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[Storia su Zampella e il mondo dei videogiochi]

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  • [Storia su Zampella e il mondo dei videogiochi]

    Correva l'anno 2008. Ai tempi avevo 26 anni e scrivevo sulle riviste di videogiochi, in un'epoca in cui internet non aveva ancora spodestato la carta. Scrivevo per Giochi per il Mio Computer, Xbox Magazine Ufficiale e varie altre.

    Essendo il più giovane della redazione, senza figli/non sposato/dotato di passaporto, venivo spesso spedito in giro per il mondo per fare le preview dei giochi.

    Questa è la storia di Call of Duty: Modern Warfare 2.

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  • [Storia su Zampella e il mondo dei videogiochi]

    Correva l'anno 2008. Ai tempi avevo 26 anni e scrivevo sulle riviste di videogiochi, in un'epoca in cui internet non aveva ancora spodestato la carta. Scrivevo per Giochi per il Mio Computer, Xbox Magazine Ufficiale e varie altre.

    Essendo il più giovane della redazione, senza figli/non sposato/dotato di passaporto, venivo spesso spedito in giro per il mondo per fare le preview dei giochi.

    Questa è la storia di Call of Duty: Modern Warfare 2.

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    Prima di partire, la PR di Activision Italia, con la quale ormai avevo un rapporto di confidenza, mi fa una raccomandazione.

    "Fabio, per l'amore del cielo, ricordati di non chiamarlo CALL OF DUTY. Questa volta si chiama solo MODERN WARFARE. Non sto a spiegarti perché ma è una questione sensibile."

    La questione sensibile era un braccio di ferro tra Activision e Infinity Ward, lo studio fondato da Zampella. Erano storie di brand e diritti. Di capitalismo battle royale.

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  • Prima di partire, la PR di Activision Italia, con la quale ormai avevo un rapporto di confidenza, mi fa una raccomandazione.

    "Fabio, per l'amore del cielo, ricordati di non chiamarlo CALL OF DUTY. Questa volta si chiama solo MODERN WARFARE. Non sto a spiegarti perché ma è una questione sensibile."

    La questione sensibile era un braccio di ferro tra Activision e Infinity Ward, lo studio fondato da Zampella. Erano storie di brand e diritti. Di capitalismo battle royale.

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    Arrivato a Santa Monica, vengo portato allo studio, dove incontro Zampella e altri membri del team.

    Non posso fare a meno di notare che, mentre io mi riferisco al gioco come Modern Warfare, loro scandiscono a ogni occasione CALL OF DUTY DUE PUNTI MODERN WARFARE DUE.

    C'era il fuso orario e non era ancora cominciata l'era degli smartphone. Non avevo modo di contattare al volo la PR italiana e chiedere lumi.

    Lentamente, capisco cosa è realmente successo.

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  • Arrivato a Santa Monica, vengo portato allo studio, dove incontro Zampella e altri membri del team.

    Non posso fare a meno di notare che, mentre io mi riferisco al gioco come Modern Warfare, loro scandiscono a ogni occasione CALL OF DUTY DUE PUNTI MODERN WARFARE DUE.

    C'era il fuso orario e non era ancora cominciata l'era degli smartphone. Non avevo modo di contattare al volo la PR italiana e chiedere lumi.

    Lentamente, capisco cosa è realmente successo.

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    Infinity Ward e Activision stavano facendo a cazzotti per chi avrebbe tenuto i diritti del gioco.

    Infinity Ward era ben conscia di avere per le mani una serie di successo.

    Se il gioco si fosse chiamato "Call of Duty: Qualcosa" i diritti sarebbero rimasti ad Activision, titolare del brand COD.

    Se si fosse chiamato solo "Modern Warfare", sarebbe contato come gioco nuovo, di cui Infinity Ward avrebbe avuto i diritti.

    Come sempre il copyright è un ring dove i potenti danno il loro peggio.

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  • Infinity Ward e Activision stavano facendo a cazzotti per chi avrebbe tenuto i diritti del gioco.

    Infinity Ward era ben conscia di avere per le mani una serie di successo.

    Se il gioco si fosse chiamato "Call of Duty: Qualcosa" i diritti sarebbero rimasti ad Activision, titolare del brand COD.

    Se si fosse chiamato solo "Modern Warfare", sarebbe contato come gioco nuovo, di cui Infinity Ward avrebbe avuto i diritti.

    Come sempre il copyright è un ring dove i potenti danno il loro peggio.

