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Oggi sono veramente ARRABBIATO 😠

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  • cognome ed età di mia figlia a Google, ma sorvoliamo per ora...) ma ovviamente così passerei per rompicoglioni paranoico contrario a tutto senza motivo (per loro) e comincerei a litigare con tutti, genitori, maestre e scuola

    Come è possibile che ci si debba ridurre ad un ricatto morale del genere, dove tutti si ADEGUANO senza battere ciglio di fronte a cose così GRAVI e PERICOLOSE senza neanche accorgersene?

    Voi cosa fareste al mio posto?
    3/3

    @OpenSoul
    È dai tempi dei lockdown per il covid che la sQuola ha aperto allegramente le chiappe a chi ha offerto "gratuitamente" piattaforme e servizi rendendola dipendente da una multinazionale.
    Fra 286 giorni andrò in pensione e potrò finalmente liberarmi da questo fardello dell'account pateticamente detto "istituzionale" che devo usare per accedere a quel contenitore alla rinfusa chiamato drive per scaricare modulistica assente nel sito "istituzionale" della mia scuola.

  • @OpenSoul

    Da noi invece il profilo te lo crea già la scuola...

    Comunque una volta ebbi una discussione con la FSF sulla questione Classroom/Zoom, se non si costruiscono alternative e strumenti aperti, le scuole che cosa possono fare?

    Inutile stare a sbraitare, quando la FSF solleva un problema dovrebbe anche avere le soluzioni, non può aspettare che arrivi un filantropo e dica: «Oggi facciamo una piattaforma per la scuola libera e non-intrusiva e la mettiamo a disposizione di tutti, perché amiamo il software.»

    Non funziona così, e non c'è evidentemente un interesse generale per questo tipo di tematica.

    E alla fine Il self-hosting, con strumenti che non sono proprio adatti, potrebbe costare molto di più.

    In più metti in conto che nelle scuole potrebbero essere totalmente impreparati sul tema e che Google ha rappresentanti, molto preparati, che vanno a bussare alle porte delle scuole per vendere un servizio con argomenti molto convincenti.

    @OpenSoul @freezr
    La sQuola dispone di persone competenti che potrebbero occuparsi di implementare - almeno a piccoli passi - soluzioni tecniche volte a liberarsi da questa tossicodipendenza dalle piattaforme proprietarie. Peraltro in passato e ancora oggi sono stati investite caterve di dobloni per diffondere queste competenze. Per nulla. Perché alla fine si dipende sempre da occasionali iniziative e progetti basati sul volontariato "a gratis".

  • @oblomov @Fighen @ilarioq @OpenSoul

    È un cane che si morde la coda immagino, questo problema esiste già da decenni ormai.

    @freezr

    Non mi ci ero misurato fino ad ora in modo così diretto per via dei figli

    E' un problema ENORME che tra l'altro ha delle ripercussioni sul futuro

    Entrando nella scuola e nella PA così, queste società lanciano un virus nella test delle persone

    Tale virus già ha attecchito e si è diffuso in maniera endemica, purtroppo

    @oblomov @Fighen @ilarioq

  • @OpenSoul @freezr
    La sQuola dispone di persone competenti che potrebbero occuparsi di implementare - almeno a piccoli passi - soluzioni tecniche volte a liberarsi da questa tossicodipendenza dalle piattaforme proprietarie. Peraltro in passato e ancora oggi sono stati investite caterve di dobloni per diffondere queste competenze. Per nulla. Perché alla fine si dipende sempre da occasionali iniziative e progetti basati sul volontariato "a gratis".

    @gian_d_gian @OpenSoul

    Sulla carta sembra sostenibile ma poi non lo è...

    Allora facciamo un esempio locale...

    La scuola si attrezza di un server che può gestire tra personale e studenti mille utenti connessi costantemente tramite wifi localmente e tramite internet quando fuori scuola.

