Le persone cambiano, su questo non c'è ombra di dubbio.
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Le persone cambiano, su questo non c'è ombra di dubbio. Siamo quantomeno tutti delle navi di Teseo in quanto organismi con un ciclo di rinnovamento cellulare.
Non lo so come funzioni per le cellule nervose, per la verità, ma suppongo che riproducano di meno per garantire una sorta di stabilità e coerenza di personalità... o forse no, ma non importa.
Mi accorgo che le mie posizioni su alcuni temi etici stanno virando, non capovolgendo, sia chiaro, ma stanno cambiando. Mi viene da dire che si stanno ricalibrando come se le condizioni di contorno e i limiti fossero cambiati e bisognasse riproiettarle su un nuovo sistema di riferimento.
Eppure frequento solo il Fediverso, come social network online. Non guardo la TV, penso solo al lavoro e ad alcuni hobby.
Dunque cosa fa cambiare la mia percezione del mondo? Davvero le 10 ore di ufficio, di cui forse in totale 15-20 minuti effettivi trascorsi con colleghi al caffé, che alla fine non la pensano nemmeno troppo diversamente da me, hanno questo potere di far virare la mia visione del mondo in modo non radicale, ma comunque percettibile?
Non è che improvvisamente, per dirne una, i generatori di immagini o di testi mi sembrano diventati eticamente accettabili, ma li vedo come meno inaccettabili rispetto per dire ad un anno fa. E questo sta accadendo su diverse cose, che una volta mi parevano monoliti tra miei valori etici.
Le mie certezze sono meno assolute. I miei capisaldi, meno saldi.
Ci ho fatto caso oggi stesso, postando un testo che ha sollevato diverse critiche da persone con cui sono in contatto da anni qui sul Fediverso. L'ho riletto più volte e sì, c'erano un paio di battute di cattivo gusto, che forse un anno fa non avrei fatto, ma che oggi ho trovato buffe o umoristiche. E nonostante ci abbia riflettuto e compreso, accettato come legittimo, il punto di vista di chi me le ha segnalate, continuo a non vederci tutto sommato un male assoluto... ma piuttosto una sensibilità violata, questo sì.
Possibile che io possa aver recepito, senza essere stato esposto in alcun modo massiccio, il bombardamento propagandistico culturale filo-MAGA mitragliato ad oltranza dall'America verso i Paesi occidentali? Lo spero, perché l'alternativa vorrebbe dire che sono rincoglionito, e a quello non c'è, ahimé, alcun rimedio...
No, credo che sia quello che ho detto all'inizio. Credo che il contesto determini la risposta, e cambiando radicalmente, induca degli aggiustamenti sulle priorità dei valori che sostengono i comportamenti.
Credo che, dopo anni a cercare (e non riuscire a trovare) il modo di cambiare la percezione e le opinioni dentro la testa delle persone, qualcuno abbia raggiunto una sorta di massa critica che gli consente di alterare a piacere il contesto pubblico (tipo le big tech) per cambiare la risposta delle persone. Molto pratico. E agghiacciante.
O forse sono invecchiato e mi sto rincoglionendo?
O forse sto diventando uno stronzo e sto cercando un capro espiatorio?
O forse lo sempre stato e mi sono nascosto dietro a un dito che oggi non mia coperto abbastanza?
Non lo so, ma basta adesso vado a sedermi sulla mia seggiolina di vimini con una coperta a quadri sulle gambe, a guardare Retequattro. E morirò sbavando.
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Sulla situazione di tuo cognato ti sei dato la spiegazione più semplice e più semplicistica che avevi a disposizione: un risparmio di energie per persone che (a tuo giudizio) non ne stavano meritando di più.
Non mi sembravano considerazioni per forza razziste: la nazionalità può essere letta semplicemente come lontananza: il motivo per cui quel matrimonio non sembra soddisfare esigenze affettive,perché verrà a mancare la convivenza, la distanza sarà enorme, e sembra sproporzionato sposarsi in quelle condizioni.
Esistono persone che si sposano per convenienza. Esistono le truffe sentimentali. Esistono persone che irretiscono altre persone per potere, controllo, possesso, convenienza economica.
Hai fatto bene a dare certi giudizi a persone che conosci solo tu? Questo può dirtelo la tua coscienza, non noi. -
@77nn
Posso dirti come l'ho letto io il tuo post, le risposte, e le tue riflessioni?
Ti stavano sul culo alcune persone e alcune situazioni, e ti sei sfogato con noi. Forse ne avevi bisogno, sei una persona reale.
