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Vivere con la fibromialgia non è uno scherzo.

  • Vivere con la fibromialgia non è uno scherzo.

    Ecco gli step da compiere se vuoi emulare la giornata tipica di un fibromialgico.

    1) Il Risveglio:

    Immagina di svegliarti al mattino, così stanco/a da non avere le energie per scendere dal letto. E, anche se le avessi, prima devi vincere il dolore: ogni singola fibra che deve tornare a muoversi provoca molta sofferenza. L'unico modo che hai per riuscirci è di farlo piano piano, per rendere tutto...non dico sopportabile, ma fattibile. I problemi non finiscono qui. Le gambe fanno fatica a reggerti in piedi e si ha costante sensazione di cadere. [nota: un gatto è sempre d'aiuto per farti cadere più in fretta].

    2) Arrivo al lavoro e nebbia cognitiva (fibrofog):

    Ammesso che non ti sia svegliato con l'emicrania, o che non ti accompagni dal giorno prima, non è detto che questa non insorga quando arrivi al lavoro. Le scadenze, i compiti, i problemi della propria professione a volte restano sullo sfondo di fronte alla voce del dolore, che soffoca tutte le altre.

    Si fa fatica a mettere due pensieri in fila. Si fa fatica a sopportare i suoni che ti circondano. Le cose non ti vengono in mente. Anche i colleghi che scherzano o la pausa caffè possono diventare un'altra cosa che ti porta via l'attenzione che hai, che è già molto poca. D'altra parte, tu vorresti solo dormire, stare sdraiato ed evitare di pensare a qualsiasi cosa finché la cosa passa.

    3) La lotta:

    Puoi prendere qualcosa per mettere a tacere il dolore, ma...cosa? Qui si apre un grande capitolo, un grande rischio: devi scegliere bene, perché per ogni bersaglio ci vuole la cartuccia giusta, e se scegli il Brufen piuttosto che la Tachipirina potresti mancarlo del tutto, il bersaglio. E a quel punto non si può tornare indietro: i farmaci non si possono mescolare, ti tocca tenerti il male.

    Se anche il colpo centra il bersaglio del dolore, può volerci molto tempo: almeno 2 ore d'inferno ti toccano. In ogni caso resta quella sensazione di febbre, di averla o che stia per venire. Ci tocchiamo continuamente la fronte perché ci sentiamo caldi, ma il termometro dice di no.

    4) L'incomprensione e la discriminazione.

    Spiegalo tu, al capo, che non sei un idiota. Spiegaglielo, che sei lento perché hai fai fatica, e vediamo se ti crede. [beato chi ha un capo che gli/le crede].

    Ma, che il capo ti creda o no, le scadenze vanno portate avanti, e devi dare almeno l'impressione di essere sempre al top. Anzi, in questo mondo competitivo che ci siamo creati, anche oltre.

    Per noi non ci sono sconti: famiglia, lavoro, incombenze, pulizie di casa...

    Corriamo la stessa gara che corrono tutti, ma partiamo svantaggiati: partiamo dalle retrovie, e quella gara la corriamo col dolore, e con tanti pesi addosso.

    Corriamo, ci sforziamo e soffriamo ma veniamo “valutati” da persone che quei pesi non li hanno, e non vedono i tuoi. Anzi, spesso non veniamo creduti, o quantomeno compresi.

    4) La sera: il riposo che non c'è.

    La sera si conclude sempre allo stesso modo: sfiniti, diciamo di no a tutti gli aperitivi, tutti gli inviti in pizzeria, tutti i ritrovi tra amici. Veniamo presi per lagne, per capricciosi.

    C'è una grande parte che non si vede nella vita dei fibromialgici, ed è questa che ti sto raccontando.

    Ora, immagina come possa farti sentire tutto questo: essere criticati, presi dei buoni a nulla, incapaci e inconcludenti, soltanto perché si è ammalati.

    In tutto questo, rimane la difficoltà di avere anche solo una diagnosi. Io sono riuscito ad averla, ma dopo 8 anni di visite, ospedali, esami.

    5) Un po' di Storia.

    All'inizio non esisteva neanche il nome per tutto questo: venivo semplicemente bollato come scemo, o incapace. Poi il nome esisteva, ma mi si diceva che non avevo la fibromialgia, era artrite quella sentivo. E l'artrite c'era, in verità, ma io sapevo che non poteva essere quella a darmi tutte queste sensazioni.

    In tutto questo, lo Stato è assente. Non esiste aiuto economico (nonostante le medicine da prendere siano tante, e quelle poche terapie vagamente utili siano costose).

    Soprattutto, cosa che ritengo la più grave in assoluto, difficilmente viene concesso un punteggio di invalidità di qualche tipo perché...ehi, in fondo cammini e respiri. Cosa vuoi pretendere?

    6) Il sonno.

    Mentre la giornata si chiude, ognuno di noi vorrebbe riposare, ma è difficile.

    Paradossalmente, se non è il dolore a tenerti sveglio è qualcos'altro: a volte anche qualcosa che non sai spiegare. Anche quelle volte in cui non c' dolore, non riesci a dormire. Oppure ti svegli molto presto. Oppure dormi, ma ti svegli distrutto.

    7) Ripeti dal punto 1 fino alla fine della tua vita: non c'è cura.

    #fibromialgia #artrite #MalatiInvisibili #MalattieInvisibili #Discriminazione #Salute #Resistenza #GridoMuto #FibroFog #NebbiaCognitiva

  • simonperry@mastodon.unoundefined simonperry@mastodon.uno shared this topic on

Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • @annaleen it was a good time for chants

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  • @MLE_online I was lucky enough to have good influences around me (I went to an arts high school for jazz performance, teacher was a pretty well-known session guy), so my high school CD collection is a mix of "wow, what an amazing record! how did a teenager ever find this?" and "oh no, what were you doing?" Many of Faith No More's peers and followers fall into the latter category. The 90s were a terrible time for rock and roll and pop music, I'm sorry to say.

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  • I Goonies sul 27 🙂

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  • @dubito_ergo_sum ammetto che ultimamente visto il non-servizio a fronte delle tasse alcuni pensieri sono scappati anche a me. Qua c'è il ritiro obbligato porta a porta, non ci sono bidoni in giro, e nell'ultimo periodo spesso non la ritirano. Non comunicano scioperi o disservizi. La spazzatura è diventata un argomento pericoloso. Poi vabbè, i pensieri rimangono tali e cerco di impegnarmi (qualche errore scappa).

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  • @andycarolan Adobe Stock too? Noooooo 😭

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  • @swelljoe This is so true. I can't stand most of the music I listened to in high school anymore, but Angel Dust remains excellent. I never get tired of it

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  • Tutti dicono di voler cambiare il mondo, ma guai a cominciare da se stessi.
    Video di una società che si occupa di selezionare i :tra la plastica scorrono oggetti che non dovrebbero essere lì,materiali di ogni tipo.
    I commenti:
    "Con quello che pago è il minimo che facciano sta fatica"
    "E si lamentano pure, già è tanto che differenzio"
    "Io butto tutto nel non riciclabile ahah"
    "Da me non si fa, godo"
    Quello che un tempo ci si vergognava persino di pensare oggi si scrive pure.

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  • There are a lot of records I liked when I was a kid that don't hold up. Angel Dust holds up. Fantastic record. And, I don't hold all the terrible genres Epic spawned against them, any more than I blame the Beatles for Oasis.

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