Via Ihaveavoice
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Via Ihaveavoice
L'ha lasciata m*rire congelata in alta montagna.
Lui, Thomas Plamberger di 36 anni, è un esperto scalatore, mentre lei, Kerstin Gurtner di 33 anni, era a livello principiante.
Essendo lui l'esperto, era il solo responsabile di tutte le decisioni prese e ci sono stati tutta una serie di "errori" che hanno portato alla m*rte per assideramento, a meno 20 gradi percepiti, della donna:
1. Ha deciso di scalare la montagna austriaca più alta, il Grossglockner di 3.798 metri, in inverno, con delle condizioni estremamente dure, certamente non adatte ad un principiante.
2. Ha fissato l'orario di partenza con circa 2 ore di ritardo rispetto a quanto ragionevole per un tour di quel tipo in condizioni invernali (buio, meteo, lunghezza e difficoltà della via).
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Via Ihaveavoice
L'ha lasciata m*rire congelata in alta montagna.
Lui, Thomas Plamberger di 36 anni, è un esperto scalatore, mentre lei, Kerstin Gurtner di 33 anni, era a livello principiante.
Essendo lui l'esperto, era il solo responsabile di tutte le decisioni prese e ci sono stati tutta una serie di "errori" che hanno portato alla m*rte per assideramento, a meno 20 gradi percepiti, della donna:
1. Ha deciso di scalare la montagna austriaca più alta, il Grossglockner di 3.798 metri, in inverno, con delle condizioni estremamente dure, certamente non adatte ad un principiante.
2. Ha fissato l'orario di partenza con circa 2 ore di ritardo rispetto a quanto ragionevole per un tour di quel tipo in condizioni invernali (buio, meteo, lunghezza e difficoltà della via).
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3. Ha lasciato che la compagna indossasse scarponi morbidi da snowboard, non idonei ad una salita di quel tipo, mentre lui, chissà come mai, aveva quelli adeguati.
4. Arrivati al rifugio intermedio, alla luce del meteo e delle condizioni, non sono tornati indietro, ma hanno proseguito verso la vetta.
5. Non ha effettuato per tempo una chiamata di emergenza prima dell'imbrunire, nonostante il ritardo accumulato e le condizioni sempre più critiche.
6. Sebbene fossero bloccati da circa le 20:50, l'uomo non solo non ha lanciato un allarme, ma quando verso le 22:50 era passato l'elicottero dei soccorsi, non ha dato alcun segnale di emergenza, lasciando che l'elicottero se ne andasse.
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3. Ha lasciato che la compagna indossasse scarponi morbidi da snowboard, non idonei ad una salita di quel tipo, mentre lui, chissà come mai, aveva quelli adeguati.
4. Arrivati al rifugio intermedio, alla luce del meteo e delle condizioni, non sono tornati indietro, ma hanno proseguito verso la vetta.
5. Non ha effettuato per tempo una chiamata di emergenza prima dell'imbrunire, nonostante il ritardo accumulato e le condizioni sempre più critiche.
6. Sebbene fossero bloccati da circa le 20:50, l'uomo non solo non ha lanciato un allarme, ma quando verso le 22:50 era passato l'elicottero dei soccorsi, non ha dato alcun segnale di emergenza, lasciando che l'elicottero se ne andasse.
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7. I soccorritori hanno tentato più volte di contattarlo telefonicamente dopo il sorvolo, ma lui non ha risposto. La prima comunicazione è avvenuta solo alle 00:35, in cui la conversazione è stata “poco chiara” e poi l’alpinista ha riattaccato, mettendo poi il telefono in modalità silenziosa e non rispondendo più.
8. Hanno trascorso un’ora e mezza rannicchiati sotto la cima, tempo in cui l'uomo non ha fatto nulla per chiamare i soccorsi o almeno mettere al riparo la donna, dandole il sacco da bivacco o le coperte di emergenza che aveva con sé. Non le ha neppure tolto il pesante zaino, per facilitarle i movimenti.
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7. I soccorritori hanno tentato più volte di contattarlo telefonicamente dopo il sorvolo, ma lui non ha risposto. La prima comunicazione è avvenuta solo alle 00:35, in cui la conversazione è stata “poco chiara” e poi l’alpinista ha riattaccato, mettendo poi il telefono in modalità silenziosa e non rispondendo più.
8. Hanno trascorso un’ora e mezza rannicchiati sotto la cima, tempo in cui l'uomo non ha fatto nulla per chiamare i soccorsi o almeno mettere al riparo la donna, dandole il sacco da bivacco o le coperte di emergenza che aveva con sé. Non le ha neppure tolto il pesante zaino, per facilitarle i movimenti.
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9. L'uomo è sceso da solo, lasciando la compagna intorno alle 2:00 del mattino, ma ha chiamato i soccorsi solo alle 3:30, proprio quando c'era una tempesta in corso che rendeva impossibile qualsiasi volo.
Ora l'uomo è indagato per om*cidio colposo, proprio a causa di questi "errori", poiché essendo lui l'esperto, tutta la responsabilità delle decisioni ricadeva completamente su di lui.
Ma vi dirò di più, anche una persona inesperta può capire che alle 10 di sera a 3000 metri di altezza, con meno 20 gradi percepiti, e un elicottero di soccorso che viene a prendervi, è il caso di salire...
No, questi non erano semplici "errori", questo è palesemente un femminicidio studiato alla perfezione per restare impuniti.
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9. L'uomo è sceso da solo, lasciando la compagna intorno alle 2:00 del mattino, ma ha chiamato i soccorsi solo alle 3:30, proprio quando c'era una tempesta in corso che rendeva impossibile qualsiasi volo.
Ora l'uomo è indagato per om*cidio colposo, proprio a causa di questi "errori", poiché essendo lui l'esperto, tutta la responsabilità delle decisioni ricadeva completamente su di lui.
Ma vi dirò di più, anche una persona inesperta può capire che alle 10 di sera a 3000 metri di altezza, con meno 20 gradi percepiti, e un elicottero di soccorso che viene a prendervi, è il caso di salire...
No, questi non erano semplici "errori", questo è palesemente un femminicidio studiato alla perfezione per restare impuniti.
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Non solo, sono più che sicura che sia stato lui a spingerla in una scalata di questo tipo, magari deridendola o sminuendola se lei provava ad obiettare... Lei si è fidata di lui, e lui l'ha ucc*sa, facendola m*rire in un modo atroce.
Mi auguro che la giustizia austriaca si renda conto che non sono stati semplici "errori", e che gli dia la pena che merita.
A tutte le donne, invece, dico: non fidatevi mai di nessun uomo, soprattutto se vi mette in condizioni potenzialmente pericolose, pensate sempre voi stesse a tutelare la vostra vita.
A t r o c e
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Non solo, sono più che sicura che sia stato lui a spingerla in una scalata di questo tipo, magari deridendola o sminuendola se lei provava ad obiettare... Lei si è fidata di lui, e lui l'ha ucc*sa, facendola m*rire in un modo atroce.
Mi auguro che la giustizia austriaca si renda conto che non sono stati semplici "errori", e che gli dia la pena che merita.
A tutte le donne, invece, dico: non fidatevi mai di nessun uomo, soprattutto se vi mette in condizioni potenzialmente pericolose, pensate sempre voi stesse a tutelare la vostra vita.
A t r o c e
Anche qua:
se quel coglione del fidanzato vostro non bada alla vostra sicurezza e al vostro benessere psicofisico come se fossero i propri, scappate a gambe levate.
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