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E sempre il caso di scioperare e tutto, certo, MAgente, non vi sentite ridicoli a scioperare per gaza?

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  • E sempre il caso di scioperare e tutto, certo,
    MA
    gente, non vi sentite ridicoli a scioperare per gaza? Davvero pensate che gente come bibiculo cambi idea perché un mucchio di lavoratori italiani sciopera? O che gente come la duce si metta improvvisamente a fare pressioni?
    Andiamo su, ci sono cose che impattano più da vicino, più frequentemente e con più forza la vita del lavoratore italiano che sciopera per gaza, eppure su quelle cose, tutto tace.

    Io boh. Sarà benaltrismo, sarà qualunque cosa ma a me sembra tutta una cazzo di farsa

    @lysander la reazione popolare per le stragi di Gaza è una reazione viscerale ma ha obiettivi concreti: fermare il traffico di armi e beni dual use verso un paese che sta compiendo crimini di guerra. È una protesta nobile che sta avendo effetti concreti sul commercio, e sta unendo vari settori della società scontenti verso la complicità del governo italiano. In altri paesi non si sciopera perchè i governi hanno preso le distanze, in Italia lo sciopero è l'unico modo per comunicare una opposizione di massa alle scelte del governo.
    Tu dici che ci sono cose che impattano di più sui lavoratori e sono d'accordo, ma l'economia di guerra ha anch'essa un impatto sui lavoratori, e con lo sciopero si rifiuta questa logica.

  • E sempre il caso di scioperare e tutto, certo,
    MA
    gente, non vi sentite ridicoli a scioperare per gaza? Davvero pensate che gente come bibiculo cambi idea perché un mucchio di lavoratori italiani sciopera? O che gente come la duce si metta improvvisamente a fare pressioni?
    Andiamo su, ci sono cose che impattano più da vicino, più frequentemente e con più forza la vita del lavoratore italiano che sciopera per gaza, eppure su quelle cose, tutto tace.

    Io boh. Sarà benaltrismo, sarà qualunque cosa ma a me sembra tutta una cazzo di farsa

    @lysander st'argomento lo sentivo ripetere paro paro ieri in tv da un esponente di fratelli d'Italia. allora forse è meglio ribadire una cosa che in molti hanno dimenticato (non te ne faccio una colpa vista l'assenza di forti scioperi negli ultimi decenni in Italia). lo sciopero politico (da non confondere con quello elettoralistico) è una forma di sciopero di cui è piena la storia della classe operaia: scioperi contro il proprio governo, scioperi contro la guerra, scioperi di solidarietà nei confronti di lavoratori di altri paesi, scioperi di solidarietà nei confronti di altri popoli. Non esiste solo lo sciopero economico.

  • @lysander st'argomento lo sentivo ripetere paro paro ieri in tv da un esponente di fratelli d'Italia. allora forse è meglio ribadire una cosa che in molti hanno dimenticato (non te ne faccio una colpa vista l'assenza di forti scioperi negli ultimi decenni in Italia). lo sciopero politico (da non confondere con quello elettoralistico) è una forma di sciopero di cui è piena la storia della classe operaia: scioperi contro il proprio governo, scioperi contro la guerra, scioperi di solidarietà nei confronti di lavoratori di altri paesi, scioperi di solidarietà nei confronti di altri popoli. Non esiste solo lo sciopero economico.

    @muffa@puntarella.party
    Uhm ok, come sciopero di solidarietà ha sicuramente senso, però continua a rodermi il culo che ci sia tutto sto casino per questo problema
    e non anche per tanti altri a mia impressione più attaccabili.
    Indubbiamente il lavoratore medio italiano sta molto, molto meglio di un cittadino di gaza qualsiasi che rischia ogni ora di essere assassinato dai terroristi circoncisi, non voglio assolutamente confrontare l'importanza o la profondità del malessere.
    Contesto però il risultato ottenibile, perché credo che lo sciopero debba essere oltre che un modo di esprimere il malessere, anche un modo per cercare, ottenere o forzare un miglioramento. E anche considerando che i sindacati odierni hanno castrato quasi totalmente lo sciopero, comunque vedo la probabilità di cambiamento degli affari di gaza come uguale a zero.
    E diventa abbaiare alla luna quando tutto intorno il bosco brucia. Giusto eh, ma insomma, fa poco di concreto.

