@oblomov@sociale.networkla cosa secondo me rilevante è che, collettivamente, come specie, non lo facciamo razionalmente.
Cerco di spiegarmi: il singolo individuo magari fa una scelta a lungo o a breve termine ma la spinta che muove il genere umano e sta consumando le risorse del pianeta non è cambiata di una virgola da quando l'homo sapiens ha cominciato a sparpagliarsi per il mondo.
L'uomo è dotato della capacità di usare la ragione ma collettivamente, come specie, continua a rispondere agli stessi impulsi istintivi: seguire un capo forte, mangiare tutto quello che c'è, usare le risorse a proprio beneficio, spostarsi in altri territori di caccia, uccidere i rivali...
Che è una strategia vincente fin che ci sono risorse e spazio dove spostarsi quando non ce ne sono più, ma adesso ci ucciderà se non riusciamo a fare un salto di qualità e ragionare.
(Ovviamente, se non si fosse capito, secondo me il mito del buon selvaggio è una panzana).
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