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Social Forum federato con il resto del mondo. Non contano le istanze, contano le persone

Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
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    #25novembrePer rendere omaggio a #ElsaMorante, morta quarant'anni fa in questo giorno, segnaliamo l'articolo della rivista #Enthymema che ci racconta la particolare forma di #romanzo elaborata dalla scrittrice nel contesto letterario del novecento europeo, focalizzando l’analisi sul romanzo d’esordio, #Menzognaesortilegio.⬇️ Disponibile in #OpenAccess qui:https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/14028?mtm_campaign=mastodon@cultura
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    📅 lunedì 24 novembre🕔 12:45 - 13:20📌 Università di #Messina - Aula MagnaCarlo Caccia e Stefania Sini, curatori di #ENTHYMEMA, parleranno della loro esperienza di #OpenAccess al #convegno "Ambienti Virtuali per Testi Materiali" 👀 Per seguire a distanza, collegarsi via Teams alla pagina https://l1nk.dev/tGcQa📨 Per tutte le informazioni, contattare feprivitera@unime.it@cultura #digitalhumanities #letteratura
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    Paolo Virno, ritratto di un filosofo«Una delle più ragguardevoli menti filosofiche del nostro tempo»#filosofia #PaoloVirno https://www.doppiozero.com/paolo-virno-ritratto-di-un-filosofo
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    2 minutiAbbiamo ormai tante opzioni. Tante possibilità. Tante scelte possibili. Forse anche troppe. Gli indirizzi di studio e di formazione unversitaria e professionale si moltiplicano con velocità impressionante. Mentre noi rimaniamo gli stessi. Ma con più scelte. E con un peso nella responsabilità di fare la giusta scelta che diventa sempre più grande. Sino ad arrivare a sopraffarci e a soffocarci.Questo fenomeno è già stato studiato e viene definito effetto Netflix.L’effetto Netflix e il paradosso della scelta descrivono come un enorme numero di opzioni disponibili possa portare a indecisione, ansia e insoddisfazione, perché più opzioni abbiamo, più diventa difficile fare una scelta e più temiamo di fare quella sbagliata. Questo fenomeno psicologico, studiato da Barry Schwartz, porta le persone a sentirsi sopraffatte dal catalogo e a rimanere bloccate senza decidere né scegliere.Di conseguenza, non solo per decidere cosa guardare la sera su Netflix, ma anche per scelte più importanti come scuola, lavoro e scelte di vita finiamo per lasciar scegliere agli altri, non scegliendo o delegando direttamente la scelta, o a scegliere automaticamente ciò che è “ovvio” o “familiare”. Come per la scelta della pizza che per troppe opzioni sul menu o per stanchezza si finisce per prendere sempre la stessa. Così non rimango deluso. Così non ho la pressione di scegliere. Così sono comodo.Eppure, c’è una tremenda differenza tra essere contenti e accontentarsi. Essere contenti significa provare uno stato di benessere, di pienezza e di soddisfazione. Accontentarsi significa accettare ciò che ci accade senza desiderare altro, senza avere motivazione.In una società sempre più veloce e con sempre più scelte è facile finire per accontentarsi e rendersi conto dopo 5 anni di aver sprecato importanti occasioni e anni non scegliendo autenticamente.Il metodo Ikigai e la filosofia ti possono dare gli strumenti per scegliere ed essere contento. Ti aspetto sia in presenza che online.OrientamentoDigita la tua e-mail…Iscriviti