"I pennacchi di Encelado contengono diverse specie organiche e i dati di Cassini sono ancora in fase di rianalisi. Consigliamo cautela nell’utilizzare alcune delle specie chimiche presenti nei pennacchi come biomarcatori, poiché alcune di esse potrebbero essere formate da processi abiotici come l’irradiazione nella magnetosfera di Saturno, oltre ad avere origine nell’oceano."
Grace Richards, ricercatrice (intervista su Media INAF)
Insomma la ricerca di vita nel Sistema Solare fa sempre passi avanti, ma non abbiamo ancora in mano alcuna evidenza stringente. Né Marte né, adesso, Encelado, sono riusciti a produrre “prove” certe.
Nel frattempo, gli indizi aumentano ogni giorno.
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