Si avvicina il giorno in cui la guerra in Ucraina sarà fermata con mezzi politici, non militari.

[gubi@sociale.network]

Si avvicina il giorno in cui la guerra in Ucraina sarà fermata con mezzi politici, non militari. I pacifisti lo prevedevano da sempre, vista la sproporzione delle forze in campo. I guerrieri da divano che hanno urlato per anni “Slava Ukraini” diranno che la guerra, la devastazione, gli anni, i miliardi e le vite perse erano il prezzo necessario per scongiurare una totale annessione russa. Da pacifista dó un valore non negoziabile alla vita umana altrui, da libertario sputo su bandiere e confini.

[marcstir@poliversity.it]

@gubi tuttavia da pacifista faccio fatica a trovare una strategia diversa dalla resistenza verso un potere violento, all'interno e all'esterno, come quello russo attuale; da pacifista non avrei sparato verso un giovane soldato russo, ma mi sarei trovato sotto il regime di Putin, e poi liberarsi non è facile

[mariosiniscalchi@mastodon.uno]

@gubi
Ma va... hai predetto che la guerra prima o poi finisce. Io predico che domai sorgerà il sole.
Continui a dire che c'è sproporzione in campo, ma intanto Ruzzia è impantanata e se non fosse per Trump le cose le andrebbero anche peggio per lei.
E la soluzione politica i primi a rifiutarla, e secondo me rifiuteranno ancora, sono sempre stati i ruzzi.

Putin ha cominciato la guerra, e Putin ha potere di finirla.

[gubi@sociale.network]

@mariosiniscalchi prendo atto che adesso va bene anche una guerra finita da Putin senza integrità territoriale, bisognerebbe spiegarlo a quelli che si volevano riprendere anche la Crimea manu militari con la pelle degli ucraini e i soldi dei pacifisti, fregandosene di quello che esprimevano gli ucraini attraverso i #sondaggiucraina

Rilevo anche che non si parla più dei piani di invasione russa dell'Europa, quelli andavano millantati solo per giustificare una folle spesa bellica.

[gubi@sociale.network]

@marcstir basta soffermarsi sullo spazio semantico infinito che separa i concetti di guerra e resistenza, sulle forme di resistenza non armata e nonviolenta alle invasioni, sugli studi scientifici sulla difesa civile, la difesa popolare e la prevenzione dei conflitti prima che diventino guerre. Altrimenti se "resistenza" diventa il vestito nobile che diamo alla solita guerra violenta, armata e tribale, non facciamo onore alla resistenza italiana, che fu anche rivolta popolare e civile.

[gubi@sociale.network]

@marcstir per dire che "liberarsi da un regime non è facile" dobbiamo vedere se è più facile vincere una guerra contro la prima potenza nucleare del mondo, con gli USA che prima ti fomentano nell'atlantismo per mandarti al macello e poi ti schiacciano cotto i piedi per farti accettare cessione di territorio. La difesa popolare nonviolenta, si basa sul principio che nessun popolo può essere dominato senza la partecipazione attiva del popolo invaso, e la noncollaborazione può far saltare un regime

[mariosiniscalchi@mastodon.uno]

@gubi
Sempre detto che quello che va bene agli ucraini va bene anche a me.
Se vogliono combattere vanno sostenuti, se vogliono trattare vanno sostenuti.
I piani di invasione Russa ci sarebbero stati DI CERTO se avessimo abbozzato, come con l'annessione della Crimea, su tutta Ucraina.
Ora, per sfinimento Russia, FORSE Putin non si imbarcherà in altre guerre.
Non per ora almeno.
Ma farsi trovare impreparati sarebbe stupido.
Gli Ucraini lo erano, si eran fidati, e guarda dove sono.

[gubi@sociale.network]

@mariosiniscalchi trasformare ipotesi improbabili e indimostrabili nella certezza che Putin si stava preparando a occupare l'Europea da Varsavia a Lisbona è tipico del pensiero bellicista che si basa sulla "certezza" che da altri esseri umani non possiamo aspettarci che il peggio, e quindi questo autorizza la nostra tribù a esprimere il peggio di sé, compresa la scelta di definire "impreparato" un blocco militare che esprime il DECUPLO della spesa militare russa e voleva espandersi fino a Kiev.

[mariosiniscalchi@mastodon.uno]

@gubi
CVD
Il bellicista qui è solo Putin.

[gubi@sociale.network]

@mariosiniscalchi Trump invece è il campione dell'occidente euroatlantico che difende la giustizia e la libertà e le nostre tradizioni giudaico-cristiane, per questo dobbiamo aumentare la spesa militare da mettere al servizio suo e della NATO. Se invece non è così, buona fortuna a te e a tutti quelli che vorranno sconfiggere con il fantomatico "esercito europeo" questi due imperialismi che ci stanno schiacciando culturalmente sul pensiero belico prima ancora che militarmente.

[marcstir@poliversity.it]

@gubi ho dubbi sull'efficacia dei metodi pacifici contro regimi senza scrupoli, credo solo nella loro affermazione culturale storica che disarmi anche gli aggressori

[gubi@sociale.network]

@marcstir i metodi bellici cosa hanno risolto in Ucraina? Fornire supporto bellico e armi ai palestinesi cosa risolverebbe in Medio Oriente?

[mariosiniscalchi@mastodon.uno]

@gubi
Io mi tengo stretta l'Europa, che vista l'inaffidabilità dell'ex alleato USA deve pensare a far da se anche in ambito militare.

E dopo decenni di spesa frazione di quella USA, dopo il nuovo modo di fare guerra che si è visto in UKR, una spesa militare aumentata è del tutto condivisibile.

Brutto doverlo fare, ma necessario.