Ok, old lady ranting at cloud, ma ci pensavo ieri sera.
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Ok, old lady ranting at cloud, ma ci pensavo ieri sera.
Nei film di Hollywood l'uso crescente della CGI prima e delle immagini generate dall'AI poi non è legato alla ricerca del realismo. Si vede se un oggetto, un fondale, un personaggio sono animati da un computer.
Certo, per un certo tipo di produzione il ricorso massiccio al green screen è inevitabile (tipo i vari Marvel movies), e va bene così: è il genere stesso a essere reso possibile da quelle tecnologie.
Per il resto?
Sovrapporre un'immagine generata al computer alle movenze di un attore costa meno tempo e denaro che far sedere l'attore al trucco per ore per montare protesi. Quale dei due procedimenti risulti più realistico sullo schermo è tutto da dibattere.
Assoldare cani-attori e relativi addestratori costa molto di più che non animare un cane in CGI. E in questo caso il risultato fa spesso cagarissimo, vedi Krypto nell'ultimo Superman che è veramente atroce. Almeno le scene più "normali" non si potevano fare con un cane vero?
Una scena di volo interamente digitale costa meno che fare riprese con un aereo, elicottero e forse anche con un drone.
Un fondale generato dall'AI costa meno di uno creato a manina da un artista digitale.
E via discorrendo.
Gli attori si ritrovano a recitare su set quasi completamente verdi, trovandosi davanti a volte colleghi con la faccia pulita anziché coperta di protesi.
Mentre gli animatori a Hollywood hanno un sindacato fin dal 1956, i lavoratori degli effetti speciali virtuali (VFX) lo sono solo dal 2012. Il boom dei film d'animazione realizzati al 100% in computer grafica assume un altro sapore, se si considera questo dettaglio.
È sempre questione di soldi, non di realismo. Credo sia questo a irritarmi tanto nei film che vedo ultimamente. Questa roba è figa da vedere le prime volte, poi comincia a sapere di dozzinale. Quanto era più figo David Copperfield a far sparire la statua della libertà in diretta TV?
Aridateme l'illusione, mortacci!
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Ok, old lady ranting at cloud, ma ci pensavo ieri sera.
Nei film di Hollywood l'uso crescente della CGI prima e delle immagini generate dall'AI poi non è legato alla ricerca del realismo. Si vede se un oggetto, un fondale, un personaggio sono animati da un computer.
Certo, per un certo tipo di produzione il ricorso massiccio al green screen è inevitabile (tipo i vari Marvel movies), e va bene così: è il genere stesso a essere reso possibile da quelle tecnologie.
Per il resto?
Sovrapporre un'immagine generata al computer alle movenze di un attore costa meno tempo e denaro che far sedere l'attore al trucco per ore per montare protesi. Quale dei due procedimenti risulti più realistico sullo schermo è tutto da dibattere.
Assoldare cani-attori e relativi addestratori costa molto di più che non animare un cane in CGI. E in questo caso il risultato fa spesso cagarissimo, vedi Krypto nell'ultimo Superman che è veramente atroce. Almeno le scene più "normali" non si potevano fare con un cane vero?
Una scena di volo interamente digitale costa meno che fare riprese con un aereo, elicottero e forse anche con un drone.
Un fondale generato dall'AI costa meno di uno creato a manina da un artista digitale.
E via discorrendo.
Gli attori si ritrovano a recitare su set quasi completamente verdi, trovandosi davanti a volte colleghi con la faccia pulita anziché coperta di protesi.
Mentre gli animatori a Hollywood hanno un sindacato fin dal 1956, i lavoratori degli effetti speciali virtuali (VFX) lo sono solo dal 2012. Il boom dei film d'animazione realizzati al 100% in computer grafica assume un altro sapore, se si considera questo dettaglio.
È sempre questione di soldi, non di realismo. Credo sia questo a irritarmi tanto nei film che vedo ultimamente. Questa roba è figa da vedere le prime volte, poi comincia a sapere di dozzinale. Quanto era più figo David Copperfield a far sparire la statua della libertà in diretta TV?
Aridateme l'illusione, mortacci!
E quando Mosè ha separato le acque in "I Dieci Comandamenti"?
Ma quello del 1923: https://it.wikipedia.org/wiki/I_dieci_comandamenti_(film_1923)
(mi sono addormentato a metà film: com'è andato a finire?)
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E quando Mosè ha separato le acque in "I Dieci Comandamenti"?
Ma quello del 1923: https://it.wikipedia.org/wiki/I_dieci_comandamenti_(film_1923)
(mi sono addormentato a metà film: com'è andato a finire?)
@GustavinoBevilacqua @floreana
Io personalmente ADORO questo tipo di effetti.
Sono realistici? No.
Ma li trovo bellissimi. Negli anni 50 (cinquanta) erano una innovazione clamorosa. -
E quando Mosè ha separato le acque in "I Dieci Comandamenti"?
Ma quello del 1923: https://it.wikipedia.org/wiki/I_dieci_comandamenti_(film_1923)
(mi sono addormentato a metà film: com'è andato a finire?)
Ma pure la Corazzata Potemkin ha introdotto tecniche di camera nuove che a guardarlo con gli occhi di oggi manco ti rendi conto di quant'è stato innovativo.
Un altro che mi viene in mente è The Rope di Hitchcock, pure quello notevole per gli stratagemmi di regia.
La settima arte è arte. O era? A me sembra sempre più artigianato (se va bene) o peggio produzione industriale.
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@GustavinoBevilacqua @floreana
Io personalmente ADORO questo tipo di effetti.
Sono realistici? No.
Ma li trovo bellissimi. Negli anni 50 (cinquanta) erano una innovazione clamorosa. -
@floreana @GustavinoBevilacqua secondo me un film che non invecchia nonostante faccia abbondante uso di effetti visivi casalinghi è Alien.
È della fine anni 70 e la tecnologia è ancora credibile (perché era già molto molto base ai tempi: computer a fosfori verdi e simile)Giocano moltissimo poi sulla velocità e l'oscurità per non fare vedere bene la creatura, che è la cosa che in genere ha più difetti.
La limitazione tecnica sviluppa la creatività artistica
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