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    Prima che io partissi, il braccio di ferro pareva essersi risolto a favore di Infinity Ward, motivo per cui la PR mi aveva raccomandato di NON dire Call of Duty.

    Durante il mio volo la situazione era cambiata in favore di Activision. Zampella e West non potevano parlare male dell'azienda madre davanti a noi giornalisti, ma erano visibilmente incazzati.

    A modo loro, hanno trovato il modo di vendicarsi. A pranzo.

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  • Prima che io partissi, il braccio di ferro pareva essersi risolto a favore di Infinity Ward, motivo per cui la PR mi aveva raccomandato di NON dire Call of Duty.

    Durante il mio volo la situazione era cambiata in favore di Activision. Zampella e West non potevano parlare male dell'azienda madre davanti a noi giornalisti, ma erano visibilmente incazzati.

    A modo loro, hanno trovato il modo di vendicarsi. A pranzo.

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    Ai tempi il mondo dei videogiochi era MOLTO diverso. Il settore era ancora in crescita vertiginosa e visto che internet non era ancora esploso le aziende non dovevano spendere miliardi in influencer marketing. Bastava invitare una manciata di giornalisti da vari posti del mondo.

    Il budget era sempre molto generoso, quindi ho avuto la fortuna di fare svariate cene lussuose a sbafo.

    Questa, però, fu diversa. Fu così lussuosa da essere OSTILE. Guerra moderna, insomma.

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  • Ai tempi il mondo dei videogiochi era MOLTO diverso. Il settore era ancora in crescita vertiginosa e visto che internet non era ancora esploso le aziende non dovevano spendere miliardi in influencer marketing. Bastava invitare una manciata di giornalisti da vari posti del mondo.

    Il budget era sempre molto generoso, quindi ho avuto la fortuna di fare svariate cene lussuose a sbafo.

    Questa, però, fu diversa. Fu così lussuosa da essere OSTILE. Guerra moderna, insomma.

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    Dopo la presentazione, Zampella e West prendono me e tutti gli altri giornalisti (non eravamo tantissimi: come nelle barzellette, eravamo un italiano, un francese, uno spagnolo e un portoghese) e ci portano a pranzo.

    Il posto è un ristorante sontuosissimo, nel roof garden di un grattacielo a Santa Monica. Già gli Stati Uniti sono una distopia dove un panino costa 15 euro, ma lì eravamo proprio nel reame del lusso spendaccione.

    Poi i due hanno iniziato a ordinare. Per TUTTO il tavolo.

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  • Dopo la presentazione, Zampella e West prendono me e tutti gli altri giornalisti (non eravamo tantissimi: come nelle barzellette, eravamo un italiano, un francese, uno spagnolo e un portoghese) e ci portano a pranzo.

    Il posto è un ristorante sontuosissimo, nel roof garden di un grattacielo a Santa Monica. Già gli Stati Uniti sono una distopia dove un panino costa 15 euro, ma lì eravamo proprio nel reame del lusso spendaccione.

    Poi i due hanno iniziato a ordinare. Per TUTTO il tavolo.

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    Immaginate di aver davanti un menù costosissimo e di voler massimizzare i danni inflitti al portafoglio dell'azienda.

    Hanno iniziato a ordinare come se fossimo a una sagra. Non gli interessavano nemmeno gli abbinamenti, volevano solo SPENDERE SOLDI.

    Abbiamo bevuto Barolo italiano d'annata, con loro che ne ordinavano tre bottiglie per volta. Plateau royale di crudité come antipasto, ordinati come se fossero patatine, a sfregio.

    Hanno ordinato praticamente tutto il menù.

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  • Immaginate di aver davanti un menù costosissimo e di voler massimizzare i danni inflitti al portafoglio dell'azienda.

    Hanno iniziato a ordinare come se fossimo a una sagra. Non gli interessavano nemmeno gli abbinamenti, volevano solo SPENDERE SOLDI.

    Abbiamo bevuto Barolo italiano d'annata, con loro che ne ordinavano tre bottiglie per volta. Plateau royale di crudité come antipasto, ordinati come se fossero patatine, a sfregio.

    Hanno ordinato praticamente tutto il menù.

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    Non ero ancora vegano, né vegetariano. Ordinarono svariate porzioni della carne wagyu più prestigiosa del menù, facendole mettere in mezzo al tavolo come se fosse un buffet, perché prevedibilmente eravamo tutti quasi sazi (e ubriachi di Barolo).