  • @muffa@puntarella.party
    Uhm ok, come sciopero di solidarietà ha sicuramente senso, però continua a rodermi il culo che ci sia tutto sto casino per questo problema
    e non anche per tanti altri a mia impressione più attaccabili.
    Indubbiamente il lavoratore medio italiano sta molto, molto meglio di un cittadino di gaza qualsiasi che rischia ogni ora di essere assassinato dai terroristi circoncisi, non voglio assolutamente confrontare l'importanza o la profondità del malessere.
    Contesto però il risultato ottenibile, perché credo che lo sciopero debba essere oltre che un modo di esprimere il malessere, anche un modo per cercare, ottenere o forzare un miglioramento. E anche considerando che i sindacati odierni hanno castrato quasi totalmente lo sciopero, comunque vedo la probabilità di cambiamento degli affari di gaza come uguale a zero.
    E diventa abbaiare alla luna quando tutto intorno il bosco brucia. Giusto eh, ma insomma, fa poco di concreto.

    @lysander io capisco il senso di frustrazione che sta dietro al tuo ragionamento ma voglio dire questo: noi non abbiamo la palla di vetro e non sappiamo come evolverà la situazione. nella storia scioperi economici sono diventati scioperi politici ma a volte è successo il contrario: scioperi politici hanno prodotto a cascata una ondata di scioperi economici. non so se questo sarà il caso, probabile di no, ma una cosa è certa: più di un lavoratore con questo sciopero ha preso consapevolezza della forza della classe a cui apparteniamo e che se vogliamo possiamo bloccare tutto, i trasporti, i collegamenti, il commercio, i servizi di pubblica utilità, per i nostri interessi di classe. È una grande prova di orgoglio che stiamo dando come classe e anche se ci vorrà tempo per imparare di nuovo a lottare,

    ->

  • @lysander io capisco il senso di frustrazione che sta dietro al tuo ragionamento ma voglio dire questo: noi non abbiamo la palla di vetro e non sappiamo come evolverà la situazione. nella storia scioperi economici sono diventati scioperi politici ma a volte è successo il contrario: scioperi politici hanno prodotto a cascata una ondata di scioperi economici. non so se questo sarà il caso, probabile di no, ma una cosa è certa: più di un lavoratore con questo sciopero ha preso consapevolezza della forza della classe a cui apparteniamo e che se vogliamo possiamo bloccare tutto, i trasporti, i collegamenti, il commercio, i servizi di pubblica utilità, per i nostri interessi di classe. È una grande prova di orgoglio che stiamo dando come classe e anche se ci vorrà tempo per imparare di nuovo a lottare,

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    @lysander questo può rappresentare l'inizio di una nuova consapevolezza, della consapevolezza della nostra forza e questa sì può incidere in prospettiva sulle scelte politiche dei nostri governi. per cui invece di concentrarci su quello che ancora manca ora e adesso, concentriamoci su quello che stiamo imparando in queste giornate. La situazione è nera ma forse meno nera di ieri e io ho speranza.

  • Oblomovundefined Oblomov ha condiviso questa discussione
  • @lysander questo può rappresentare l'inizio di una nuova consapevolezza, della consapevolezza della nostra forza e questa sì può incidere in prospettiva sulle scelte politiche dei nostri governi. per cui invece di concentrarci su quello che ancora manca ora e adesso, concentriamoci su quello che stiamo imparando in queste giornate. La situazione è nera ma forse meno nera di ieri e io ho speranza.

    @muffa @lysander io non voglio ripetermi (non è vero, mi piace un sacco ripetermi) MA

    https://sociale.network/@oblomov/115215096165997834

    Si possono dare tutte le motivazioni che vogliamo al perché lo sciopero per Gaza sí (ed infatti io domani sciopero). Rimane però vero che QUANDO CAZZO SCIOPERIAMO PER NOI?

    Fa un po' quella sinistra del secolo scorso che EH LA FAME NEL MONDO e poi non alzava un mignolo per evitare che i lavoratori locali vengano sfruttati alla morte, perché comunque ci piacciono le cose economiche.

  • @muffa @lysander io non voglio ripetermi (non è vero, mi piace un sacco ripetermi) MA

    https://sociale.network/@oblomov/115215096165997834

    Si possono dare tutte le motivazioni che vogliamo al perché lo sciopero per Gaza sí (ed infatti io domani sciopero). Rimane però vero che QUANDO CAZZO SCIOPERIAMO PER NOI?

    Fa un po' quella sinistra del secolo scorso che EH LA FAME NEL MONDO e poi non alzava un mignolo per evitare che i lavoratori locali vengano sfruttati alla morte, perché comunque ci piacciono le cose economiche.

    @oblomov@sociale.network @muffa@puntarella.party
    Appunto.
    Non dico che non abbia senso, dico che è antieconomico nel senso di: ogni giornata di sciopero è, a tutti gli effetti, come una cartuccia. Non se ne hanno infinite, e quando si combatte una guerra, perché nella mia stupidità son convinto che si stia ancora combattendo una guerra tra poveracci e padroni (stravinta dai padroni ma vabbè), è molto importante dove si sparano le cartucce.
    Scioperi del genere, a me sembrano sparare cartucce in aria. Si fa casino e il lampo lo vede un sacco di gente ma. non cambierà. mai. un cazzo.

