Piero Bosio Web Site

Due mie parole sul saggio "Il nemico comune" di Francesco Santin, che parla della rappresentazione dei nazisti nei videogiochi.
https://www.youtube.com/watch?v=OSWvYOv8qWg

@malerba Voglio sperare che fossero paralizzati dallo shock e dalla paura. Perché tutte le altre alternative sono una peggiore dell'altra.

@Jordan_85 Ah sul cinema di genere sfondi una porta aperta, vorrei tanto tornassero i vari Bava, Fulci, Argento e dintorni. Ma anche lì, se il problema fossero solo i multisala lo avremmo risolto.
Impossibile fare una sintesi in un post, ma è il triste risultato di una mancanza di visione e soldi distribuiti a caso a sostegno di film senza un mercato. Se finanziassero con quei soldi una decina di horror ne troveresti almeno uno di qualità. Ma meglio sperperare il tax credit

@Jordan_85 E purtroppo - sottolineo, purtroppo - questo si verifica anche in zone senza multisala, quindi non può essere quello l'unico problema

@Jordan_85 Magari ne avremmo avute meno, ma il punto non cambia: le piccole sale sono in crisi e stanno in piedi solo facendo cose che... non sono cinema (es. sala per convegni).
Questo lo dicono:
- le associazioni di categoria delle sale (sono stato ai loro convegni)
- il rapporto cinema annuale del ministero (ci ho lavorato)
- singoli esercenti di varie realtà (conosciuti di persona)
... basta per poter dire che una crisi delle sale esiste a prescindere?

@Jordan_85 E sono d'accordo ma non c'entra con quel che ho scritto. Io ho detto che anche se non esistessero i multisala i piccoli cinema locali andrebbero comunque incontro allo stesso destino.

@Jordan_85 e...?

@Jordan_85 Anche se non ci fossero i multisala del capitalismo non cambierebbe troppo: il pubblico italiano va sempre meno al cinema. Anche i multisala arrancano. Se parli con un qualsiasi esercente di una sala grande o piccola scoprirai una storia dell'orrore in cui tante realtà stanno in piedi solo perché affittano la sala per farci congressi o cose del genere.

Il video della morte di Iryna Zarutska, giovane rifugiata ucraina, mi ha devastato, lo confesso.
Mi devasta il pensiero che il suo assassino era stato arrestato ben 14 volte, spesso per reati gravi, e sempre rilasciato dopo poco.
Sono il primo a sostenere la riabilitazione prima della punizione, ma qui non c'è stata né l'una né l'altra. E le mani di chi lo ha sempre liberato sono ora macchiate di sangue innocente tanto quelle del criminale.