To be honest I think relying on written gaming press to make your game a success is a fool's errand.
Uncategorized
2
Posts
2
Posters
1
Views
-
To be honest I think relying on written gaming press to make your game a success is a fool's errand. Even if they write about you the impact is likely to be minimal unless you luck into some big roundup on IGN specifically
Of course nothing takes the place of that mechanism besides "shout louder on social media" which isn't highly effective without lots of followers
-
To be honest I think relying on written gaming press to make your game a success is a fool's errand. Even if they write about you the impact is likely to be minimal unless you luck into some big roundup on IGN specifically
Of course nothing takes the place of that mechanism besides "shout louder on social media" which isn't highly effective without lots of followers
@eniko yeah :(
I had to cancel a game I was making with another dev because with the twitter exodus I no longer had a big pile of followers I could count on to reblog and wishlist it -
undefined oblomov@sociale.network shared this topic
Feed RSS
Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
-
Stiamo organizzando una festa, si chiama "Apocalisse organizzata", siete tuttÉ™ invitatÉ™.
Non vi scomodate a guidare, prendere mezzi o a chiamare un taxi... veniamo a prendervi noi.
-
Insieme per resistere - Sostieni l’edizione 2026 di Valigia Blu 💙
https://crowdfunding.valigiablu.it/
-
Il governo afferma che approfondirà i punti contestati. Se vuole portare avanti l’opera, deve dimostrare che esistono le condizioni per derogare alla tutela ambientale, modificare contratti senza nuova gara, escludere autorità competenti e spendere miliardi con motivazioni trasparenti. Al momento, provarlo appare difficile.
-
Le critiche di Meloni e Salvini presentano la decisione come un’ingerenza politica. Le motivazioni dimostrano invece che il problema è giuridico: il progetto, così come approvato, non supera il test di legalità imposto dalle norme UE e italiane.
-
La questione dei documenti inviati tramite link non è stata determinante. La Corte ha giudicato la procedura poco trasparente, ma non è questo il motivo del rifiuto del visto, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni esponenti politici.
-
Infine, la Corte rileva lacune nell’istruttoria: sono stati esclusi soggetti che dovevano esprimersi su sostenibilità economica e pedaggi, come ART e NARS. Inoltre, un parere tecnico obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici non è stato richiesto.
-
Sul fronte degli appalti, la Corte contesta che il contratto del 2006 sia stato modificato senza nuova gara. All’epoca l’opera sarebbe stata finanziata in gran parte con capitali privati, oggi invece è interamente a carico dello Stato. Per le regole UE questa è una modifica sostanziale che avrebbe potuto attirare altri concorrenti.
-
Bruxelles aveva chiesto chiarimenti nel 2025. La risposta italiana non ha fornito elementi nuovi, limitandosi a riproporre documenti già noti. Per la Corte, così la procedura risulta illegittima.