    1. Ci deve essere l'investimento di un server capace di tanto, forse ti serve anche una VPS come reverse-proxy e come firewall.
    2. Tutta la infrastruttura WiFi e quella cablata (che generalmente è fatta da una ditta esterna).
    3. Anche se usi un sistema opensource vuoi comunque avere assistenza e ti serve un contratto con Canonical o SUSE.
    4. Ti servono almeno due amministratori di Rete esperti e non costano poco.
    5. Ti serve comunque uno o due contratti per il servizio di backup.
    6. Il personale IT deve essere in chiamata 7/24H e due persone sole, sono poche.
    7. Se le paga è misera nessuno vorrà assumersi la responsabilità di tanto onere.
    8. Poi c'è il software in uso, allora forse ti serve un Dev-Ops, o un developer, qualcuno che sia in grado di modificare il front-end and il back-end della piattaforma, addestrare il personale, risolvere l'impensabile.

    Quando ti fai due calcoli, togliendo la parte di infrastruttura che ti serve obbligatoriamente, quando il rappresentante di Google ti dice che devi pagare tot al mese per account e quando ti fai la somma e ti costa uguale o un pochino, più ma senza tutta la rottura di mezzo, è proprio automatico che la scuola, tra l'altro se il personale poi è già praticamente indottrinato, decida di andare con Google.

  • @gian_d_gian @OpenSoul

    Sulla carta sembra sostenibile ma poi non lo è...

    Allora facciamo un esempio locale...

    La scuola si attrezza di un server che può gestire tra personale e studenti mille utenti connessi costantemente tramite wifi localmente e tramite internet quando fuori scuola.

    1. Ci deve essere l'investimento di un server capace di tanto, forse ti serve anche una VPS come reverse-proxy e come firewall.
    2. Tutta la infrastruttura WiFi e quella cablata (che generalmente è fatta da una ditta esterna).
    3. Anche se usi un sistema opensource vuoi comunque avere assistenza e ti serve un contratto con Canonical o SUSE.
    4. Ti servono almeno due amministratori di Rete esperti e non costano poco.
    5. Ti serve comunque uno o due contratti per il servizio di backup.
    6. Il personale IT deve essere in chiamata 7/24H e due persone sole, sono poche.
    7. Se le paga è misera nessuno vorrà assumersi la responsabilità di tanto onere.
    8. Poi c'è il software in uso, allora forse ti serve un Dev-Ops, o un developer, qualcuno che sia in grado di modificare il front-end and il back-end della piattaforma, addestrare il personale, risolvere l'impensabile.

    Quando ti fai due calcoli, togliendo la parte di infrastruttura che ti serve obbligatoriamente, quando il rappresentante di Google ti dice che devi pagare tot al mese per account e quando ti fai la somma e ti costa uguale o un pochino, più ma senza tutta la rottura di mezzo, è proprio automatico che la scuola, tra l'altro se il personale poi è già praticamente indottrinato, decida di andare con Google.

    @freezr

    Ma i conti il pubblico non dovrebbe farli solo economicamente

    Basterebbe creare piattaforme CENTRALIZZATE al miur per la didattica, così come si è creata la PEC della scuola, tal quale

    E ci si investe un minimo per formazione/gestione, che ti ritornano moltiplicati sicuramente

    Il problema è invece che i politici non capiscono questo "moltiplicatore" che si ha nel non svendersi al privato che poi ti ricatta in millemilamodi

    @gian_d_gian

  • @freezr

    Ma i conti il pubblico non dovrebbe farli solo economicamente

    Basterebbe creare piattaforme CENTRALIZZATE al miur per la didattica, così come si è creata la PEC della scuola, tal quale

    E ci si investe un minimo per formazione/gestione, che ti ritornano moltiplicati sicuramente

    Il problema è invece che i politici non capiscono questo "moltiplicatore" che si ha nel non svendersi al privato che poi ti ricatta in millemilamodi

    @gian_d_gian

    @freezr

    D'altra parte la cagata di classroom è veramente una cagata

    Cosa offre di così irripetibile?

    Lo avete usato?

    E' imbarazzante. E' solo integrato con tutto il suo apparato di profilazione, ma come usabilità, gestione e prestazioni fa letteralmente cagare pure questo fa riflettere

    Esiste da *anni* , per dirne uno (che già si usa in una marea di università)

    Basterebbe partire da quel branch senza inventare da zero la ruota e adattarlo... Ma che lo diciamo a fare?

