Sono stato costretto a venire a questo concerto di Natale, il Tano fa la voce recitante
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@matz
lo so, lo so, non c'è speranza...
Da adesso mi limito alle foto di gattini.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao@ju @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao macché, secondo me si può citare e dire tutto - basta che ci si limiti alla materia e non al portatore della materia, in caso di gelati e poesia e altro che al momento non mi sovvien.
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@matz @ju @allegrargella @oblomov @maupao mi cogliete impreparato. Oltre a non ricordare quelle studiate a scuola, io ho difficoltà ad apprezzare la poesia in quanto tale. Mentre la musica mi fa spesso piangere come un vitello, la poesia "non mi arriva" con altrettanta intensità.
@thatgiga @ju @allegrargella @oblomov @maupao io son purtroppo deviato perché circa metà della musica che canto si basa su Petrarca, Bembo, (ahimé) Chiabrera, Rinuccini & friends.
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@matz @ju @allegrargella @oblomov @maupao mi cogliete impreparato. Oltre a non ricordare quelle studiate a scuola, io ho difficoltà ad apprezzare la poesia in quanto tale. Mentre la musica mi fa spesso piangere come un vitello, la poesia "non mi arriva" con altrettanta intensità.
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@matz @ju @allegrargella @oblomov @maupao mi cogliete impreparato. Oltre a non ricordare quelle studiate a scuola, io ho difficoltà ad apprezzare la poesia in quanto tale. Mentre la musica mi fa spesso piangere come un vitello, la poesia "non mi arriva" con altrettanta intensità.
@thatgiga
il problema della poesia è che non è un linguaggio a cui siamo (più) abituati: a parte studiarla a scuola per dovere, non è una realtà in cui siamo costantemente immersi.
È un po' come ascoltare una lingua a cui non siamo abituati...
Una cosa importante per capire la poesia è che in effetti è musica. Nasce come musica e diventa parola scritta (letta non a voce alta) solo in tempi recenti.
La capacità del poeta, credo, deve essere quella di usare i (non)versi e le parole e la combinazione di (non) versi e parole per evocare esattamente la sensazione che vuole esprimere, creando una musica, delle immagini, una risonanza interiore con coloro a cui si rivolge senza avere a disposizione immagini o suoni, soltanto la parola scritta.
La poesia non è mai completa fin che non viene ascoltata o letta da qualcuno, il poeta fa la sua parte creando, ma la persona a cui la poesia arriva a sua volta fa la sua parte creativa immaginando.
Per come la intendo io la parola poetica è magica, ha il potere di dare forma alle cose senza nessun altro strumento che se stessa.
E non solo: ogni immagine creata esiste soltanto nell'intima comprensione di chi legge ed è necessariamente differente per ogni singolo lettore, ognuno con delle diverse corde interiori da toccare.
Nel tempo, il verso tramandato di persona in persona e di pagina in pagina diventa un caleidoscopio, un prisma che si rifrange in sfaccettature sempre nuove, frammenti di assoluta irrealtà che diventa reale nel momento in cui incontra qualcuno che legge e concepisce, leggendo, la sua personale poesia.
(Scusate. Ho scritto troppo. Vado via.)
@matz @allegrargella @oblomov @maupao -
@thatgiga
il problema della poesia è che non è un linguaggio a cui siamo (più) abituati: a parte studiarla a scuola per dovere, non è una realtà in cui siamo costantemente immersi.
È un po' come ascoltare una lingua a cui non siamo abituati...
Una cosa importante per capire la poesia è che in effetti è musica. Nasce come musica e diventa parola scritta (letta non a voce alta) solo in tempi recenti.
La capacità del poeta, credo, deve essere quella di usare i (non)versi e le parole e la combinazione di (non) versi e parole per evocare esattamente la sensazione che vuole esprimere, creando una musica, delle immagini, una risonanza interiore con coloro a cui si rivolge senza avere a disposizione immagini o suoni, soltanto la parola scritta.
La poesia non è mai completa fin che non viene ascoltata o letta da qualcuno, il poeta fa la sua parte creando, ma la persona a cui la poesia arriva a sua volta fa la sua parte creativa immaginando.
Per come la intendo io la parola poetica è magica, ha il potere di dare forma alle cose senza nessun altro strumento che se stessa.
E non solo: ogni immagine creata esiste soltanto nell'intima comprensione di chi legge ed è necessariamente differente per ogni singolo lettore, ognuno con delle diverse corde interiori da toccare.