    Datemi pure del disfattista, di sicuro non mi sento ottimista vedendo il mondo che mi circonda

  • @oblomov@sociale.network @muffa@puntarella.party
    Appunto.
    Non dico che non abbia senso, dico che è antieconomico nel senso di: ogni giornata di sciopero è, a tutti gli effetti, come una cartuccia. Non se ne hanno infinite, e quando si combatte una guerra, perché nella mia stupidità son convinto che si stia ancora combattendo una guerra tra poveracci e padroni (stravinta dai padroni ma vabbè), è molto importante dove si sparano le cartucce.
    Scioperi del genere, a me sembrano sparare cartucce in aria. Si fa casino e il lampo lo vede un sacco di gente ma. non cambierà. mai. un cazzo.

    Datemi pure del disfattista, di sicuro non mi sento ottimista vedendo il mondo che mi circonda

    @muffa capisco quello che intendi ma quanto dici può avvenire solo se qualcuno fa intervento con una piattaforma internazionalista e di classe in questi scioperi politici. E questo non sta avvenendo, anzi, chi sta guidando questo movimento (stalinoidi vari tipo USB-RDC*, pap, gli scampoli degli autobba) ha fatto di tutto per calunniare e ostracizzare chi portava posizioni di classe e non appiattatite sul nazionalismo. Poi ben venga lo sciopero di domani, anche solo per dare in testa alla banda di balordi al governo e alla legislazione antisciopero, detto ciò sono assolutamente pessimista su quello che si sedimenterà di questo movimento.

    *organizzazione che tra i suoi numi tutelari ha avuto un tipo come Nino Pasti e qualcosa vorrà dire

    @lysander @oblomov

  • @oblomov@sociale.network @muffa@puntarella.party
    Appunto.
    Non dico che non abbia senso, dico che è antieconomico nel senso di: ogni giornata di sciopero è, a tutti gli effetti, come una cartuccia. Non se ne hanno infinite, e quando si combatte una guerra, perché nella mia stupidità son convinto che si stia ancora combattendo una guerra tra poveracci e padroni (stravinta dai padroni ma vabbè), è molto importante dove si sparano le cartucce.
    Scioperi del genere, a me sembrano sparare cartucce in aria. Si fa casino e il lampo lo vede un sacco di gente ma. non cambierà. mai. un cazzo.

    Datemi pure del disfattista, di sicuro non mi sento ottimista vedendo il mondo che mi circonda

    @lysander @muffa giusto per fare un esempio, per lo sciopero di domani ho sentito tantissimi discorsi «eh ma abbiamo già scioperato la volta scorsa». La verità è che il successo dello sciopero delle volta scorsa non se l'aspettava nessuno, perché ormai sono passati 50 anni dall'ultima volta che gli scioperi sono stati vissuti e sentiti come un importante strumento di lotta, ed i sindacati per primi hanno smesso di coltivare una cultura dell'azione di protesta contro gli abusi dei potenti.

  • @oblomov@sociale.network @muffa@puntarella.party
    Appunto.
    Non dico che non abbia senso, dico che è antieconomico nel senso di: ogni giornata di sciopero è, a tutti gli effetti, come una cartuccia. Non se ne hanno infinite, e quando si combatte una guerra, perché nella mia stupidità son convinto che si stia ancora combattendo una guerra tra poveracci e padroni (stravinta dai padroni ma vabbè), è molto importante dove si sparano le cartucce.
    Scioperi del genere, a me sembrano sparare cartucce in aria. Si fa casino e il lampo lo vede un sacco di gente ma. non cambierà. mai. un cazzo.

    Datemi pure del disfattista, di sicuro non mi sento ottimista vedendo il mondo che mi circonda

    @lysander @oblomov non sono d'accordo. sparare cartucce in aria è fare scioperi di poche ore, a fine turno, ora in una fabbrica ora in un'altra, solo quando c'è la destra al governo e mai quando c'è la "sinistra". come tanti ne hanno fatti in passato e come tanti ancora ne faranno. questo significa disperdere le energie in lotte senza alcuna prospettiva e da cui non si impara nulla. uno sciopero generale contro lo sterminio della popolazione di Gaza è un atto politico di grande rilevanza. mi potete dire che non basta un atto simbolico e posso essere d'accordo ma mostrare che i lavoratori italiani sono al fianco dei loro fratelli di classe e della popolazione palestinesi ha un valore enorme ed è una cosa che ci dovrebbe riempire di orgoglio. Iniziare ad essere consapevoli della propria forza è anche poi lavorare per noi stessi.

