esistenza professionale si è adattato, ha scoperto di essere tecnicamente inferiore, scarsamente produttivo. Il che è vero. Personalmente non credo nemmeno un po' che la imperfezione sia qualcosa da ricercare, anzi, da desiderare. Almeno io non credo sarei nemmeno in grado di capirlo.
Punto 2. Ci sono vari livelli di comunicazione in ogni opera, e un LLM li può ricreare tutti quanti. Ricordiamoci che è egli il Dio coglione della lingua. Fa cose impossibili senza essere consapevole, quindi se vuoi fragilità e imperfezione basta chiederglielo.
Pinto 3. Non credo che la narrativa personalizzata vincerà. C'è una componente sociale anche nella lettura. Condividere sensazioni, emozioni e sorprese con gli amici: se non è possibile perdi una buona parte di motivazione, a mio parere.@77nn @lgsp @flaviotorba @cultura
Rispondo al 3) perché mi interessa di più: dipende cosa intendiamo per "vincere".
Diventare mainstream e dominare il mercato e i generi d'intrattenimento? Senza dubbio; gli editori prima degli scrittori BRAMANO pubblicazioni veloci, prevedibili, facili da pubblicizzare.
Ma sopravvivere? L'IA richiede data center e produzioni industriali di GPU. Io richiedo carta, penna e due pasti al giorno, e forse pure senza carta e penna raccontando storie a voce.
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@77nn @lgsp @flaviotorba @cultura
Rispondo al 3) perché mi interessa di più: dipende cosa intendiamo per "vincere".
Diventare mainstream e dominare il mercato e i generi d'intrattenimento? Senza dubbio; gli editori prima degli scrittori BRAMANO pubblicazioni veloci, prevedibili, facili da pubblicizzare.
Ma sopravvivere? L'IA richiede data center e produzioni industriali di GPU. Io richiedo carta, penna e due pasti al giorno, e forse pure senza carta e penna raccontando storie a voce.
@clockwooork @lgsp @flaviotorba @cultura
Forse sottovaluti il costo di un essere umano. Non ho fatto i conti ma credo costi molto di meno un data center che costruire un paesino, crescere degli umani, educarli, sfamarli, vestirli, dare loro tutti i servizi di uno stato sociale e farli lavorare solo per un quarto della loro vita utile. -
@clockwooork @lgsp @flaviotorba @cultura
Forse sottovaluti il costo di un essere umano. Non ho fatto i conti ma credo costi molto di meno un data center che costruire un paesino, crescere degli umani, educarli, sfamarli, vestirli, dare loro tutti i servizi di uno stato sociale e farli lavorare solo per un quarto della loro vita utile.@77nn @lgsp @flaviotorba @cultura
Scusa ma cosa stai dicendo? Posa il succo del capitale per un secondo: viviamo e creiamo per passione da centomila anni, non perché un miliardario ha deciso di crearci per investimento e aspettandosi un ritorno economico, al contrario dei data centers.
Non esiste NESSUNO scenario in cui vivremo senza creare per il puro gusto di farlo. Se credi davvero che l'IA eliminerà il nostro estro, stai facendo il loro gioco proprio come hai detto tu stesso sopra.
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@flaviotorba @cultura che è praticamente quello che già sta succedendo da anni, solo che prima si chiamavano ghost writers.
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@77nn @lgsp @flaviotorba @cultura
Scusa ma cosa stai dicendo? Posa il succo del capitale per un secondo: viviamo e creiamo per passione da centomila anni, non perché un miliardario ha deciso di crearci per investimento e aspettandosi un ritorno economico, al contrario dei data centers.
Non esiste NESSUNO scenario in cui vivremo senza creare per il puro gusto di farlo. Se credi davvero che l'IA eliminerà il nostro estro, stai facendo il loro gioco proprio come hai detto tu stesso sopra.