Nel tempo, il verso tramandato di persona in persona e di pagina in pagina diventa un caleidoscopio, un prisma che si rifrange in sfaccettature sempre nuove, frammenti di assoluta irrealtà che diventa reale nel momento in cui incontra qualcuno che legge e concepisce, leggendo, la sua personale poesia.
(Scusate. Ho scritto troppo. Vado via.)
@matz @allegrargella @oblomov @maupao@ju @thatgiga @matz @allegrargella @oblomov @maupao
Una volta vidi un documentario sul generale Massoud¹, che intratteneva le sue truppe recitando loro poesie, e le truppe ne erano contentissime.
Ce li vedreste i militari occidentali fare lo stesso?
~~
¹ https://it.wikipedia.org/wiki/A%E1%B8%A5mad_Sh%C4%81h_Mas%CA%BF%C5%ABd
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@ju @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao macché, secondo me si può citare e dire tutto - basta che ci si limiti alla materia e non al portatore della materia, in caso di gelati e poesia e altro che al momento non mi sovvien.
@matz
eh..va ben, vorrei dirti che non mi piace la poesia di Petrarca, ma mentirei perché mi sta proprio assai antipatico lui come persona o almeno l'idea che mi son fattə studiando di lui come persona...non è che c'ho mai parlato 😅
Sopravviveremo senza parlare di Petrarca.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao -
@matz
eh..va ben, vorrei dirti che non mi piace la poesia di Petrarca, ma mentirei perché mi sta proprio assai antipatico lui come persona o almeno l'idea che mi son fattə studiando di lui come persona...non è che c'ho mai parlato 😅
Sopravviveremo senza parlare di Petrarca.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao@ju @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao in effetti lui come persona dev'essere stato insopportabile proprio - però aveva gatti, almeno uno impagliato (sicuramente poco medievale) c'è a casa sua ad Arquà. Eppure, malgrado questo (essere insopportabile) i suoi versi messi in musica son una cosa che mi porta via.
Quando canto "ma il vento ne portava le parole" (Oimè ‘l bel viso nella versione di Claudio Monteverdi, VI libro dei madrigali a cinque) davvero provo brividi che mi portano altrove. Eccetera. -
@thatgiga
il problema della poesia è che non è un linguaggio a cui siamo (più) abituati: a parte studiarla a scuola per dovere, non è una realtà in cui siamo costantemente immersi.
È un po' come ascoltare una lingua a cui non siamo abituati...
Una cosa importante per capire la poesia è che in effetti è musica. Nasce come musica e diventa parola scritta (letta non a voce alta) solo in tempi recenti.
La capacità del poeta, credo, deve essere quella di usare i (non)versi e le parole e la combinazione di (non) versi e parole per evocare esattamente la sensazione che vuole esprimere, creando una musica, delle immagini, una risonanza interiore con coloro a cui si rivolge senza avere a disposizione immagini o suoni, soltanto la parola scritta.
La poesia non è mai completa fin che non viene ascoltata o letta da qualcuno, il poeta fa la sua parte creando, ma la persona a cui la poesia arriva a sua volta fa la sua parte creativa immaginando.
Per come la intendo io la parola poetica è magica, ha il potere di dare forma alle cose senza nessun altro strumento che se stessa.
E non solo: ogni immagine creata esiste soltanto nell'intima comprensione di chi legge ed è necessariamente differente per ogni singolo lettore, ognuno con delle diverse corde interiori da toccare.
Nel tempo, il verso tramandato di persona in persona e di pagina in pagina diventa un caleidoscopio, un prisma che si rifrange in sfaccettature sempre nuove, frammenti di assoluta irrealtà che diventa reale nel momento in cui incontra qualcuno che legge e concepisce, leggendo, la sua personale poesia.
(Scusate. Ho scritto troppo. Vado via.)
@matz @allegrargella @oblomov @maupao@ju
Moltissime #canzoni, quelle che meritano e che rimangono sono poesia messa in musica. Pensa Bohemian Rapsody oppure a The sounds of silence oppure a quasi tutta le opere del maestro #branduardi. Qui in realtà l'autrice, la vera poetessa è Luisa Zappa, sua moglie che non è famosa come il marito solo perché è piuttosto riservata. Angelo e Luisa sono di fatto un sodalizio inscindibile…
@thatgiga @matz @allegrargella @oblomov@sociale.network @maupao -
@ju @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao in effetti lui come persona dev'essere stato insopportabile proprio - però aveva gatti, almeno uno impagliato (sicuramente poco medievale) c'è a casa sua ad Arquà. Eppure, malgrado questo (essere insopportabile) i suoi versi messi in musica son una cosa che mi porta via.