    @gian_d_gian

  • @freezr

    D'altra parte la cagata di classroom è veramente una cagata

    Cosa offre di così irripetibile?

    Lo avete usato?

    E' imbarazzante. E' solo integrato con tutto il suo apparato di profilazione, ma come usabilità, gestione e prestazioni fa letteralmente cagare pure questo fa riflettere

    Esiste da *anni* , per dirne uno (che già si usa in una marea di università)

    Basterebbe partire da quel branch senza inventare da zero la ruota e adattarlo... Ma che lo diciamo a fare?

    @gian_d_gian

    @freezr

    Il MIUR potrebbe DOMANI MATTINA investire su una piattaforma tutta sua, ma partendo da robe come questa, già usata e rodata da decine se non centinaia di università nel mondo, e adattarla a qualsiasi scuola di ogni ordine e grado

    Il costo, non dovendo ricreare tutto da zero, è ridicolo e una frazione di quello che si dovrebbe spendere per farlo far ex novo da un'azienda, si deve pagare solo l'infrastruttura dei server e la sua gestione

    https://moodle.org/?lang=it

    @gian_d_gian

  • @freezr

    Ma i conti il pubblico non dovrebbe farli solo economicamente

    Basterebbe creare piattaforme CENTRALIZZATE al miur per la didattica, così come si è creata la PEC della scuola, tal quale

    E ci si investe un minimo per formazione/gestione, che ti ritornano moltiplicati sicuramente

    Il problema è invece che i politici non capiscono questo "moltiplicatore" che si ha nel non svendersi al privato che poi ti ricatta in millemilamodi

    @gian_d_gian

    @OpenSoul @freezr @gian_d_gian il privato ai politici regala, per questo chissene delle soluzioni open source che ti puoi sviluppare e mantenere a casa vita natural durante ad un milionesimo del prezzo.
    Poi il 100% dei politici è informaticamente (e non solo) totalmente ignorante, boomer della peggior specie

  • @gian_d_gian @OpenSoul

    Sulla carta sembra sostenibile ma poi non lo è...

    Allora facciamo un esempio locale...

    La scuola si attrezza di un server che può gestire tra personale e studenti mille utenti connessi costantemente tramite wifi localmente e tramite internet quando fuori scuola.

    1. Ci deve essere l'investimento di un server capace di tanto, forse ti serve anche una VPS come reverse-proxy e come firewall.
    2. Tutta la infrastruttura WiFi e quella cablata (che generalmente è fatta da una ditta esterna).
    3. Anche se usi un sistema opensource vuoi comunque avere assistenza e ti serve un contratto con Canonical o SUSE.
    4. Ti servono almeno due amministratori di Rete esperti e non costano poco.
    5. Ti serve comunque uno o due contratti per il servizio di backup.
    6. Il personale IT deve essere in chiamata 7/24H e due persone sole, sono poche.
    7. Se le paga è misera nessuno vorrà assumersi la responsabilità di tanto onere.
    8. Poi c'è il software in uso, allora forse ti serve un Dev-Ops, o un developer, qualcuno che sia in grado di modificare il front-end and il back-end della piattaforma, addestrare il personale, risolvere l'impensabile.

    Quando ti fai due calcoli, togliendo la parte di infrastruttura che ti serve obbligatoriamente, quando il rappresentante di Google ti dice che devi pagare tot al mese per account e quando ti fai la somma e ti costa uguale o un pochino, più ma senza tutta la rottura di mezzo, è proprio automatico che la scuola, tra l'altro se il personale poi è già praticamente indottrinato, decida di andare con Google.

