@macfranc @news Per quello che mi riguarda, un'interfaccia conversazionale solo bambinocentrica, รจ una truffa. Tu se sei un bot che risponde, devi rispondere a tutte le domande che ti faccio. Per cui, se io voglio capire se il mio contatto mi ha mandato un fumetto che fa ridere o la foto del proprio pene, me lo devi dire che quello รจ un pene umano. O se anche รจ un fumetto che fa ridere, e parla di sesso, non mi devi dire che ti rifiuti di leggermelo perchรฉ ci sono termini sessuali; io non ci vedo, e un bot/ausilio dovrebbe descrivere quello che vede, non filtrarlo a seconda dei pregiudizi di chi lo produce. Giร ne ho abbastanza degli umani che descrivono le cose a metร e ci mettono in mezzo i giudizi, dalla tech specie se pago pretendo di piรน.
Il mio punto di vista non รจ fra l'altro solo di una cieca informatizzata ma quello di una creator che scrive di HIV, scrive di crime, se non vogliono parlarmi di sesso, i conversazionali intelligenti, dovrebbero andare direttamente dal virus e dirgli: "HIV, puoi cambiare metodo di trasmissione per favore? Puoi trasmetterti col casto bacio sulla guancia? Giร la lingua in bocca sarebbe troppo. Sai, i miei producer non vogliono che parlo di altro!" [SARCASMO]
Non fraintendetemi; io non sono una di quelle persone che si fanno scrivere le storie dai conversazionali. Li uso principalmente per mettere in ordine le idee che ho giร scritto ma soprattutto per tradurre in italiano o in inglese quello che per qualunque ragione non riesco a fare in autonomia. Eper descrivere informazioni altrimenti solo visive.
Io voglio provarla quando esce 'sta cosa per gli adulti, non per porno ma come attivista.
Poi, per quanto riguarda i companion, quelli usati per compagnia erotica e no? Consiglio di leggere un report, una storia, che ha condiviso Timnit Gebru, ex ricercatrice Google, ora fondatrice del DAIR (Distributed Artificial Intelligence Research) institute, licenziata da Google proprio dopo aver messo in guardia sui pericoli dell'abuso dei modelli linguistici di grandi dimensioni.
https://data-workers.org/michael