Hai analizzato prima se i tuoi insulti erano giustificati, equi, rispettosi verso tutte le sensibilità? No. Ma magari le persone fanno così, ogni tanto. Sbagliamo a volte. Chi è nella posizione di poterti giudicare?Sulla situazione di tuo cognato ti sei dato la spiegazione più semplice e più semplicistica che avevi a disposizione: un risparmio di energie per persone che (a tuo giudizio) non ne stavano meritando di più.
Non mi sembravano considerazioni per forza razziste: la nazionalità può essere letta semplicemente come lontananza: il motivo per cui quel matrimonio non sembra soddisfare esigenze affettive, -
Le persone cambiano, su questo non c'è ombra di dubbio. Siamo quantomeno tutti delle navi di Teseo in quanto organismi con un ciclo di rinnovamento cellulare.
Non lo so come funzioni per le cellule nervose, per la verità, ma suppongo che riproducano di meno per garantire una sorta di stabilità e coerenza di personalità... o forse no, ma non importa.
Mi accorgo che le mie posizioni su alcuni temi etici stanno virando, non capovolgendo, sia chiaro, ma stanno cambiando. Mi viene da dire che si stanno ricalibrando come se le condizioni di contorno e i limiti fossero cambiati e bisognasse riproiettarle su un nuovo sistema di riferimento.
Eppure frequento solo il Fediverso, come social network online. Non guardo la TV, penso solo al lavoro e ad alcuni hobby.
Dunque cosa fa cambiare la mia percezione del mondo? Davvero le 10 ore di ufficio, di cui forse in totale 15-20 minuti effettivi trascorsi con colleghi al caffé, che alla fine non la pensano nemmeno troppo diversamente da me, hanno questo potere di far virare la mia visione del mondo in modo non radicale, ma comunque percettibile?
Non è che improvvisamente, per dirne una, i generatori di immagini o di testi mi sembrano diventati eticamente accettabili, ma li vedo come meno inaccettabili rispetto per dire ad un anno fa. E questo sta accadendo su diverse cose, che una volta mi parevano monoliti tra miei valori etici.
Le mie certezze sono meno assolute. I miei capisaldi, meno saldi.
Ci ho fatto caso oggi stesso, postando un testo che ha sollevato diverse critiche da persone con cui sono in contatto da anni qui sul Fediverso. L'ho riletto più volte e sì, c'erano un paio di battute di cattivo gusto, che forse un anno fa non avrei fatto, ma che oggi ho trovato buffe o umoristiche. E nonostante ci abbia riflettuto e compreso, accettato come legittimo, il punto di vista di chi me le ha segnalate, continuo a non vederci tutto sommato un male assoluto... ma piuttosto una sensibilità violata, questo sì.
Possibile che io possa aver recepito, senza essere stato esposto in alcun modo massiccio, il bombardamento propagandistico culturale filo-MAGA mitragliato ad oltranza dall'America verso i Paesi occidentali? Lo spero, perché l'alternativa vorrebbe dire che sono rincoglionito, e a quello non c'è, ahimé, alcun rimedio...
No, credo che sia quello che ho detto all'inizio. Credo che il contesto determini la risposta, e cambiando radicalmente, induca degli aggiustamenti sulle priorità dei valori che sostengono i comportamenti.
Credo che, dopo anni a cercare (e non riuscire a trovare) il modo di cambiare la percezione e le opinioni dentro la testa delle persone, qualcuno abbia raggiunto una sorta di massa critica che gli consente di alterare a piacere il contesto pubblico (tipo le big tech) per cambiare la risposta delle persone. Molto pratico. E agghiacciante.
O forse sono invecchiato e mi sto rincoglionendo?
O forse sto diventando uno stronzo e sto cercando un capro espiatorio?
O forse lo sempre stato e mi sono nascosto dietro a un dito che oggi non mia coperto abbastanza?
Non lo so, ma basta adesso vado a sedermi sulla mia seggiolina di vimini con una coperta a quadri sulle gambe, a guardare Retequattro. E morirò sbavando.
@77nn
Posso dirti come l'ho letto io il tuo post, le risposte, e le tue riflessioni?
Ti stavano sul culo alcune persone e alcune situazioni, e ti sei sfogato con noi. Forse ne avevi bisogno, sei una persona reale.
Hai analizzato prima se i tuoi insulti erano giustificati, equi, rispettosi verso tutte le sensibilità? No. Ma magari le persone fanno così, ogni tanto. Sbagliamo a volte. Chi è nella posizione di poterti giudicare? -
perché verrà a mancare la convivenza, la distanza sarà enorme, e sembra sproporzionato sposarsi in quelle condizioni.
Esistono persone che si sposano per convenienza. Esistono le truffe sentimentali. Esistono persone che irretiscono altre persone per potere, controllo, possesso, convenienza economica.
