đ§” La Corte dei Conti ha fermato il Ponte sullo Stretto per violazione di norme interne ed europee.
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đ§” La Corte dei Conti ha fermato il Ponte sullo Stretto per violazione di norme interne ed europee. Smentito il Governo: la politica non c'entra | @Vitalba
https://www.valigiablu.it/corte-dei-conti-stop-ponte-sullo-stretto-perche/ -
đ§” La Corte dei Conti ha fermato il Ponte sullo Stretto per violazione di norme interne ed europee. Smentito il Governo: la politica non c'entra | @Vitalba
https://www.valigiablu.it/corte-dei-conti-stop-ponte-sullo-stretto-perche/La Corte dei conti ha negato il visto alla delibera del CIPESS che riavviava il progetto del Ponte sullo Stretto. Non lo ha fatto perchĂ© contraria allâopera nĂ© per cavilli formali, ma per violazioni delle norme europee e interne
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La Corte dei conti ha negato il visto alla delibera del CIPESS che riavviava il progetto del Ponte sullo Stretto. Non lo ha fatto perchĂ© contraria allâopera nĂ© per cavilli formali, ma per violazioni delle norme europee e interne
Il controllo esercitato dalla Corte rientra nelle sue funzioni costituzionali: lâarticolo 100 della Costituzione le attribuisce il compito di verificare la legittimitĂ degli atti del Governo, soprattutto quando riguardano opere strategiche e con grandi spese pubbliche.
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Il controllo esercitato dalla Corte rientra nelle sue funzioni costituzionali: lâarticolo 100 della Costituzione le attribuisce il compito di verificare la legittimitĂ degli atti del Governo, soprattutto quando riguardano opere strategiche e con grandi spese pubbliche.
La legge di bilancio del 2023 aveva rilanciato il Ponte, riattivando la societĂ Stretto di Messina e la concessione con Eurolink. Ma la Corte ha riscontrato criticitĂ in tre ambiti: ambiente, appalti e concorrenza, istruttoria e pareri tecnici.
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La legge di bilancio del 2023 aveva rilanciato il Ponte, riattivando la societĂ Stretto di Messina e la concessione con Eurolink. Ma la Corte ha riscontrato criticitĂ in tre ambiti: ambiente, appalti e concorrenza, istruttoria e pareri tecnici.
Sul piano ambientale, il tracciato coinvolge tre siti Natura 2000. Il ministero aveva autorizzato lâopera usando la procedura di deroga IROPI, ma la Corte segnala che la valutazione non prova lâassenza di alternative e si basa su motivi economici, non consentiti senza parere UE.
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Sul piano ambientale, il tracciato coinvolge tre siti Natura 2000. Il ministero aveva autorizzato lâopera usando la procedura di deroga IROPI, ma la Corte segnala che la valutazione non prova lâassenza di alternative e si basa su motivi economici, non consentiti senza parere UE.
Bruxelles aveva chiesto chiarimenti nel 2025. La risposta italiana non ha fornito elementi nuovi, limitandosi a riproporre documenti giĂ noti. Per la Corte, cosĂŹ la procedura risulta illegittima.
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Bruxelles aveva chiesto chiarimenti nel 2025. La risposta italiana non ha fornito elementi nuovi, limitandosi a riproporre documenti giĂ noti. Per la Corte, cosĂŹ la procedura risulta illegittima.
Sul fronte degli appalti, la Corte contesta che il contratto del 2006 sia stato modificato senza nuova gara. Allâepoca lâopera sarebbe stata finanziata in gran parte con capitali privati, oggi invece Ăš interamente a carico dello Stato. Per le regole UE questa Ăš una modifica sostanziale che avrebbe potuto attirare altri concorrenti.
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Sul fronte degli appalti, la Corte contesta che il contratto del 2006 sia stato modificato senza nuova gara. Allâepoca lâopera sarebbe stata finanziata in gran parte con capitali privati, oggi invece Ăš interamente a carico dello Stato. Per le regole UE questa Ăš una modifica sostanziale che avrebbe potuto attirare altri concorrenti.
Infine, la Corte rileva lacune nellâistruttoria: sono stati esclusi soggetti che dovevano esprimersi su sostenibilitĂ economica e pedaggi, come ART e NARS. Inoltre, un parere tecnico obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici non Ăš stato richiesto.
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Infine, la Corte rileva lacune nellâistruttoria: sono stati esclusi soggetti che dovevano esprimersi su sostenibilitĂ economica e pedaggi, come ART e NARS. Inoltre, un parere tecnico obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici non Ăš stato richiesto.
La questione dei documenti inviati tramite link non Ăš stata determinante. La Corte ha giudicato la procedura poco trasparente, ma non Ăš questo il motivo del rifiuto del visto, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni esponenti politici.
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La questione dei documenti inviati tramite link non Ăš stata determinante. La Corte ha giudicato la procedura poco trasparente, ma non Ăš questo il motivo del rifiuto del visto, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni esponenti politici.
Le critiche di Meloni e Salvini presentano la decisione come unâingerenza politica. Le motivazioni dimostrano invece che il problema Ăš giuridico: il progetto, cosĂŹ come approvato, non supera il test di legalitĂ imposto dalle norme UE e italiane.
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Le critiche di Meloni e Salvini presentano la decisione come unâingerenza politica. Le motivazioni dimostrano invece che il problema Ăš giuridico: il progetto, cosĂŹ come approvato, non supera il test di legalitĂ imposto dalle norme UE e italiane.
Il governo afferma che approfondirĂ i punti contestati. Se vuole portare avanti lâopera, deve dimostrare che esistono le condizioni per derogare alla tutela ambientale, modificare contratti senza nuova gara, escludere autoritĂ competenti e spendere miliardi con motivazioni trasparenti. Al momento, provarlo appare difficile.
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Il governo afferma che approfondirĂ i punti contestati. Se vuole portare avanti lâopera, deve dimostrare che esistono le condizioni per derogare alla tutela ambientale, modificare contratti senza nuova gara, escludere autoritĂ competenti e spendere miliardi con motivazioni trasparenti. Al momento, provarlo appare difficile.
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As promised, every other day, I will ask #Meloni government if it intends to answer to the parliamentary inquiry by Italian MP, Stefania Ascari and colleagues, based on our investigation into #Italy's complicity in #Israel's #genocide
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#Meloni, i ministri del suo governo, gli AD di Leonardo e altre aziende italiane produttrici di #armamenti vedono le immagini dei circa 20mila bambini massacrati da #Israele a #Gaza, come le vediamo tutti.
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