E alla fine è successo....Luna...è (pazza) saltata sulla stufa accesa
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E alla fine è successo.
...Luna...è (pazza) saltata sulla stufa accesa.
Fortunatamente è schizzata via subito e sembra non aver riportato danni.
Spero che finalmente abbia capito che "NO!" non è un suono che emetto a caso.
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@ju Successe anche al mio cane con la bistecchiera calda...Non ci s'è più avvicinato.😅
(Anche alla motozappa in funzione...) -
@ju Successe anche al mio cane con la bistecchiera calda...Non ci s'è più avvicinato.😅
(Anche alla motozappa in funzione...)Spero che la lezione sia servita, ma non ci conto.
La gatta Picia è stata punta dalle vespe almeno tre volte prima di capire che era meglio lasciarle in pace.
Quando si dice "furbo come un gatto"...
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@ju@nugole.it
Qui il gatto prende i "NO!" come un invito a guardare gli umani dritto negli occhi mentre continua a fare quello che stava facendo, tipicamente zampinare giù qualcosa dai tavoli.
E una volta, mentre i fagioli sobbollivano sul fornello nella cucina con la luce spenta, è arrivata una ventata di odore di capelli bruciati e poco dopo è apparso il gatto con tre baffi strinati... Alle volte nulla sostituisce l'esperienza diretta -
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“SGNAC means NO” :D
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@ju@nugole.it
Qui il gatto prende i "NO!" come un invito a guardare gli umani dritto negli occhi mentre continua a fare quello che stava facendo, tipicamente zampinare giù qualcosa dai tavoli.
E una volta, mentre i fagioli sobbollivano sul fornello nella cucina con la luce spenta, è arrivata una ventata di odore di capelli bruciati e poco dopo è apparso il gatto con tre baffi strinati... Alle volte nulla sostituisce l'esperienza diretta -
@oblomov@sociale.network @ju@nugole.it
Quello che avevo letto io mostrava che il gatto riconosceva tranquillamente il proprio nome e dei vocaboli precisi, tipo "seduto" per un cane, perché con l'elettroencefalogramma osservavano l'attivazione di certe zone, ma poi decideva che fregacazzi e ignorava bellamente lo stimolo.
Gatti.
Adorabili, maledetti e infami gatti -
@oblomov@sociale.network @ju@nugole.it
Quello che avevo letto io mostrava che il gatto riconosceva tranquillamente il proprio nome e dei vocaboli precisi, tipo "seduto" per un cane, perché con l'elettroencefalogramma osservavano l'attivazione di certe zone, ma poi decideva che fregacazzi e ignorava bellamente lo stimolo.
Gatti.
Adorabili, maledetti e infami gatti@lysander@fedi.vituperio.eu @oblomov@sociale.network per esperienza mia capiscono benissimo il loro nome e quello che gli si dice ma nella maggior parte dei casi preferiscono fidarsi del loro giudizio e non del nostro.
Tutte le mie gatte capivano (Picù ancora capisce) il loro nome e "andiamo a casa" se siamo in giardino.
Picia normalmente si fermava a chiedere il mio parere se aveva dei dubbi su cosa fare e di solito mi ascoltava. Su "andiamo a casa" rispondeva che proprio non ne aveva voglia, muovendo la coda in modo scocciato e facendo dei versetti tipo "mehmehmeh" oppure buttandosi per terra a chiedere "coccole meo meo ancora 5 minuti".
Il punto critico è come li abitui quando sono molto piccoli, se ti percepiscono come occasionale distributore di cibo non ti ascoltano proprio, se invece sei una presenza costante nelle loro avventure e disavventure e diventi "famiglia" cercano di interagire con te e probabilmente valutano il tuo parere. Picia che è arrivata qui piccolissima pensava che fossi sua mamma e mi ascoltava.
Ora vedremo come andrà e cosa riesco a fare con i cuccioli...
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...ecco, mordere è una cosa che non ho mai fatto, però spesso cerco di comunicare in un linguaggio gattescamente comprensibile.
Purtroppo non ho la coda e le orecchie quindi la mia espressività del gattese è molto limitata, però riesco abbastanza bene a ringhiare avvisi cautelativi, soffiare disappunto e allungare leggere zampate che significano "stai a distanza".
Un'altra gravissima pecca è che non so fare le fusa.
CC: @valhalla@social.gl-como.it @ecate85@livellosegreto.it
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Altre note interessanti:
secondo me è difficile impedire ai gatti di andare dove non vogliono perché non hanno proprio un meccanismo che dica "non andare lì".
Per esempio credo che i cani abbiano un avviso di "pericolo/paura", un abbaiare che avvisa in anticipo di non andare in un posto dove ci sono state esperienze negative.
I gatti invece mi pare manchino completamente di questo segnale e siccome non hanno un rapporto gerarchico nel gruppo non capiscono neanche il divieto.
Capiscono invece cose come "non venire qui perché è il mio posto" e se sono cuccioli e seguono la mamma capiscono "la mamma non va in questo posto/non fa questa cosa, anche noi non ci andiamo/non facciamo".
Credo che l'unico vero modo di impedire ai gatti di andare in un posto sia renderlo molto scomodo e poco interessante in modo che non abbiano voglia di andarci.
Se comunque prendono un'abitudine poi non c'è quasi nulla che la possa cambiare.
CC: @lysander@fedi.vituperio.eu @oblomov@sociale.network