Da bambino ha una passione per i cartoni animati giapponesi come Goldrake e Gundam.
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Da bambino ha una passione per i cartoni animati giapponesi come Goldrake e Gundam. A quattro anni, quando gli chiedono che cosa vuole fare da grande, risponde: “L’astronauta”. Ma non ha le idee chiare sul confine tra fantascienza e realtà, è convinto che sulla Luna ci siano basi abitate da esseri umani e ci metterà anni per scoprire che non è vero.
(continua)
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Da bambino ha una passione per i cartoni animati giapponesi come Goldrake e Gundam. A quattro anni, quando gli chiedono che cosa vuole fare da grande, risponde: “L’astronauta”. Ma non ha le idee chiare sul confine tra fantascienza e realtà, è convinto che sulla Luna ci siano basi abitate da esseri umani e ci metterà anni per scoprire che non è vero.
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Prende la maturità scientifica, entra in aeronautica militare e diventa pilota. Tuttavia la passione per il volo spaziale gli è rimasta: assiste a un discorso di Maurizio Cheli, reduce da una missione sullo Space Shuttle, che riaccende le sue speranze di fare l’astronauta, ma in quel momento le selezioni dell’agenzia spaziale europea sono chiuse.
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Prende la maturità scientifica, entra in aeronautica militare e diventa pilota. Tuttavia la passione per il volo spaziale gli è rimasta: assiste a un discorso di Maurizio Cheli, reduce da una missione sullo Space Shuttle, che riaccende le sue speranze di fare l’astronauta, ma in quel momento le selezioni dell’agenzia spaziale europea sono chiuse.
Nel maggio 2005 un incidente mette in evidenza il suo sangue freddo. Il suo aereo colpisce una cicogna mentre vola sulla Manica. Per non sacrificare il velivolo, non si eietta ma ritorna a terra, nonostante sia senza radio, con l’abitacolo quasi distrutto e quindi investito dall’aria ad alta velocità. Per l'episodio è decorato con la Medaglia d'argento al valore aeronautico.
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Nel maggio 2005 un incidente mette in evidenza il suo sangue freddo. Il suo aereo colpisce una cicogna mentre vola sulla Manica. Per non sacrificare il velivolo, non si eietta ma ritorna a terra, nonostante sia senza radio, con l’abitacolo quasi distrutto e quindi investito dall’aria ad alta velocità. Per l'episodio è decorato con la Medaglia d'argento al valore aeronautico.
Nel 2007 diventa pilota collaudatore sperimentatore. È un incarico di prestigio, che lo farà volare su più di 40 velivoli differenti, ma appena sei mesi dopo il suo ingresso nel gruppo arriva una notizia che lo fa vacillare: l’ESA sta cercando nuovi astronauti. Gli piacerebbe provare, ma ci sono migliaia di concorrenti ed è convinto di non avere speranze.
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Nel 2007 diventa pilota collaudatore sperimentatore. È un incarico di prestigio, che lo farà volare su più di 40 velivoli differenti, ma appena sei mesi dopo il suo ingresso nel gruppo arriva una notizia che lo fa vacillare: l’ESA sta cercando nuovi astronauti. Gli piacerebbe provare, ma ci sono migliaia di concorrenti ed è convinto di non avere speranze.
Un giorno il suo comandante di gruppo lo sprona: «Se non partecipi hai il 100% di probabilità di non diventare astronauta. Se fai domanda almeno fai esperienza». La sera stessa compila il modulo. Un anno dopo l’ESA annuncia i sei selezionati, su 8.400 candidati. C’è anche il suo nome: è quello di Luca Parmitano.
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Un giorno il suo comandante di gruppo lo sprona: «Se non partecipi hai il 100% di probabilità di non diventare astronauta. Se fai domanda almeno fai esperienza». La sera stessa compila il modulo. Un anno dopo l’ESA annuncia i sei selezionati, su 8.400 candidati. C’è anche il suo nome: è quello di Luca Parmitano.
Va in orbita con la missione “Volare” del 2013, dove è il primo italiano a fare un’attività extraveicolare, comunemente chiamata “passeggiata spaziale”. Ne fa due di seguito, ma la seconda è tutt’altro che una passeggiata: il suo casco comincia a riempirsi d’acqua per un guasto al sistema di raffreddamento e lui rischia di affogare nello spazio.
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Va in orbita con la missione “Volare” del 2013, dove è il primo italiano a fare un’attività extraveicolare, comunemente chiamata “passeggiata spaziale”. Ne fa due di seguito, ma la seconda è tutt’altro che una passeggiata: il suo casco comincia a riempirsi d’acqua per un guasto al sistema di raffreddamento e lui rischia di affogare nello spazio.
La calma con cui gestisce l’emergenza e torna al sicuro gli vale l’incarico di comandante della stazione spaziale internazionale nella missione “Beyond” che parte esattamente cinquant’anni dopo il primo sbarco sulla Luna, il 20 luglio 2019. È il primo italiano e il terzo europeo a ricoprire un ruolo così prestigioso.
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Da bambino ha una passione per i cartoni animati giapponesi come Goldrake e Gundam. A quattro anni, quando gli chiedono che cosa vuole fare da grande, risponde: “L’astronauta”. Ma non ha le idee chiare sul confine tra fantascienza e realtà, è convinto che sulla Luna ci siano basi abitate da esseri umani e ci metterà anni per scoprire che non è vero.
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