🧵 Adolescence, ovvero il “mostro” dietro la porta chiusa | @brunosaetta https://www.valigiablu.it/adolescence-serie-social-media-panico-morale/#adolescence #social #panicomorale
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🧵 Adolescence, ovvero il “mostro” dietro la porta chiusa | @brunosaetta https://www.valigiablu.it/adolescence-serie-social-media-panico-morale/
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La serie Adolescence racconta il rapporto tra adolescenti e social media senza mostrarli mai direttamente. L’online è un’ombra che invade tutto, un fantasma dietro la porta chiusa: il disagio non nasce solo dalla tecnologia, ma dal modo in cui la società interpreta e amplifica le paure.
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La serie Adolescence racconta il rapporto tra adolescenti e social media senza mostrarli mai direttamente. L’online è un’ombra che invade tutto, un fantasma dietro la porta chiusa: il disagio non nasce solo dalla tecnologia, ma dal modo in cui la società interpreta e amplifica le paure.
Il cuore è l’incomunicabilità: genitori, insegnanti e istituzioni non comprendono i codici dei più giovani. Si limitano a moralismi o divieti, incapaci di vedere il dolore dietro i comportamenti online. È il fossato generazionale che alimenta il malessere invece di lenirlo.
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Il cuore è l’incomunicabilità: genitori, insegnanti e istituzioni non comprendono i codici dei più giovani. Si limitano a moralismi o divieti, incapaci di vedere il dolore dietro i comportamenti online. È il fossato generazionale che alimenta il malessere invece di lenirlo.
Tutto si svolge in spazi di contenzione, ambienti claustrofobici – corridoi di scuole, celle, stanze – per dare forma alla pressione costante. Ogni spazio è chiuso, ogni via di fuga è illusoria: il controllo sociale e quello digitale diventano la stessa gabbia invisibile che imprigiona ragazzi e adulti.
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Tutto si svolge in spazi di contenzione, ambienti claustrofobici – corridoi di scuole, celle, stanze – per dare forma alla pressione costante. Ogni spazio è chiuso, ogni via di fuga è illusoria: il controllo sociale e quello digitale diventano la stessa gabbia invisibile che imprigiona ragazzi e adulti.
Le “stanze chiuse” della serie diventano metafora delle normative che rinchiudono invece di comprendere. È il ciclo del "panico morale": “panico morale”: la tendenza a trasformare i social in capri espiatori, costruendo mostri per tranquillizzare coscienze adulte. Ma mettere al bando strumenti o piattaforme non risolve ciò che spinge un adolescente a cercare riconoscimento nel digitale
https://www.valigiablu.it/divieto-smartphone-social-minori-panico-morale/ -
Le “stanze chiuse” della serie diventano metafora delle normative che rinchiudono invece di comprendere. È il ciclo del "panico morale": “panico morale”: la tendenza a trasformare i social in capri espiatori, costruendo mostri per tranquillizzare coscienze adulte. Ma mettere al bando strumenti o piattaforme non risolve ciò che spinge un adolescente a cercare riconoscimento nel digitale
https://www.valigiablu.it/divieto-smartphone-social-minori-panico-morale/Adolescence invita a rovesciare lo sguardo: non colpevolizzare i ragazzi, ma assumersi come adulti la responsabilità di ascoltare, tradurre, restare presenti. Senza questa disponibilità, le regole diventano barriere che isolano ancora di più chi avrebbe bisogno di legami solidi.
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Adolescence invita a rovesciare lo sguardo: non colpevolizzare i ragazzi, ma assumersi come adulti la responsabilità di ascoltare, tradurre, restare presenti. Senza questa disponibilità, le regole diventano barriere che isolano ancora di più chi avrebbe bisogno di legami solidi.
Serve educazione digitale vera: non solo elenchi di rischi, ma strumenti per decifrare manipolazioni, sviluppare senso critico, costruire linguaggi comuni. È l’unica via per sottrarre i social al panico e restituirli a un uso consapevole, integrato in rapporti di fiducia.