Salvare la democrazia dal dominio silenzioso dell'intelligenza artificialeIl rischio più grave per l'intelligenza artificiale non è una superintelligenza incontrollata, ma la nostra predisposizione culturale a cedere il giudizio collettivo ai sistemi algoritmici.
La strada da percorrere, quindi, si biforca. Da una parte, si profila il continuo consolidamento del potere decisionale in piattaforme algoritmiche di proprietà di aziende o agenzie le cui logiche interne sono oscure al pubblico. I cittadini, intorpiditi dalla comodità e rassegnati alla complessità, praticano la cittadinanza come uno sport da spettatori, esprimendo voti che non fanno altro che rimescolare il comitato di supervisione che sovrintende a un impero automatizzato.
Sull'altro sentiero si snoda uno sforzo consapevole per integrare partecipazione e contestabilità in ogni sistema importante che tocchi la vita comunitaria, accettando un rallentamento del flusso e un'impasse periodica come prezzo della libertà.
https://www.noemamag.com/rescuing-democracy-from-the-quiet-rule-of-ai/
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