C'è qualche anima pia che si dedica alle colture idroponiche
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C'è qualche anima pia che si dedica alle colture idroponiche?
Avendo terreni a disposizione di solito faccio talee (di alberi), a marzo le metto in acqua per radicare, a maggio-giugno le trasferisco in vaso dove crescono per il primo anno, infine le metto in terra a settembre-ottobre dell'anno successivo.
Ogni anno butt(av)o via decine di talee con radici e/o in vaso.
Questa è la premessa, tanto ora abbiamo 2.000 caratteri 🙂L'anno scorso ho provato a tenere in terrazza (chiusa, quindi con temperature moderate) un paio di talee di fico e di salice ritorto: entrambe sono ben sopravvissute, a marzo le ho messe in terra e son cresciute notevolmente.
Molto più di quelle passate per il vaso, nonostante un anno di meno.Ora avrei 6 salici (da vimini), residuo di una estesa piantumazione di un campo, e vorrei riprovare a fare lo stesso "esperimento".
Anche perché son piante robuste ed adattabili.Son incerto se:
- mettere qualche, e quale, fertilizzante nell'acqua (per ora ho messo un pezzo di carbone per il carbonio ma manca sicuramente l'azoto e forse altro);
- tenerle sempre a temperatura media (lì ci sono circa 15°) e come gestire l'irraggiamento solare (hanno sole più o meno diretto fino alle 16);
- se/quando cambiare l'acqua (son circa 5l per 6 piante, forse conviene suddividerle in più contenitori?).
Più vari dubbi "secondari e tecnici" che posticipo.Il fico "cavia" dello scorso anno è sopravvissuto molto bene, conservando le foglie per tutto l'inverno, nella stessa collocazione.
I salici son più robusti ma sono anche in 6, nello stesso volume d'acqua. 🤔Se qualcun* avesse qualche indicazione a tal riguardo l'apprezzerei molto (e le piante ancora di più 😉).
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