  • @muffa capisco quello che intendi ma quanto dici può avvenire solo se qualcuno fa intervento con una piattaforma internazionalista e di classe in questi scioperi politici. E questo non sta avvenendo, anzi, chi sta guidando questo movimento (stalinoidi vari tipo USB-RDC*, pap, gli scampoli degli autobba) ha fatto di tutto per calunniare e ostracizzare chi portava posizioni di classe e non appiattatite sul nazionalismo. Poi ben venga lo sciopero di domani, anche solo per dare in testa alla banda di balordi al governo e alla legislazione antisciopero, detto ciò sono assolutamente pessimista su quello che si sedimenterà di questo movimento.

    *organizzazione che tra i suoi numi tutelari ha avuto un tipo come Nino Pasti e qualcosa vorrà dire

    @lysander @oblomov

    @lorcon @lysander @oblomov guarda conosco gli episodi di calunnia di cui parli chè qualche contatto con qualche vecchio compagno internazionalista mi è rimasto. così come non ho nessuna stima politica verso le organizzazioni a capo di questo movimento che tu citi.

    vorrei dire però due cose.

    1. se ci aspettiamo che il cambiamento inizi con la gente che marcia con le bandiere rosse e cantando l'internazionale, allora stiamo freschi. il cambiamento nella storia è iniziato molto spesso da rivendicazioni immediate che sono poi diventate nel corso della lotta qualcos'altro e di più grande. semmai gli internazionalisti, quando hanno potuto, hanno cercato di inserirsi in queste lotte, dandole un indirizzo e degli obiettivi politici conseguentemente di classe e contro ogni forma di collaborazionismo. e vengo al secondo punto.

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  • @lorcon @lysander @oblomov guarda conosco gli episodi di calunnia di cui parli chè qualche contatto con qualche vecchio compagno internazionalista mi è rimasto. così come non ho nessuna stima politica verso le organizzazioni a capo di questo movimento che tu citi.

    vorrei dire però due cose.

    1. se ci aspettiamo che il cambiamento inizi con la gente che marcia con le bandiere rosse e cantando l'internazionale, allora stiamo freschi. il cambiamento nella storia è iniziato molto spesso da rivendicazioni immediate che sono poi diventate nel corso della lotta qualcos'altro e di più grande. semmai gli internazionalisti, quando hanno potuto, hanno cercato di inserirsi in queste lotte, dandole un indirizzo e degli obiettivi politici conseguentemente di classe e contro ogni forma di collaborazionismo. e vengo al secondo punto.

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    @lorcon @lysander @oblomov

    2. se negli ultimi decenni (parlo in Italia ma all'estero la situazione non mi pare diversa) gli internazionalisti hanno avuto zero incidenza nelle poche lotte che hanno coinvolto la nostra classe e sono stati sistematicamente scavalcati da altre minoranze più o meno organizzate, io due domande sulla tattica seguita fin qui me le farei. criticare che le lotte vengono egemonizzate da altri è un esercizio utile fino a un certo punto se non si analizzano i propri errori.

    e non sto parlando di giovani gruppi internazionalisti che pure sono nati negli ultimi anni, ma di organizzazioni storiche con 50 anni e più di vita. vogliamo parlare di lotta comunista (nonostante tutta la disistima umana e politica che ho verso di loro anche se sono dei sinceri internazionalisti)?

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  • @lorcon @lysander @oblomov

    2. se negli ultimi decenni (parlo in Italia ma all'estero la situazione non mi pare diversa) gli internazionalisti hanno avuto zero incidenza nelle poche lotte che hanno coinvolto la nostra classe e sono stati sistematicamente scavalcati da altre minoranze più o meno organizzate, io due domande sulla tattica seguita fin qui me le farei. criticare che le lotte vengono egemonizzate da altri è un esercizio utile fino a un certo punto se non si analizzano i propri errori.

    e non sto parlando di giovani gruppi internazionalisti che pure sono nati negli ultimi anni, ma di organizzazioni storiche con 50 anni e più di vita. vogliamo parlare di lotta comunista (nonostante tutta la disistima umana e politica che ho verso di loro anche se sono dei sinceri internazionalisti)?

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    @lorcon @lysander @oblomov sono stati forse loro a dare inizio negli ultimi anni alle poche azioni di blocco delle navi cariche di armi verso Israele al porto di Genova, dove pure hanno un forte radicamento tra i camalli? assolutamente no. sono stati quelli del Calp.
    vogliamo parlare dei bordighisti col loro settarismo e che non contano più nulla tra i lavoratori?
    non basta darsi ragione da soli e vendere giornali per pensare di poter contare qualcosa, nè ora nè in futuro.


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