Hai fatto bene a dare certi giudizi a persone che conosci solo tu? Questo può dirtelo la tua coscienza, non noi.@De_Treias
Sì, può darsi che tu abbia ragione... Però è giusto che mi faccia riflettere, credo. -
Le persone cambiano, su questo non c'è ombra di dubbio. Siamo quantomeno tutti delle navi di Teseo in quanto organismi con un ciclo di rinnovamento cellulare.
Non lo so come funzioni per le cellule nervose, per la verità, ma suppongo che riproducano di meno per garantire una sorta di stabilità e coerenza di personalità... o forse no, ma non importa.
Mi accorgo che le mie posizioni su alcuni temi etici stanno virando, non capovolgendo, sia chiaro, ma stanno cambiando. Mi viene da dire che si stanno ricalibrando come se le condizioni di contorno e i limiti fossero cambiati e bisognasse riproiettarle su un nuovo sistema di riferimento.
Eppure frequento solo il Fediverso, come social network online. Non guardo la TV, penso solo al lavoro e ad alcuni hobby.
Dunque cosa fa cambiare la mia percezione del mondo? Davvero le 10 ore di ufficio, di cui forse in totale 15-20 minuti effettivi trascorsi con colleghi al caffé, che alla fine non la pensano nemmeno troppo diversamente da me, hanno questo potere di far virare la mia visione del mondo in modo non radicale, ma comunque percettibile?
Non è che improvvisamente, per dirne una, i generatori di immagini o di testi mi sembrano diventati eticamente accettabili, ma li vedo come meno inaccettabili rispetto per dire ad un anno fa. E questo sta accadendo su diverse cose, che una volta mi parevano monoliti tra miei valori etici.
Le mie certezze sono meno assolute. I miei capisaldi, meno saldi.
Ci ho fatto caso oggi stesso, postando un testo che ha sollevato diverse critiche da persone con cui sono in contatto da anni qui sul Fediverso. L'ho riletto più volte e sì, c'erano un paio di battute di cattivo gusto, che forse un anno fa non avrei fatto, ma che oggi ho trovato buffe o umoristiche. E nonostante ci abbia riflettuto e compreso, accettato come legittimo, il punto di vista di chi me le ha segnalate, continuo a non vederci tutto sommato un male assoluto... ma piuttosto una sensibilità violata, questo sì.
Possibile che io possa aver recepito, senza essere stato esposto in alcun modo massiccio, il bombardamento propagandistico culturale filo-MAGA mitragliato ad oltranza dall'America verso i Paesi occidentali? Lo spero, perché l'alternativa vorrebbe dire che sono rincoglionito, e a quello non c'è, ahimé, alcun rimedio...
No, credo che sia quello che ho detto all'inizio. Credo che il contesto determini la risposta, e cambiando radicalmente, induca degli aggiustamenti sulle priorità dei valori che sostengono i comportamenti.
Credo che, dopo anni a cercare (e non riuscire a trovare) il modo di cambiare la percezione e le opinioni dentro la testa delle persone, qualcuno abbia raggiunto una sorta di massa critica che gli consente di alterare a piacere il contesto pubblico (tipo le big tech) per cambiare la risposta delle persone. Molto pratico. E agghiacciante.
O forse sono invecchiato e mi sto rincoglionendo?
O forse sto diventando uno stronzo e sto cercando un capro espiatorio?
O forse lo sempre stato e mi sono nascosto dietro a un dito che oggi non mia coperto abbastanza?
Non lo so, ma basta adesso vado a sedermi sulla mia seggiolina di vimini con una coperta a quadri sulle gambe, a guardare Retequattro. E morirò sbavando.
@77nn
Ho letto la tua riflessione.
In alcuni tratti mi ci sono ritrovato. Un paio di anni fa ho improvvisamente lasciato crollare il castello della mia fede. Ora passeggio tra le sue rovine riconoscendone qua e là alcune pietre di valore che tengo come cimeli e che però non hanno più una collocazione in una struttura coerente e/o solida.
Il tempo passa. Cambiamo noi e cambia il mondo attorno. -
@77nn
Ho letto la tua riflessione.
In alcuni tratti mi ci sono ritrovato. Un paio di anni fa ho improvvisamente lasciato crollare il castello della mia fede. Ora passeggio tra le sue rovine riconoscendone qua e là alcune pietre di valore che tengo come cimeli e che però non hanno più una collocazione in una struttura coerente e/o solida.
Il tempo passa. Cambiamo noi e cambia il mondo attorno.@77nn
(PS avevo visto anche la discussione di cui parli)