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Matteo Zenatti

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  • Tempo Perduto
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net

    Collegium Musicum, con questo concerto propone un viaggio nell’anima di due artisti straordinari, un incontro tra parole e note che ci permette di riscoprire il potere evocativo dell’arte.

    Attraverso la musica di Fauré, possiamo entrare nel mondo di Proust e vivere un’esperienza sensoriale unica, in cui il tempo si dissolve e le emozioni si fanno eterne.

    Voce: Matteo Zenatti – Voce narrante: Luis Piai


    (clicca qui per saperne di più)

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  • Raimbaut, vida et cansos
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net

    Raimbaut, vida et cansos

    Le foto dell’anteprima dello spettacolo, tenuta il 25 novembre 2025 presso Espaci Occitan a Dronero.

    Foto di Paolo Viglione.

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  • Sono tornato e ripartito
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net

    Ho concluso l’avventura trobadorica a Dronero, e ne racconterò con calma, perché è stata una gran bella cosa e avrà molte conseguenze sul futuro, e va benissimo.

    Ma appena tornato è scaturita subito la voglia di organizzare weekend di seminari allo studio di via Salisburgo, ho raccolto le idee ed ecco qui La voce a pezzi, una serie di piccoli workshop per approfondire specifici aspetti della voce per il canto e la recitazione.

    Ogni mese, da novembre a maggio, proporrò un weekend suddiviso in diversi workshop – argomenti vari, che ritornano nel corso dei mesi, sulla pagina dedicata c’è tutto il prospetto, e ogni mese posterò quel che è previsto per il suo weekend.

    I sabati sera propongo JamSession!, spazio aperto per chi voglia sperimentarsi vocalmente di fronte a possibili astanti: in studio abbiamo un pianoforte digitale, una cassa amplificata, un microfono e la possibilità di avere tutte le basi che si vogliono, quindi ci si può buttare e sperimentarsi 🙂

    Per cui aspetto chi voglia cimentarsi, ci son molte cose diversissime, prego 😉

    (chiedo prenotazione, per sapere quel che mi aspetta)

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  • Con Raimbaut a Dronero
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net
    entrata di Espaci Occitan

    Eccomi qui, sono arrivato a Dronero giovedì scorso, fin da subito sono partiti gli incontri con l’Istituto Musicale Donadio e con alcune classi delle scuole medie del paese e di Stroppo (un convitto dove i ragazzi anche vivono durante la settimana), in alto nella bellissima val Maira: ero con Andrea Giraudo, un filologo appassionato, e speri di essere riusciti a comunicare ai ragazzi un po’ della bellezza dell’opera di Raimbaut.

    Mi sento un ospite di riguardo: Espaci Occitan mi ha accolto con grande gentilezza e calore, affidandomi la sala dove sabato 25 si terrà conferenza e spettacolo: ho le chiavi, posso lavorare qui senza disturbo quanto voglio.

    Ho iniziato ad allestire lo spazio, il marchese Bonifacio che mi sorveglia sempre sotto il suo mantello blu, Beatrice di là che mi aspetta, lo schermo che conterrà tutte le traduzioni, perché lo spettacolo è interamente in provenzale.

    È il mio lavoro di questi giorni: cantare e recitare in quella bellissima lingua, che ho dovuto imparare a padroneggiare e a capire fino in fondo per poterla rendere in tutti i suoi colori; e poi ci sono le canzoni di Raimbaut, sono sette, ho dovuto purtroppo tagliare alcune cobla, strofe, per poter farcele stare tutte in 70 minuti di spettacolo.

    Ho passato tre giorni da solo, da domani lavoro con Paola Tortora, di Vintulera Teatro, che ha curato la regia, e perfezionerà il lavoro. Mi aspetta pronto su un tavolo il costume di Raimbaut, rosso come nella miniatura che lo ritrae e che uso spesso, disegnato e realizzato da Gaetano Miglioranzi con lo studio Caprara.

    Sono contento. Non so come andrà lo spettacolo, può darsi che abbia un black out totale all’inizio e non riesca più a biascicare suono per tutto il tempo, non lo so l’emozione cosa potrebbe combinarmi.

    Raimbaut mi suggerisce di compiere avventure, di esfortzar mi de far ben, de dir e de valer, e lo seguo volentieri.

    Per cui proseguo, nei prossimi giorni ci sono porte aperte durante le prove, un incontro con musicisti occitani per lavorare insieme su un pezzo di Raimbaut, ancora con le scuole, una conferenza con i filologi Andrea Giraudo e Francesco Carapezza. E si finisce con lo spettacolo, Raimbaut, vida e cansos.

    Anem, andiamo!

    il Maira scorre sotto gli albero

    E poi, vedendo la bellezza di questi luoghi, mi è tornata la voglia di camminare trobadoricamente.

    Mancherebbe il tragitto da Vaqeyras a qui, son circa 300 km, ma un pensiero ce lo faccio 🙂

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  • E allora è arrivato!
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net

    @isos @isos va bene, basta che se lo porti lui 🙂

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  • E allora è arrivato!
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    @PaoloParti Dai, Paolo, son contento! Non vedo l’ora di mettermi in scena 🙂

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  • E allora è arrivato!
    blog@www.matteozenatti.netundefined blog@www.matteozenatti.net

    Finalmente: domani parto per Dronero (provincia di Cuneo), 9 giorni di residenza, preparazione, incontri e workshop, e il 25 metto in scena Raimbaut, vida e cansos, concerto in assolo, recitato interamente in provenzale (con traduzioni proiettate), con le canzoni e le vicende di Raimbaut de Vaqeiras, opera che completa il percorso iniziato col cammino di Trovatore in transito: torno da dove ero partito, a Dronero, grazie a Espaci Occitan, che ha deciso di prendersi carico di questa residenza, cui sempre sarò grato.

    È il progetto che mi ha impegnato negli ultimi anni, compresa la registrazione delle sue sette canzoni rimaste, che è ancora in preparazione (colpa mia che non mi fido di me), ma entro qualche mese dovrebbe arrivare.

    Credo di non essere mai stato tanto compromesso come questa volta: lo vivo come un raggiungimento per me, sperando che sia una bella riuscita: un’avventura per la memoria di così tante pagine in provenzale, per la buona esecuzione delle musiche di Raimbaut, per il tentativo di far passare storie così lontane a un pubblico attuale. Ce la metto tutta.

    Paola Tortora mi ha condotto registicamente alla messa in scena.
    Gaetano Miglioranzi mi ha disegnato il costume di scena, e la sartoria Caprara lo ha completato

    Sulla pagina dedicata di Espaci Occitan puoi leggere tutti gli appuntamenti di questa residenza, compresa una conferenza con due valenti filologi che son sicuro mi bacchetteranno per le mie scelte linguistiche e tutto quel che ne consegue, Andrea Giraudo e Francesco Carapezza 🙂

    Insomma, faccio la valigia (lo spettacolo è progettato per stare tutto intero dentro un contenitore trasportabile anche via aereo, vorrei portarlo davvero dovunque) e parto.

    Ci vediamo a Dronero.

    https://www.matteozenatti.net/wp-content/uploads/2023/10/Eissamen-intro-e-1.mp3

     

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