Ovviamente scrivere qualcosa sui sociale non è un obbligo, anzi.

[simonperry@mastodon.uno]

Ovviamente scrivere qualcosa sui social non è un obbligo, anzi.

Ma solo io noto una avvilente tendenza al silenzio?

Ci stiamo trasformando sempre più in muti spettatori (da un lato) e in venditori (dall'altro, nei social tradizionali).

Spettri di una realtà che non si vive, ma che si osserva e basta, subendola.

Tutti guardiamo, ma sempre perso ne approfondiscono, sempre meno interagiscono, anche qui. Segno dei tempi? O forse abbiamo visto tutto?

#social #pensieripositivi #ottimismo

[fulvio_952@mastodon.uno]

@simonperry l'ho notato anch'io. Credo che quello che ci sta succedendo e ci circonda è talmente traumatico che ci lascia senza parole. Troppe cose che poco tempo fa davamo per impossibili sono invece accadute e combatterle con le sole parole è inutile. Più che altro ci si sente inutili, inascoltati e non si vedono le giuste reazioni che dovrebbero esserci. Naturalmente tutto questo detto è un mio parere personale.

[simonperry@mastodon.uno]

@Fulvio_952 può essere sicuramente una parte del problema. A volte non si ha voglia neanche di iniziare più un discorso, lo capisco.

Però accade anche nel mio "settore", in teoria il mio dovrebbe essere un profilo che condivide cose (anche) rilassanti.

[andre123@snowfan.it]

@simonperry @Fulvio_952 Non saprei quali possano esser le cause. Probabilmente un insieme di cause. Forse stiamo anche un pó perdendo il gusto del dialogo ? Intendo in generale eh, non solo sui social. La voglia di mantenere una mente un pò aperta, di confrontarsi, di analizzare almeno in parte le cose anche attraverso “quattro chiacchiere” scritte ?
Su temi più “seri” certamente credo Fulvio abbia almeno in parte toccato un tasto giusto. A volte si è sopraffatti dalla velocità con cui cambiano anche drasticamente le cose.

[simonperry@mastodon.uno]

@andre123

Come dici tu non dev'esserci UNA causa.

Io do una lettura non positiva a quello che osservo; non è che la gente si stia stufando dei social tradizionali (o meglio sì, ma in troppo pochi).

E' proprio che sono cambiate le abitudini al dialogo, a voler capire il punto di vista degli altri, o a imparare cose nuove.

E in questo, sì, i social tradizionali li ritengo uno dei principali responsabili.

@Fulvio_952

[andre123@snowfan.it]

@simonperry @Fulvio_952

I social (tradizionali) sono probabilmente responsabili del fatto che coloro che li usano tendono a preferire la modalità "bolla". E' più "pigro", non devo confrontarmi con punti di vista differenti, imparare, capire, valutare cosa mi sta bene e cosa meno....l'algoritmo mi "lancia" argomenti, post e persone da seguire in sintonia con i miei gusti/pensieri. Ogni tanto ci butta in mezzo qualche post di senso opposto per alimentare quella "indignazione/rabbia" che ti porta a star di più sul social.

Questo ovviamente uccide la voglia di provare perlomeno ad ascoltare/capire punti di vista differenti. O di approfondire. In generale, non solo sui social.

Nota che con i vecchi forum questo non accadeva. Tutto era un poco più lento, si leggeva, si capiva e si rispondeva (perlomeno in quelli più tecnici, informatica, fotografia ecc.)

Altra cosa che osservo causata, secondo me, dai social tradizionali: le persone vogliono testi brevi. Poca attenzione, poca voglia di leggere ecc.
Ma come fai ad approfondire, discutere ecc. solo con testi brevi ? Senza un minimo di capacità di concentrazione è dfficile confrontarsi civilmente (senza sembrare un branco di lupi che si scannano per la preda, ma i lupi son meno incivili....)

[simonperry@mastodon.uno]

@andre123

E c'è di più: logiche commerciali che non solo tollerano fake news, cose eticamente discutibili, disinformazione e conflitti personali, ma vivono di questo.

Alla lunga, tuttonqiesto stanca, che se ne sia consapevoli o no

@Fulvio_952