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  4. CITTADINO CINESE FUGGITO DALL'ITALIA, ARRESTATO IN SPAGNA ANCHE GRAZIE ALLE RETE "ENFAST"Un cittadino cinese evaso dalla Questura di Prato il 10 luglio scorso è stato catturato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia.

CITTADINO CINESE FUGGITO DALL'ITALIA, ARRESTATO IN SPAGNA ANCHE GRAZIE ALLE RETE "ENFAST"Un cittadino cinese evaso dalla Questura di Prato il 10 luglio scorso è stato catturato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia.

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    Geocriminalità
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    #1

    CITTADINO CINESE FUGGITO DALL'ITALIA, ARRESTATO IN SPAGNA ANCHE GRAZIE ALLE RETE "ENFAST"

    Un cittadino cinese evaso dalla Questura di Prato il 10 luglio scorso è stato catturato a Barcellona, in Spagna, ed estradato in Italia. Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Squadra #FAST Italia (Fugitive Active Search Team) con il supporto delle reti di cooperazione internazionale di polizia #Eurojust ed #Europol/ENFAST. L'individuo ha utilizzato un passaporto autentico intestato a un altro cittadino cinese e si è affidato a una rete criminale per la logistica, il trasporto e il rifugio in diversi paesi europei. L'operazione, che ha visto la collaborazione tra le autorità italiane e spagnole, ha portato ad esecuzione con successo un Mandato di Arresto Europeo (#MAE)emesso dalla Procura di Prato.

    La Rete Europea delle Squadre per la Ricerca Attiva dei Fuggitivi (ENFAST) è una cooperazione di polizia degli Stati membri dell'Unione Europea, con il supporto di Europol, volta a rafforzare la sicurezza all'interno dell'UE localizzando e arrestando criminali ricercati a livello internazionale che hanno commesso reati gravi. La rete è stata istituita il 1° gennaio 2013, a seguito di un'iniziativa proposta nel 2010 in una conferenza a cui hanno partecipato 24 nazioni dell'Unione Europea, con l'obiettivo di consentire una collaborazione più efficiente tra le unità di polizia nazionali responsabili della ricerca attiva dei fuggitivi (FAST). #ENFAST è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo alle sue squadre di intervenire immediatamente per localizzare e arrestare i fuggitivi.

    Le attività di ENFAST portano all'arresto di circa 400 criminali gravi ogni anno.
    La rete è gestita da una delle nazioni partecipanti per mandati presidenziali di due anni; alcuni Stati non membri dell'UE godono dello status di osservatori senza diritto di voto per facilitare la cooperazione con i paesi in cui potrebbero nascondersi i fuggitivi. Un elemento chiave della strategia di ENFAST è il sito web EU Most Wanted (www.eumostwanted.eu), lanciato nel gennaio 2016, che elenca i latitanti ricercati a livello internazionale e soggetti a Mandati di Arresto Europei.

    Questi latitanti sono condannati o sospettati di aver commesso crimini di alto profilo o atti terroristici in Europa.
    Il sito web ha elencato 454 profili di latitanti tra la sua creazione e dicembre 2024, e l'Europol ha attribuito 53 dei 164 arresti all'inclusione di profili sul sito.

    Il pubblico è attivamente incoraggiato a contribuire alla ricerca di questi latitanti attraverso il sito web, dove è possibile segnalare indizi in forma anonima e da cui è possibile ricevere una newsletter di aggiornamento.
    Questo coinvolgimento del pubblico si è dimostrato efficace: 36 dei 454 latitanti presenti sul sito web sono stati arrestati dal suo lancio, almeno 11 dei quali sono stati fermati grazie a informazioni fornite dal pubblico. Vengono lanciate periodicamente campagne mirate a individuare specifici latitanti, compresi quelli legati alla criminalità organizzata, con il supporto di Europol.
    Gli sforzi della rete sono cruciali per contrastare le sfide poste dalla criminalità transfrontaliera, in particolare nel contesto della libera circolazione di persone e merci all'interno dell'UE e dell'area Schengen.