    @OpenSoul @freezr
    Concordo pienamente con quello che dici. Una scuola in cui sono stato ha un server proprio con registro elettronico autoprodotto e piattaforma Moodle, ma è un istituto a indirizzo informatico e se ne occupa un collega molto in gamba e lo fa per passione >>

  • @OpenSoul @freezr
    Concordo pienamente con quello che dici. Una scuola in cui sono stato ha un server proprio con registro elettronico autoprodotto e piattaforma Moodle, ma è un istituto a indirizzo informatico e se ne occupa un collega molto in gamba e lo fa per passione >>

    @OpenSoul @freezr
    Tuttavia ci sono soluzioni intermedie che possono coprire almeno una parte delle esigenze ricorrendo ad un server dedicato fornito da un provider. Credo che il costo sia molto più sostenibile per una scuola. Resta naturalmente il problema di un referente che abbia le competenze adatte e le metta a disposizione. E qui si torna alla questione delle risorse interne non valorizzate

  • @freezr

    Ma i conti il pubblico non dovrebbe farli solo economicamente

    Basterebbe creare piattaforme CENTRALIZZATE al miur per la didattica, così come si è creata la PEC della scuola, tal quale

    E ci si investe un minimo per formazione/gestione, che ti ritornano moltiplicati sicuramente

    Il problema è invece che i politici non capiscono questo "moltiplicatore" che si ha nel non svendersi al privato che poi ti ricatta in millemilamodi

    @gian_d_gian

    @freezr @OpenSoul
    Sulla carta hai perfettamente ragione, ma per esperienza posso dire che le piattaforme centralizzate del MIUR fanno un po c***are in fatto di usabilità. Anche se poi ciofeche come Drive o Classroom si difendono molto bene quando si tratta di insultare l'usabilità e l'ergonomia.

  • @freezr

    D'altra parte la cagata di classroom è veramente una cagata

    Cosa offre di così irripetibile?

    Lo avete usato?

    E' imbarazzante. E' solo integrato con tutto il suo apparato di profilazione, ma come usabilità, gestione e prestazioni fa letteralmente cagare pure questo fa riflettere

    Esiste da *anni* , per dirne uno (che già si usa in una marea di università)

    Basterebbe partire da quel branch senza inventare da zero la ruota e adattarlo... Ma che lo diciamo a fare?

    @gian_d_gian

    @freezr @OpenSoul
    Moodle è anni luce avanti rispetto a Classroom, non c'è paragone. Se usato bene offre risorse che chi usa Classroom non si sogna neppure se si fa di peyote. Purtroppo i ragazzini delle superiori non hanno (in genere) le competenze digitali per usarlo come piattaforma (esperienza diretta). Peraltro a mio pare è adatto a chi usa il computer più che lo smartphone.

  • @freezr @OpenSoul
    Moodle è anni luce avanti rispetto a Classroom, non c'è paragone. Se usato bene offre risorse che chi usa Classroom non si sogna neppure se si fa di peyote. Purtroppo i ragazzini delle superiori non hanno (in genere) le competenze digitali per usarlo come piattaforma (esperienza diretta). Peraltro a mio pare è adatto a chi usa il computer più che lo smartphone.

    @freezr @OpenSoul
    Naturalmente va integrato con una piattaforma che ti offra un servizio per videoconferenza.

  • @freezr

    Il MIUR potrebbe DOMANI MATTINA investire su una piattaforma tutta sua, ma partendo da robe come questa, già usata e rodata da decine se non centinaia di università nel mondo, e adattarla a qualsiasi scuola di ogni ordine e grado

    Il costo, non dovendo ricreare tutto da zero, è ridicolo e una frazione di quello che si dovrebbe spendere per farlo far ex novo da un'azienda, si deve pagare solo l'infrastruttura dei server e la sua gestione

    https://moodle.org/?lang=it

    @gian_d_gian

    @freezr @OpenSoul
    concordo al 100%

  • @OpenSoul @freezr @gian_d_gian il privato ai politici regala, per questo chissene delle soluzioni open source che ti puoi sviluppare e mantenere a casa vita natural durante ad un milionesimo del prezzo.
    Poi il 100% dei politici è informaticamente (e non solo) totalmente ignorante, boomer della peggior specie

    @OpenSoul @freezr @twisterrm
    ma anche i giovani politici digitalizzati si difendono bene in fatto di alfabetizzazione informatica. Togligli il mobile, la posta elettronica, il browser e i social e sono il vuoto assoluto nella maggior parte dei casi.


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