    Il pranzo si è chiuso con abbondanti giri di whisky, quello invecchiato duemila anni da svariati centoni al bicchiere.

    Ero giovane. Da un lato è stata un'esperienza, dall'altro ero turbato. Che sfregio. Che spreco. Che strani i ricchi.

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  • Non ero ancora vegano, né vegetariano. Ordinarono svariate porzioni della carne wagyu più prestigiosa del menù, facendole mettere in mezzo al tavolo come se fosse un buffet, perché prevedibilmente eravamo tutti quasi sazi (e ubriachi di Barolo).

    Il pranzo si è chiuso con abbondanti giri di whisky, quello invecchiato duemila anni da svariati centoni al bicchiere.

    Ero giovane. Da un lato è stata un'esperienza, dall'altro ero turbato. Che sfregio. Che spreco. Che strani i ricchi.

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    Ovviamente hanno mandato il conto ad Activision, perché sfamare i giornalisti era una spesa che doveva spettare a chi aveva i diritti del gioco.

    Più si va in alto, più la gente potente si comporta come i bambini che fanno GNE GNE.

    Tornato a casa, ancora svalvolato dal fuso orario, ricevo una telefonata della PR, che voleva chiedermi come mi fosse parso il gioco e se fosse andato tutto bene.

    Poi, prima di chiudere la telefonata, molla per un attimo la veste professionale e mi chiede...

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  • Ovviamente hanno mandato il conto ad Activision, perché sfamare i giornalisti era una spesa che doveva spettare a chi aveva i diritti del gioco.

    Più si va in alto, più la gente potente si comporta come i bambini che fanno GNE GNE.

    Tornato a casa, ancora svalvolato dal fuso orario, ricevo una telefonata della PR, che voleva chiedermi come mi fosse parso il gioco e se fosse andato tutto bene.

    Poi, prima di chiudere la telefonata, molla per un attimo la veste professionale e mi chiede...

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    "Fabio, ma cosa cazzo avete mangiato?"

    Activision aveva diviso il conto tra i vari territori. La filiale italiana aveva ricevuto la mia parte di conto.

    "No, guarda, tutto bene, non c'è problema, anche se ovviamente siamo rimasti basiti da Infinity Ward. Ma davvero, siamo curiosi, cosa avete mangiato per spendere così tanto?"

    Al che ho scoperto quanto era costata la mia parte di conto: 3000 e rotti dollari.

    Nel 2008.

    I videogiochi sono pieni di storie.

    [fine]

  • "Fabio, ma cosa cazzo avete mangiato?"

    Activision aveva diviso il conto tra i vari territori. La filiale italiana aveva ricevuto la mia parte di conto.

    "No, guarda, tutto bene, non c'è problema, anche se ovviamente siamo rimasti basiti da Infinity Ward. Ma davvero, siamo curiosi, cosa avete mangiato per spendere così tanto?"

    Al che ho scoperto quanto era costata la mia parte di conto: 3000 e rotti dollari.

    Nel 2008.

    I videogiochi sono pieni di storie.

    [fine]

    @kenobit che splendido aneddoto 😂

  • "Fabio, ma cosa cazzo avete mangiato?"

    Activision aveva diviso il conto tra i vari territori. La filiale italiana aveva ricevuto la mia parte di conto.

    "No, guarda, tutto bene, non c'è problema, anche se ovviamente siamo rimasti basiti da Infinity Ward. Ma davvero, siamo curiosi, cosa avete mangiato per spendere così tanto?"

    Al che ho scoperto quanto era costata la mia parte di conto: 3000 e rotti dollari.

    Nel 2008.

    I videogiochi sono pieni di storie.

    [fine]

