Nell'estrema periferia a est di Roma si spara quasi ogni giorno. A finire a terra - gambizzati o peggio - sono ragazzi poco più grandi di quelli con cui ho a che fare. In questi quartieri-paese dove la gente si è andata a rifugiare (o è stata ricacciata) nel corso dei primi anni duemila, lontana dal caos delle zone semicentrali, la violenza e le dipendenze restano in sottotraccia, nascoste dalla coltre di conformismo della borghesia medio bassa, fatta di casette col giardino, di piscine gonfiabili, di feste di compleanno in cui i grandi si sbronzano mentre i figli giocano, di squadrette di calcio o di basket nei cui spogliatoi cui circola di tutto. Caseggiati nati ai lati di uno stradone e tutt'intorno campagna, manco ci trovassimo in un film di tim burton, in cui però Edward lo fa Pippo Franco e te fa sfumatura+saetta a 10€