@clockwooork @lgsp @flaviotorba @cultura
Ma ovviamente è così! Continueremo a farlo, è indubbio. Sto solo dicendo che chi lo fa per vivere di quello sarà ingaggiato e pagato sempre meno. Ci ritroveremo a creare per passione e gratuitamente opere che gli Altman utilizzeranno per fare ancora di più a meno della creatività individuale. Non so se sto rendendo l'idea. -
@clockwooork @lgsp @flaviotorba @cultura
Ma ovviamente è così! Continueremo a farlo, è indubbio. Sto solo dicendo che chi lo fa per vivere di quello sarà ingaggiato e pagato sempre meno. Ci ritroveremo a creare per passione e gratuitamente opere che gli Altman utilizzeranno per fare ancora di più a meno della creatività individuale. Non so se sto rendendo l'idea.@77nn @clockwooork @lgsp @cultura a meno che la bolla non scoppi prima
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Al di là dei toni poetici, l'articolo esprime esattamente il mio punto di vista.
Se scrivi per puro intrattenimento, hai un problema in vista.@flaviotorba @cultura Letto l'articolo poco fa.
Secondo me, dipende moltissimo da cosa vuoi fare.
I generatori automatici creano contenuti per le masse. Paragonandolo al cibo, sarebbe come dire "prendi qualunque cosa e fanne una polpetta fritta".
Prova ad andare al supermercato, comprare qualunque alimento (precotto o anche da cucinare) che costa poco. Arrivi a casa, lo schiaffi nel frullatore. Ci fai delle palline e dopo le butti nel... O nell'olio da friggere, oppure anche nel fornetto ventilato che chiamano "friggitrice ad aria" anche se tecnicamente non frigge.
Poi vai fuori, alla prima festa di paese, e le vendi come "le polpettine di san [nome a caso]" ricetta segreta di nonna [nome a caso]. Se le materie prime usate sono particolarmente neutre come sapore, ma sei stato bravo nella panatura, magari facendole pure colorate, ecco che alla sagra della pro loco di Bugliano te le mangiano in massa però tu di capacità nella cucina, hai messo zero. Idem vale per i robot automatici che cucinano.
Io non sono contro la tecnologia di per sé, sono contro la produzione fatta in serie, di cose che dovrebbero essere apprezzate perché nate dallo sforzo autentico del loro creatore.Io sono una grande, grandissima amante di thriller e noir per esempio. E mi sto stancando dei cliché.
Qui sul thread si parla di "giallo col commissario tormentato", ma io ti dirò di più: se già "commissario tormentato" è un cliché, quelli che vogliono il successo a tutti i costi, fanno la piramide. Un cliché dentro l'altro. Dipende dal tipo di destinatari a cui il tuo "libro" si vorrà avvicinare.
Vuoi una trama a sfondo conservatore? Il commissario sarà tormentato perché sua moglie ha un altro, e giù di stereotipi sulle donne; ha il figlio gay che è scappato di casa, e magari è pure morto di AIDS. E via andare.
O quello che ha dovuto uccidere un uomo per difendersi da una sparatoria...
O se no fai quei gialli con elementi di paranormale dove c'è un po' di tutto per accontentare tutti ma a livello letterario non contano nulla.Io scrivo per hobby, in un blog amatoriale dove tiro su storie di fantasia. E ho notato che se in alcuni casi l'AI può essere un aiuto per esempio a eliminare ripetizioni o riordinare le idee in scaletta, a lungo andare è un recinto.
Perché ti aiuta a condizione che tu rispetti le regole imposte dal padrone del modello (politica compresa).
Per farti un esempio: virus senziente che imita Trump facendolo diventare una macchietta? Limitatissimo. Ti fa diventare il personaggio macchietta, ma anziché rendere ridicolo il personaggio che gli fai imitare, alla fine rende ridicolo te.
Per non parlare di colpi di scena improbabili, creati non per consentirti di avere una storia a cui il lettore si attacca. No. Per crearti quel famoso effetto attesa (dopamina) per fare stare _te_ appiccicato al bot! -
@77nn @clockwooork @lgsp @cultura a meno che la bolla non scoppi prima
E quando scoppia, 'sta bolla? Ormai è un pezzo che aspettiamo...
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E quando scoppia, 'sta bolla? Ormai è un pezzo che aspettiamo...
@lgsp @flaviotorba @clockwooork @cultura
Lo scoppio della bolla non significa che metteremo nel freezer la tecnologia, ma che resteranno in vita solo servizi utili e remunerativi. Significa che sopravvivranno il 5-10% delle aziende che esistono nel mercato gonfiato.