Quiz del lunedì:
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Quiz del lunedì:
Nello spazio, che cosa deve fare un veicolo spaziale per avvicinarsi a un altro veicolo che si trova sulla stessa orbita?
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Quiz del lunedì:
Nello spazio, che cosa deve fare un veicolo spaziale per avvicinarsi a un altro veicolo che si trova sulla stessa orbita?
La risposta corretta è “ridurre la velocità”. Per agganciarsi a un altro veicolo nella stessa orbita un astronauta deve fare la cosa meno intuitiva che si possa immaginare, come spiega Umberto Guidoni nel libro “Dalla Terra alla Luna - Il progetto Apollo 40 anni dopo”.
(continua)
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La risposta corretta è “ridurre la velocità”. Per agganciarsi a un altro veicolo nella stessa orbita un astronauta deve fare la cosa meno intuitiva che si possa immaginare, come spiega Umberto Guidoni nel libro “Dalla Terra alla Luna - Il progetto Apollo 40 anni dopo”.
(continua)
Mentre il pilota di un aereo che voglia avvicinare un aereo posto davanti a lui deve solo aumentare la spinta dei motori, un astronauta che facesse la stessa cosa otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato.
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Mentre il pilota di un aereo che voglia avvicinare un aereo posto davanti a lui deve solo aumentare la spinta dei motori, un astronauta che facesse la stessa cosa otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato.
Così facendo spingerebbe il veicolo su un’orbita più alta e di conseguenza più lenta, perché formata da una circonferenza più ampia: per esempio un’orbita a 400 km richiede 92 minuti per fare un giro completo, mentre un’orbita a 600 km ne richiede 96. In altre parole, se aumentasse la velocità si allontanerebbe dall’obiettivo, invece di avvicinarsi.
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Così facendo spingerebbe il veicolo su un’orbita più alta e di conseguenza più lenta, perché formata da una circonferenza più ampia: per esempio un’orbita a 400 km richiede 92 minuti per fare un giro completo, mentre un’orbita a 600 km ne richiede 96. In altre parole, se aumentasse la velocità si allontanerebbe dall’obiettivo, invece di avvicinarsi.
Fu questa la ragione che fece fallire il primo tentativo di rendez vous nella storia, compiuto dall’astronauta americano Jim McDivitt nella missione Gemini 4.
Per avvicinarsi a un veicolo spaziale posto davanti a lui, l’astronauta deve invece diminuire la velocità del suo veicolo, in modo da scendere su un’orbita leggermente più bassa, cioè più corta e più veloce, e poi gradualmente tornare su quella originaria.
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