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Il calcio è vulnerabile allo sfruttamento criminale.

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  • Il calcio è vulnerabile allo sfruttamento criminale. Europol è pronta a sostenere la UEFA, anche sulla base della Convenzione di Macolin

    Qualche giorno orsono e (organo di governo del calcio europeo) hanno rinnovato ed esteso il loro Memorandum of Understanding, incentrato sulla prevenzione e la lotta alla criminalità tutelando al tempo stesso l'integrità del calcio europeo.

    Il memorandum è stato firmato nella sede della UEFA a Nyon dal direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, e dal presidente della UEFA, Aleksander Čeferin. Europol e UEFA si sono impegnate a cooperare in attività e progetti congiunti. La partnership migliorerà le indagini, la condivisione delle informazioni e il supporto di esperti per le 55 federazioni affiliate alla UEFA. 

    L’accordo si basa sulla già esistente cooperazione tra le istituzioni, soprattutto nella lotta contro le partite truccate, ampliandone al tempo stesso la portata ad altre minacce legate alla criminalità organizzata. La cooperazione si concentra sullo scambio di informazioni e sulla condivisione di conoscenze nei settori dei principali eventi calcistici, della corruzione sportiva, delle partite truccate e del riciclaggio di denaro, del razzismo, della xenofobia e dell'estremismo violento, nonché delle attività illegali legate allo streaming o alla trasmissione illegali di contenuti audiovisivi. La cooperazione si estende all'individuazione di transazioni e attività sospette nei settori dei trasferimenti di giocatori di calcio, degli investimenti nelle squadre di calcio, dello scambio di attività finanziarie legate al calcio e delle scommesse sportive.

    Anche l'assegnazione e l'organizzazione di competizioni sportive possono essere oggetto di abuso da parte dei criminali per riciclare proventi illeciti o per scopi di corruzione e rientrano quindi anche tra i possibili ambiti di cooperazione.

    La “manipolazione” delle competizioni. Una definizione giuridica

    Secondo la definizione giuridica, la manipolazione della competizione o la combine è "un'azione, un'omissione o un'inganno intenzionale volti a alterare impropriamente il risultato o lo svolgimento di una competizione sportiva al fine di eliminare in tutto o in parte la natura imprevedibile della competizione stessa, al fine di ottenere un indebito vantaggio per sé o per altri" (Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, 2014, leggi sotto).

    La manipolazione della competizione, nota anche come combine, si verifica quando il risultato di un torneo o di una competizione viene deciso in anticipo, in parte o completamente, e la partita viene giocata per garantire l'esito predeterminato. Ciò è contrario alle regole del gioco e spesso alla legge. Il motivo più comune per cui si ricorre alla combine è ottenere un compenso dagli scommettitori, ma le squadre possono anche intenzionalmente ottenere prestazioni scadenti per ottenere un vantaggio futuro, come, sulla carta, un avversario meno promettente in uno spareggio. Parimenti, la manipolazione della competizione si verifica quando un partecipante a una competizione sportiva (ad esempio un atleta, un allenatore, un giudice o un arbitro, ecc.) consapevolmente non ottiene risultati soddisfacenti o prende deliberatamente decisioni sbagliate che influenzano il risultato o l'andamento di una competizione, al fine di ottenere un beneficio indebito (solitamente un vantaggio sportivo o finanziario).

    La Convenzione di Macolin

    La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, comunemente nota come Convenzione di Macolin, è l'unico trattato internazionale giuridicamente vincolante specificamente concepito per prevenire, individuare e sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive.

    È stata stipulata a Macolin/Magglingen, in Svizzera, il 18 settembre 2014 ed è entrata in vigore il 1° settembre 2019, a seguito della ratifica da parte di cinque Stati, tre dei quali membri del Consiglio d'Europa.

    La Convenzione mira a proteggere l'integrità dello sport e l'etica sportiva promuovendo il coordinamento nazionale e la cooperazione internazionale contro la manipolazione, sia essa legata ad attività criminali, scommesse sportive o altri motivi.

    La Convenzione di Macolin stabilisce un quadro giuridico completo che impone agli Stati firmatari di attuare misure per combattere la manipolazione, tra cui l'identificazione dei rischi, la definizione di leggi e procedure necessarie e la promozione della cooperazione tra autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori di scommesse.

