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Social Forum federato con il resto del mondo. Non contano le istanze, contano le persone

Al di là dei toni poetici, l'articolo esprime esattamente il mio punto di vista


Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • È uscito oggi su Neutopia il mio ultimo racconto: "Epidemia"

    "C’è aria di epidemia, in giro, e solo gli alberi parlano. Lo fanno attraverso le foglie, le loro lingue che si muovono nel fiato di una giornata grigia, grigia come immagino appaia la mia faccia, con la barba ispida e le occhiaie figlie di qualche notte passata a pensare ad Aldo.
    Aldo che non c’è più."

    https://neutopiablog.org/2025/11/17/flavio-torba-epidemia/

    @cultura

    Ps: racconto ispirato da sei mesi di Mastodon

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  • @milanoup @cultura peccato che uno attento alla salute come lui fumi

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  • compie 75 anni e diventa sindaco di Roma per un giorno 🎥🇮🇹

    Su , Marco Piotti ci illustra le particolarità della lingua colorita e colloquiale dei suoi personaggi, attraverso un'analisi di sei film del romano

    ⬇️ https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/12201

    @cultura

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  • @lgsp @flaviotorba @clockwooork @cultura

    Lo scoppio della bolla non significa che metteremo nel freezer la tecnologia, ma che resteranno in vita solo servizi utili e remunerativi. Significa che sopravvivranno il 5-10% delle aziende che esistono nel mercato gonfiato.

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  • @flaviotorba

    E quando scoppia, 'sta bolla? Ormai è un pezzo che aspettiamo...

    @77nn @clockwooork @cultura

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  • @flaviotorba @cultura Letto l'articolo poco fa.
    Secondo me, dipende moltissimo da cosa vuoi fare.
    I generatori automatici creano contenuti per le masse. Paragonandolo al cibo, sarebbe come dire "prendi qualunque cosa e fanne una polpetta fritta".
    Prova ad andare al supermercato, comprare qualunque alimento (precotto o anche da cucinare) che costa poco. Arrivi a casa, lo schiaffi nel frullatore. Ci fai delle palline e dopo le butti nel... O nell'olio da friggere, oppure anche nel fornetto ventilato che chiamano "friggitrice ad aria" anche se tecnicamente non frigge.
    Poi vai fuori, alla prima festa di paese, e le vendi come "le polpettine di san [nome a caso]" ricetta segreta di nonna [nome a caso]. Se le materie prime usate sono particolarmente neutre come sapore, ma sei stato bravo nella panatura, magari facendole pure colorate, ecco che alla sagra della pro loco di Bugliano te le mangiano in massa però tu di capacità nella cucina, hai messo zero. Idem vale per i robot automatici che cucinano.
    Io non sono contro la tecnologia di per sé, sono contro la produzione fatta in serie, di cose che dovrebbero essere apprezzate perché nate dallo sforzo autentico del loro creatore.

    Io sono una grande, grandissima amante di thriller e noir per esempio. E mi sto stancando dei cliché.
    Qui sul thread si parla di "giallo col commissario tormentato", ma io ti dirò di più: se già "commissario tormentato" è un cliché, quelli che vogliono il successo a tutti i costi, fanno la piramide. Un cliché dentro l'altro. Dipende dal tipo di destinatari a cui il tuo "libro" si vorrà avvicinare.
    Vuoi una trama a sfondo conservatore? Il commissario sarà tormentato perché sua moglie ha un altro, e giù di stereotipi sulle donne; ha il figlio gay che è scappato di casa, e magari è pure morto di AIDS. E via andare.
    O quello che ha dovuto uccidere un uomo per difendersi da una sparatoria...
    O se no fai quei gialli con elementi di paranormale dove c'è un po' di tutto per accontentare tutti ma a livello letterario non contano nulla.

    Io scrivo per hobby, in un blog amatoriale dove tiro su storie di fantasia. E ho notato che se in alcuni casi l'AI può essere un aiuto per esempio a eliminare ripetizioni o riordinare le idee in scaletta, a lungo andare è un recinto.
    Perché ti aiuta a condizione che tu rispetti le regole imposte dal padrone del modello (politica compresa).
    Per farti un esempio: virus senziente che imita Trump facendolo diventare una macchietta? Limitatissimo. Ti fa diventare il personaggio macchietta, ma anziché rendere ridicolo il personaggio che gli fai imitare, alla fine rende ridicolo te.
    Per non parlare di colpi di scena improbabili, creati non per consentirti di avere una storia a cui il lettore si attacca. No. Per crearti quel famoso effetto attesa (dopamina) per fare stare _te_ appiccicato al bot!

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  • La fiera.
    Commedia del piemontese Alberto Nota, funzionario napoleonico, bibliotecario reale e a tempo perso drammaturgo di un certo successo. Si può scaricare gratis, in pdf, da:

    https://liberliber.it/autori/autori-n/alberto-nota/la-fiera/

    @cultura

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