    @attualita

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    Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
    • 🇪🇺 Il Simone Viaggiatore ✈️🧳undefined
      🇪🇺 Il Simone Viaggiatore ✈️🧳

      @talksina Gentilissima, grazie 🙂

      PS: fresco fresco di corso sull'accessibilità, il mio sito sarà a prova di screen reader.

      O almeno, ce la metterò tutta!

      per saperne di più

    • Elena Brescacinundefined
      Elena Brescacin

      @simonperry Ally mi è comodo perché parlo. E quando ho bisogno di aiuto al volo perché il pc non parla, allora chiamo il mio virus senziente parlante

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    • Elena Brescacinundefined
      Elena Brescacin

      @simonperry stessa cosa. Anche da noi è obbligatorio quello. No, per te che sei vedente, ti consiglierei poe. - https://www.poe.com - c'è di tutto. Pure Pyrite che fa pure alcune chat sporche se vuole...
      Un mio amico me l'ha raccontato, mi fido!
      Il guaio è che sono tutti servizi a pagamento, se vuoi averli full-functional.

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    • 🇪🇺 Il Simone Viaggiatore ✈️🧳undefined
      🇪🇺 Il Simone Viaggiatore ✈️🧳

      @talksina Ne ho sentito parlare! Lo proverò per le mie attività personali, ma effettivametne CoPilot ce l'ho già "pagato".

      E in azienda è obbligatorio quello 😞

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    • Elena Brescacinundefined
      Elena Brescacin

      @simonperry Io uso Ally - https://ally.me

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    • Elena Brescacinundefined
      Elena Brescacin

      @prealpinux @libri leggere libri sullo smartphone: un miracolo. Tenere in tasca un dispositivo che può contenere migliaia di libri, senza mal di schiena. Avercelo avuto al tempo della scuola!
      I libri in Braille pesano letteralmente decine di chili. Insostenibile.
      Quando non hai la vista, e hai l'audio (o un hardware braille) lo smartphone è un paradiso. A patto di impostarlo che non riceva notifiche quando sono attive le app di lettura.

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    • Skaundefined
      Ska

      Il paradosso di Charlie Kirk

      @politica

      Dalla newsletter di Mattia Marangon

      Tra martire e carnefice, il meccanismo della radicalizzazione digitale.

      Mi sono preso del tempo prima di scrivere della morte di Charlie Kirk.

      Non solo perché rientro da poco da una settimana di ferie (e te pareva che dovevano succedere 1000 cose), ma perché casi come questo hanno bisogno di una pausa di metabolizzazione.

      Non stiamo parlando solo di un omicidio che possiamo definire politico, ma di un fenomeno che mostra con estrema chiarezza come funziona oggi la radicalizzazione, soprattutto nel digitale.

      Indubbiamente, Charlie Kirk era una figura controversa: era il fondatore di Turning Point USA, organizzazione che in pochi anni è diventata una delle centrali di propaganda più influenti per la nuova destra americana.

      Giovane, aggressivo, abilissimo nell’usare podcast, TikTok e tournée universitarie, Kirk ha costruito un seguito enorme parlando direttamente ai ragazzi, spesso con un linguaggio volutamente provocatorio, al limite della manipolazione.

      Ed è qui che bisogna fermarsi un attimo: alcune delle sue idee erano oggettivamente tossiche e pericolose, ed è difficile liquidarle con leggerezza.

      Parliamo infatti di un uomo che metteva in discussione i diritti civili delle minoranze, dipingeva i migranti come una minaccia esistenziale, ridicolizzava battaglie sociali legittime per trasformarle in caricature, sosteneva senza ambiguità una visione politica fondata sull’idea di un’America cristiana e identitaria.

      Continua qui

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    • adriananselmoundefined
      adriananselmo

      Piuttosto che pacciugare sto cenando con il risotto avanzato del pranzo. O lo consideriamo un aperitivo analcolico con oransoda zero?

      per saperne di più
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