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Social Forum federato con il resto del mondo. Non contano le istanze, contano le persone

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Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
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    «L'unico non si sperimenta.»«Non un istante in cui riesca a capacitarmi di trovarmi precisamente in quell'istante.»«Una lettera degna di questo nome si scrive sotto l'effetto dell'ammirazione o dello sdegno, dell'esagerazione insomma... una lettera sensata è una lettera abortita.»«L'essenziale sorge spesso al termine di una lunga conversazione. Le grandi verità si dicono sulla soglia.»---[E.M. Cioran, Confessioni e anatemi - Adelphi]@cultura #libri #letteratura #filosofia
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    🤍 t'abbraccio
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    2 minutiAbbiamo ormai tante opzioni. Tante possibilità. Tante scelte possibili. Forse anche troppe. Gli indirizzi di studio e di formazione unversitaria e professionale si moltiplicano con velocità impressionante. Mentre noi rimaniamo gli stessi. Ma con più scelte. E con un peso nella responsabilità di fare la giusta scelta che diventa sempre più grande. Sino ad arrivare a sopraffarci e a soffocarci.Questo fenomeno è già stato studiato e viene definito effetto Netflix.L’effetto Netflix e il paradosso della scelta descrivono come un enorme numero di opzioni disponibili possa portare a indecisione, ansia e insoddisfazione, perché più opzioni abbiamo, più diventa difficile fare una scelta e più temiamo di fare quella sbagliata. Questo fenomeno psicologico, studiato da Barry Schwartz, porta le persone a sentirsi sopraffatte dal catalogo e a rimanere bloccate senza decidere né scegliere.Di conseguenza, non solo per decidere cosa guardare la sera su Netflix, ma anche per scelte più importanti come scuola, lavoro e scelte di vita finiamo per lasciar scegliere agli altri, non scegliendo o delegando direttamente la scelta, o a scegliere automaticamente ciò che è “ovvio” o “familiare”. Come per la scelta della pizza che per troppe opzioni sul menu o per stanchezza si finisce per prendere sempre la stessa. Così non rimango deluso. Così non ho la pressione di scegliere. Così sono comodo.Eppure, c’è una tremenda differenza tra essere contenti e accontentarsi. Essere contenti significa provare uno stato di benessere, di pienezza e di soddisfazione. Accontentarsi significa accettare ciò che ci accade senza desiderare altro, senza avere motivazione.In una società sempre più veloce e con sempre più scelte è facile finire per accontentarsi e rendersi conto dopo 5 anni di aver sprecato importanti occasioni e anni non scegliendo autenticamente.Il metodo Ikigai e la filosofia ti possono dare gli strumenti per scegliere ed essere contento. Ti aspetto sia in presenza che online.OrientamentoDigita la tua e-mail…Iscriviti
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    1 minutoL’educazione non ha l’obiettivo di spiegare, di insegnare né di dare nozioni. L’educazione è accompagnamento. Significato condurre fianco a fianco la persona verso la sua crescita, indipendenza e autonomia.La scuola non deve formare delle persone colte, studiose né tantomeno dei futuri buoni lavoratori. Tristemente la scuola sta sempre più diventando una fabbrica che deve produrre individui adattti al lavoro, anziché capaci di vivere in una comunità. Lo sport, soprattuto a livello giovanile, non deve creare superstar, incredibili sportivi con alta capacità tecnica. Ma senza autostima, capacità relazionali, comprensione di sé e gestione delle emozioni. Con ansia, stress e il peso della prestazione e del “nome” della famiglia o della società sulle spalle.Educare è accompagnare la persona verso l’autodeterminazione, verso il suo pieno sviluppo e realizzazione. E ricordiamo che la realizzazione non è un traguardo, ma una condizione di pienezza della persona. Una persona realizzata è tale se si sente sufficiente a se stessa, a prescindere da ciò che fa.La filosofia deve tornare ad affiancare lo sviluppo e la crescita delle persone. Perchè abbiamo tremendamente bisogno di tornare ad un “Conosci te stesso” e fuggire dal moderno “comprendi a cosa servi”, da una fasulla educazione che ci spinge sempre più verso la competizione, il confronto facendoci dimenticare di noi stessi.Filosofia per l’autodeterminazioneDigita la tua e-mail…Iscriviti