    Prevede la criminalizzazione della manipolazione da parte di persone fisiche e giuridiche, garantendo che le sanzioni disciplinari degli organismi sportivi non escludano la responsabilità penale, civile o amministrativa. Il trattato impone inoltre agli Stati di istituire piattaforme nazionali che fungano da centri di informazione per il monitoraggio e l'analisi di attività di scommesse sospette e di comunicare le coordinate di tali piattaforme e delle autorità responsabili al Consiglio d'Europa.

    La convenzione definisce la manipolazione della competizione come un'intesa, un atto o un'omissione intenzionale volta a alterare impropriamente il risultato o lo svolgimento di una competizione per ottenere un indebito vantaggio, eliminando così la natura imprevedibile dello sport.

    Fornisce una tipologia per diverse forme di manipolazione, tra cui l'interferenza diretta in un evento sportivo (Tipo 1), la modifica dell'identità o dei dati personali di un atleta (Tipo 2) e le modifiche non conformi relative all'attrezzatura, alle superfici di gioco o alla fisiologia dell'atleta (Tipo 3).

    Questo quadro normativo mira a promuovere una comunicazione più chiara e a fornire una base statistica uniforme per l'identificazione dei rischi e delle minacce emergenti.

    A novembre 2025, la Convenzione di Macolin è stata ratificata da Belgio, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Repubblica di Moldavia, San Marino, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. È stata firmata anche da altri 41 Stati europei, oltre che da Australia e Marocco. Il nostro Paese ha aderito alla Convenzione, sottoscrivendola il 7 aprile 2016 ed approvandola in via definitiva al termine del percorso parlamentare l'11 aprile 2019; il 16 maggio 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

    Il Comitato di monitoraggio della Convenzione, responsabile del monitoraggio dell'attuazione, comprende rappresentanti degli Stati firmatari e di altri organismi competenti e può effettuare visite per valutarne il rispetto.

    La Convenzione è aperta alla ratifica sia degli Stati membri del Consiglio d'Europa che di Stati non membri, a dimostrazione della sua portata globale.

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Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • @FraEmme non ho capito la reference 🫢

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  • @farah @jalefkowit it has to be a really good post

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  • @linux @linux@diggita.com
    ahaha... preciso!
    È come leggere l'oroscopo e scoprire a posteriori che ci ha preso. Se andate a vedere, ho appena postato un riferimento ad un vinile... 😂
    (Ho da poco messo Debian su un pc che aveva un W10 sul viale del tramonto) 😁

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  • C'è qualche anima pia che si dedica alle colture idroponiche?
    Avendo terreni a disposizione di solito faccio talee (di alberi), a marzo le metto in acqua per radicare, a maggio-giugno le trasferisco in vaso dove crescono per il primo anno, infine le metto in terra a settembre-ottobre dell'anno successivo.
    Ogni anno butt(av)o via decine di talee con radici e/o in vaso.
    Questa è la premessa, tanto ora abbiamo 2.000 caratteri 🙂

    L'anno scorso ho provato a tenere in terrazza (chiusa, quindi con temperature moderate) un paio di talee di fico e di salice ritorto: entrambe sono ben sopravvissute, a marzo le ho messe in terra e son cresciute notevolmente.
    Molto più di quelle passate per il vaso, nonostante un anno di meno.

    Ora avrei 6 salici (da vimini), residuo di una estesa piantumazione di un campo, e vorrei riprovare a fare lo stesso "esperimento".
    Anche perché son piante robuste ed adattabili.

    Son incerto se:
    - mettere qualche, e quale, fertilizzante nell'acqua (per ora ho messo un pezzo di carbone per il carbonio ma manca sicuramente l'azoto e forse altro);
    - tenerle sempre a temperatura media (lì ci sono circa 15°) e come gestire l'irraggiamento solare (hanno sole più o meno diretto fino alle 16);
    - se/quando cambiare l'acqua (son circa 5l per 6 piante, forse conviene suddividerle in più contenitori?).
    Più vari dubbi "secondari e tecnici" che posticipo.

    Il fico "cavia" dello scorso anno è sopravvissuto molto bene, conservando le foglie per tutto l'inverno, nella stessa collocazione.
    I salici son più robusti ma sono anche in 6, nello stesso volume d'acqua. 🤔

    Se qualcun* avesse qualche indicazione a tal riguardo l'apprezzerei molto (e le piante ancora di più 😉).
    🙏🌱🙏

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  • @aeva @jalefkowit Where’s mine then?? 😭

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  • @jalefkowit that's how i got mine iirc

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  • @eythian @RYStorm ooh interesting, thanks.

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  • @roohafzaluvr some do, but in a number of cases they’ve been soliciting investments and such, and being anonymous makes that more challenging

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