In Ecuador non cessa la violenza ed a farne le spese sono anche calciatori professionistiL'Ecuador è travolto da una crisi di violenza (legata anche al calcio): Mario Pineida, difensore 33enne ed ex nazionale (foto), è stato ucciso il 17 dicembre insieme alla compagna in una macelleria di Guayaquil (https://www.rainews.it/articoli/2025/12/ecuador-ucciso-in-un-agguato-il-calciatore-mario-pineida-difensore-del-barcelona-sporting-club-6b68fb40-16e3-4512-a55a-188033bce2ab.html)Si tratta del quinto omicidio legato al mondo calcistico nel 2025, tutti collegati alle scommesse clandestine controllate dalla criminalitĂ organizzata.A settembre erano stati assassinati tre calciatori (Maicol Valencia, Leandro YĂ©pez e Jonathan González), quest'ultimo minacciato per perdere una partita. A novembre è stato ucciso Miguel Nazareno, appena 16enne e considerato un talento promettente. Altri tre professionisti sono sopravvissuti ad attacchi armati.Lo Stato ecuadoriano, giĂ impegnato a gestire proteste sociali, non riesce a contenere il fenomeno, lasciando i calciatori esposti a un pericolo costante. Con la qualificazione ai Mondiali 2026, si spera che la vetrina internazionale possa sensibilizzare FIFA e comunitĂ globale verso contromisure concrete, pari a quelle prese da UEFA ed Europol (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/il-calcio-e-vulnerabile-allo-sfruttamento-criminale), sì da evitare tragedie come quella del calciatore colombiano AndrĂ©s Escobar nel 1994.Questi era un difensore della nazionale colombiana che durante il Mondiale 1994 negli Stati Uniti segnò un'autorete nella partita contro gli USA , contribuendo all'eliminazione della Colombia dal torneo. Dieci giorni dopo il ritorno in patria, nella notte del 2 luglio 1994, Escobar fu assassinato nel parcheggio del locale "El Indio" a MedellĂn. 1. Secondo le ricostruzioni, i suoi aggressori gli avrebbero detto "Grazie per l'autogol" prima di sparargli a bruciapelo (ricevette 12 colpi di pistola).L'omicidio fu attribuito a Humberto Muñoz Castro, una ex guardia giurata, e il movente fu legato alle grandi perdite subite dal giro di scommesse clandestine a causa di quell'autorete. Castro fu inizialmente condannato a 43 anni, ma la pena fu ridotta e venne rilasciato nel 2005 dopo 11 anni di carcere.#Ecuador #calcio #scommesse