La liberazione degli ostaggi di Hamas è una buona notizia che porta umanità e sollievo in un contesto disumanizzante, un barlume di speranza per una inversione di rotta.

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@grabbi_it ma su questo siamo d'accordissimo, il punto è capire come costruire una pace vera seguendo la scia di altri popoli e nazioni che sono riusciti a lasciarsi alle spalle genocidi, guerre civili e stermini, passando per il sentiero stretto della verità e della giustizia senza cadere nel baratro della vendetta o nell'abisso della paura...

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@gubi non sono certo si possa “seguire la scia”, la situazione dei sopravvissuti palestinesi è peggiore rispetto ad altri conflitti (escluse le razzie di Attila) così come l’indottrinamento e la disumanizzazione dei coloni e della popolazione israeliana. Come si arriva ad un accordo partendo da estremi così lontani tra loro? A me pare in utopia poter davvero pensare ad una soluzione di convivenza.

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@grabbi_it io invece ne sono sicurissimo perché altrimenti ne dovrei concludere con una infondata discriminazione etnica che i palestinesi sono più vendicativi, violenti e autolesionisti degli irlandesi o dei sudafricani, e che gli israeliani sono meno capaci di autocritica dei tedeschi. Ma non c'è base per affermarlo se non una discriminazione arbitraria.

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@gubi ecco una delle basi https://themedialine.org/headlines/poll-78-of-jewish-israelis-believe-idf-tries-to-avoid-harming-civilians-majority-of-arabs-disagree/ E non sono certo informatissimo ma no @mi risulta che irlandesi o sudafricani abbiano avuto le stesse perdite e siano stati perseguitati per 70 anni….

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@grabbi_it @mi infatti la colonizzazione britannica con la persecuzione degli irlandesi non si misura nell’ordine degli anni ma dei SECOLI. Se poi ne facciamo una questione di numeri e rischiamo di dare adito alle teorie in base alle quali un popolo ha avuto un genocidio da 6 milioni di vittime è legittimato ad esprimere un governo che fa un genocidio a piacere.

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@gubi mi riferivo ai tempi moderni ma se vogliamo arrivare ai tempi dei faraoni facciamo pure… però a questo punto la discussione vira al ridicolo. Se rimaniamo seri ti chiedo perché il genocidio contro gli ebrei ha goduto del processo di Norimberga e di ampie restituzioni (e omaggi) mentre ad altre vittime come quelle che ho elencato nei commenti precedenti questo trattamento non è garantito, in base a ciò come si può pretendere dai palestinesi che seppelliscano il loro risentimento? E come si può fare in modo che gli israeliani scendano dal piedistallo su cui si sono messi (con l’incitamento dei colpevoli e conniventi paesi occidentali)?

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@grabbi_it ti ripeto che basta guardare alla storia umana perchè non è il primo genocidio della storia e non sarebbe la prima riconciliazione, che però non può essere un "Volemose bbene e scordammoce o' passato" ma dev'essere basata sulal costruzione comune condivisa dai due popoli di una verità storica drammatica ma non più ignorabile, e sulla giustizia con l'individuazione delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti che hanno prolungato la catena di violenze.

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@gubi perfetto, solo che queste intenzioni non le vedo in nessun attore in gioco, tu si?

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@grabbi_it ci sono molte persone in entrambi i popoli pronte a uscire dalla faida per intelligenza e convenienza e non per buonismo o oblio.

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@gubi molte non significa a sufficienza, poi sono stufo di sentire israeliani che vogliono interrompere gli attacchi solo per salvare i 4 ostaggi che ancora sono prigionieri e/o per tentare di salvarsi la faccia dopo quello che hanno fatto. Troppo facile così, non devono “solo” cessare il fuoco per davvero e immediatamente, devono anche ritirarsi per sempre dai Territori Palestinesi occupati e risarcire almeno economicamente la popolazione superstite, tutto il resto sarebbe una presa per i fondelli. Anche si liberassero di bibi tutti o lor schieramenti politici (quindi il popolo) considerano i palestinesi (ed il resto del mondo) poco meno di bestie per cui non vedo proprio un gran motivo di sperare in altro che non sia la separazione netta di questi due popoli (preferibilmente mettendo gli israeliani su Marte)

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@grabbi_it la separazione è il primo passo, ma l'unico modo per essere sicuri di non subire violenza dal "nemico" è quello di affrontare un processo di riconciliazione, da qui non si scappa. Altrimenti sarà una pace fragile che rischia di crollare alla prima violenza dei coloni o al primo sasso lanciato dai colonizzati.

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@grabbi_it Non basta il cessate il fuoco, non basta il ritiro dell'occupante dai territori e dalle acque occupate, non basta una commissione di verità e riconciliazione per scrivere a quattro mani la storia di due popoli, non bastano i processi nelle corti internazionali, serve un cambiamento di mentalità e cultura nei due popoli per decostruire l'idea del nemico e iniziare un percorso di coesistenza come viatico alla collaborazione. Un progetto di pace per le generazioni a venire.