«entre les frontières de ton front et le visa de ton visage»'nÈ da circa vent'anni che avevo in testa questo verso di cui non ricordavo né autore né titolo.
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«entre les frontières de ton front et le visa de ton visage»
È da circa vent'anni che avevo in testa questo verso di cui non ricordavo né autore né titolo. Lo lessi per la prima volta su una dispensa che avevo da studiare per un esame di letteratura francese, m'intrippai come usavo fare in quel periodo, dopodiché me lo dimenticai.
Periodicamente l'ho cercato virgolettato sui motori di ricerca, ma niente: evidentemente sbagliavo qualche lettera, vai a sapere.
Poco fa, casualmente, ho svelato l'arcano: no, non è di Sandro Bondi, bensì del poeta surrealista Ghérasim Luca e si chiama "L'Echo du corps" (1953).
Peraltro l'intera poesia è molto bella. -
«entre les frontières de ton front et le visa de ton visage»
È da circa vent'anni che avevo in testa questo verso di cui non ricordavo né autore né titolo. Lo lessi per la prima volta su una dispensa che avevo da studiare per un esame di letteratura francese, m'intrippai come usavo fare in quel periodo, dopodiché me lo dimenticai.
Periodicamente l'ho cercato virgolettato sui motori di ricerca, ma niente: evidentemente sbagliavo qualche lettera, vai a sapere.
Poco fa, casualmente, ho svelato l'arcano: no, non è di Sandro Bondi, bensì del poeta surrealista Ghérasim Luca e si chiama "L'Echo du corps" (1953).
Peraltro l'intera poesia è molto bella.Non è che, per caso, trovi pure l'edizione su Gallica o sto chiedendo una fettina di culo?
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undefined Oblomov ha condiviso questa discussione
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Non è che, per caso, trovi pure l'edizione su Gallica o sto chiedendo una fettina di culo?
@GustavinoBevilacqua su gallica non l'ho trovato, ma fa parte della raccolta Héros-Limite, 1953, ed. Gallimard