Poteva farlo in quanto erano “suoi sudditi, perché battezzati”.
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Poteva farlo in quanto erano “suoi sudditi, perché battezzati”. Nel 1958 la Corte d’appello di Firenze assolve il vescovo di Prato che diffama due giovani sposati civilmente. Il caso dei "concubini di Prato" ricorda una delle ragioni per sbattezzarsi. 👇
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