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    Il caso Nezha: quando un Attacco Informatico sembra normale manutenzioneC’è un momento, spesso tardivo, in cui ci si accorge che il problema non è entrato forzando la porta, ma usando le chiavi di casa. È quello che succede quando uno strumento nato per amministrare, monitorare, semplificare il lavoro quotidiano di chi gestisce sistemi diventa il veicolo perfetto per restare nascosti. Nezha non arriva con comportamenti plateali, non lascia firme evidenti, non fa rumore.Si installa, aspetta, osserva. In un log sembra manutenzione ordinaria, in una dashboard appare come una presenza già vista mille volte. Ed è proprio lì che si inceppa il riflesso difensivo: quando ciò che si guarda ogni giorno smette di essere messo in discussione.Gli aggressori hanno iniziato a utilizzare uno strumento di monitoraggio dei server legittimo come piattaforma pronta all’uso per il controllo remoto di sistemi già compromessi. Secondo l‘Ontinue Cyber Defense Center, i nuovi incidenti coinvolgono Nezha, un popolare sistema di monitoraggio e amministrazione open source che funziona sia su Windows che su Linux.In questa campagna, Nezha non agisce come malware nel senso tradizionale del termine, ma come strumento di accesso remoto post-sfruttamento. La sua legalità e il supporto attivo del progetto lo rendono praticamente insospettabile: secondo i ricercatori di VirusTotal, i suoi componenti non sono stati attivati da nessuno dei 72 motori testati.L’agente si installa silenziosamente e può rimanere inosservato a lungo, finché gli aggressori non iniziano a impartire comandi, rendendo i tradizionali metodi di protezione basati sulle firme spesso inefficaci in questi casi.Gli esperti lo definiscono un esempio di una tendenza crescente in cui gli aggressori abusano sistematicamente di software “normali” per infiltrarsi nell’infrastruttura e muoversi nella rete, eludendo il rilevamento. Maiures di Qualys ha osservato che in un ambiente in cui Nezha è già considerato uno strumento comune, i difensori potrebbero persino non notare le anomalie: l’attività sembra essere un’amministrazione di routine.Nezha è stato originariamente creato per la comunità IT cinese e ha accumulato quasi 10.000 stelle su GitHub. La sua architettura è tipica di piattaforme simili: un pannello di controllo centrale e agenti leggeri sui computer monitorati. Gli agenti supportano l’esecuzione di comandi, il trasferimento di file e sessioni di terminale interattive: funzionalità utili per gli amministratori, ma altrettanto comode per gli aggressori.Secondo il rapporto di Ontinue, l’attacco ha utilizzato uno script Bash che ha tentato di distribuire un agente, connettendolo all’infrastruttura controllata dall’aggressore. Lo script conteneva messaggi di stato e parametri di configurazione in cinese che puntavano a un pannello di controllo remoto ospitato su Alibaba Cloud, in particolare in Giappone. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che il linguaggio utilizzato nei messaggi è un indizio troppo debole per l’attribuzione: tali “tracce” sono facilmente falsificabili.Di particolare interesse è il fatto che l’agente Nezha sia progettato per operare con privilegi elevati. Nell’ambiente di test, Nezha su Windows fornisce una sessione PowerShell interattiva con privilegi NT AUTHORITYSYSTEM e, su Linux, accesso a livello root, senza richiedere un exploit di vulnerabilità separato o un’escalation di privilegi.Secondo gli esperti, il problema non è che Nezha sia “dannoso”, ma che consente agli aggressori di risparmiare tempo nello sviluppo dei propri strumenti ed eseguire in modo affidabile comandi remoti, lavorare con i file e ottenere una shell interattiva su una macchina compromessa.Nell’ambito dell’indagine, Ontinue ha anche esaminato la dashboard pubblica associata all’incidente: segnali indiretti indicavano che centinaia di endpoint avrebbero potuto esservi collegati. Una tale portata è possibile se un segreto condiviso o una chiave di accesso viene compromesso e una singola dashboard inizia a controllare un gran numero di macchine.La sfida principale per la sicurezza, come riconoscono i ricercatori, è distinguere l’uso legittimo degli strumenti dall’abuso. In questi casi, il contesto è fondamentale: chi ha installato l’agente, quando è apparso, dove si connette, quali comandi vengono eseguiti e quanto questo sia simile al normale lavoro di un amministratore. Come conclude Qualys, è ora di smettere di dividere gli strumenti in “buoni” e “cattivi” e di analizzare invece il loro comportamento e i loro scenari di utilizzo.L'articolo Il caso Nezha: quando un Attacco Informatico sembra normale manutenzione proviene da Red Hot Cyber.
  • [Storia bonus dal viaggio di Modern Warfare 2]

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    @kenobit cosa dovrebbero dire allora i vari Mario Rossi o Verdi ? 😶😆
  • Entro la fine dell'anno avrete:

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    @lucamattiazzi «mannaggia, l'anno scorso avrei potuto votare quello prima»
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    36 ore di pioggia filata. Si vedono bande di babbi natale cyborg su slitte steampunk scorrazzare sulla Prenestina in cerca di carburante