Quando canto "ma il vento ne portava le parole" (Oimè ‘l bel viso nella versione di Claudio Monteverdi, VI libro dei madrigali a cinque) davvero provo brividi che mi portano altrove. Eccetera.@matz
è sicuramente merito di Monteverdi. :P
No, scherzi a parte, il mio problema è questo: si potrebbe scrivere un saggio sulla centralità di Petrarca nella poesia di Petrarca. Perché, non importa di cosa parla la poesia di Petrarca, comunque alla fine parla di Petrarca e se non parla di Petrarca è finalizzata a dimostrare le capacità di Petrarca...e tutto questo Petrarcacentrismo di questo che va ben, bravo, ma mariasignor quanto si prende sul serio, alla fine, verso dopo verso, in tutto il Canzoniere, m'ha lasciato con un immenso desiderio di incontrarlo di persona e spiegargli che l'alloro invece di farci la corona era meglio impiegato se lo usava per l'arrosto.
E basta, non m'è più riuscito di farmelo piacere.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao -
@matz
è sicuramente merito di Monteverdi. :P
No, scherzi a parte, il mio problema è questo: si potrebbe scrivere un saggio sulla centralità di Petrarca nella poesia di Petrarca. Perché, non importa di cosa parla la poesia di Petrarca, comunque alla fine parla di Petrarca e se non parla di Petrarca è finalizzata a dimostrare le capacità di Petrarca...e tutto questo Petrarcacentrismo di questo che va ben, bravo, ma mariasignor quanto si prende sul serio, alla fine, verso dopo verso, in tutto il Canzoniere, m'ha lasciato con un immenso desiderio di incontrarlo di persona e spiegargli che l'alloro invece di farci la corona era meglio impiegato se lo usava per l'arrosto.
E basta, non m'è più riuscito di farmelo piacere.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao@ju @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao io morto con l'alloro per l'arrosto.
Eh, vero è che Monteverdi, e Marenzio e prima Tromboncino, hanno reso i suoi versi come Mogol per Battisti.
Lui è un po' come dici tu, sì. -
@matz
è sicuramente merito di Monteverdi. :P
No, scherzi a parte, il mio problema è questo: si potrebbe scrivere un saggio sulla centralità di Petrarca nella poesia di Petrarca. Perché, non importa di cosa parla la poesia di Petrarca, comunque alla fine parla di Petrarca e se non parla di Petrarca è finalizzata a dimostrare le capacità di Petrarca...e tutto questo Petrarcacentrismo di questo che va ben, bravo, ma mariasignor quanto si prende sul serio, alla fine, verso dopo verso, in tutto il Canzoniere, m'ha lasciato con un immenso desiderio di incontrarlo di persona e spiegargli che l'alloro invece di farci la corona era meglio impiegato se lo usava per l'arrosto.
E basta, non m'è più riuscito di farmelo piacere.
@allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao -
@adriananselmo
Niente! 😄
(A parte forse aver scritto un papiello sulla conquista della Libia intitolato "La Grande Proletaria s'è mossa", che ecco, se lasciava perdere la politica era meglio.)
Pascoli è più complicato, credo che alla fine si torni sempre al punto che si prende moltissimo sul serio e che la sua poesia è molto Pascoli-centrica.
Però non ne parlo male quanto parlo male di Petrarca perché non riesco a farmelo stare del tutto antipatico, anzi sotto sotto mi piace e mi piacciono le sue poesie... ma... ma.
@matz @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao -
@adriananselmo
Niente! 😄
(A parte forse aver scritto un papiello sulla conquista della Libia intitolato "La Grande Proletaria s'è mossa", che ecco, se lasciava perdere la politica era meglio.)
Pascoli è più complicato, credo che alla fine si torni sempre al punto che si prende moltissimo sul serio e che la sua poesia è molto Pascoli-centrica.
Però non ne parlo male quanto parlo male di Petrarca perché non riesco a farmelo stare del tutto antipatico, anzi sotto sotto mi piace e mi piacciono le sue poesie... ma... ma.
@matz @allegrargella @oblomov @thatgiga @maupao