La liberazione degli ostaggi di Hamas è una buona notizia che porta umanità e sollievo in un contesto disumanizzante, un barlume di speranza per una inversione di rotta.

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it quando finiscono le fiamme devi estinguere le braci, altrimenti al primo soffio partono di nuovo scintille. Quello che tu chiami "restaurazione dell'umanità attraverso la giustizia" è quello che hanno fatto tanti popoli con processi descrivvi come riconciliazione, che non è la riconciliazione tra il criminale Netanyahu e le sue vittime ma la riconciliazione che serve ai bambini dei due popoli per scongiurare il rischio di uccidere e morire ammazzandosi a vicenda da grandi.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi bene, parliamo dei bambini dei due popoli; in Israele vien loro insegnato sistematicamente che i palestinesi sono spazzatura e che é loro diritto divino regnare su tutto il medio oriente ed il mediterraneo, ai secondi resta un trauma fisico e psicologico insanabile (il primo sicuramente) e che gli ricorderà sempre che le cause del terrore sono a pochi chilometri da loro. Come si può riconciliarli senza dare ai palestinesi giustizia ed agli israeliani la giusta punizione? Pregando?!

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it come si sono riconciliati i bambini bianchi del Sudafrica con i bambini neri dello stesso paese? E i neri degli USA con i bianchi che li hanno segregati e bruciati sui roghi del KKK? Rispondi a questa domanda e avrai risposto alla tua. Per israeliani e palestinesi è ancora più facile perché sono somaticamente molto simili.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi non mi risulta che ai bambini bianchi in usa e Sudafrica venisse fatto il lavaggio del cervello e nemmeno che i neri negli stessi paesi abbiano subito un genocidio, ma se dici che è la stessa cosa ci credo eh.. che poi andrei a verificare quanto i neri in usa e Sudafrica si siano davvero riconciliati con i bianchi, secondo me non sono proprio “amiconi” ma neanche un po.(e ne hanno anche tutte le ragioni)

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it gli ebrai francesi hanno subito un genocidio dai nazist tedeshi, ma ciò nonostante i loro nipoti sono riusciti a superare il trauma per non annegare con l'odio appeso come pietra al piede, e l'Erasmus ha portato come graditi effetti collaterali tante coppie miste franco-tedesche. Questa situazione non è nuova, ci sono passati altri popoli che ti ho elencato in precedenza, ci sono gli strumenti per venirne fuori.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi ma non hai risposto alla mia domanda, gli ebrei francesi non erano come gli ebrei israeliani e nemmeno come i palestinesi, i bambini tedeschi non mi risulta fossero cresciuti tutti in un regime di lavaggio del cervello. In più tu parli dei nipoti di chi ha vissuto quegli eventi, parli di popolo che hanno ricevuto giustizia (loro si con Norimberga) e punizioni (i nazisti catturati sono stati appesi) ma come puoi paragonare quella situazione alla mostruosa pace finta e mutilata (in ogni senso) a cui stiamo assistendo oggi?

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it allora non ho capito la domanda perchè non parlavo della pace finta e mutilata ma del percorso necessario per la pace vera.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi la domanda iniziale voleva sottolineare come la “pace” dichiarata dai due maggiori colpevoli del genocidio sia in realtà solo un altra coltellata ai palestinesi e a chi li ha aiutati e ha perso la vita per farlo; senza risarcimento e giustizia nessuna pace é reale o duratura.

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it ma su questo siamo d'accordissimo, il punto è capire come costruire una pace vera seguendo la scia di altri popoli e nazioni che sono riusciti a lasciarsi alle spalle genocidi, guerre civili e stermini, passando per il sentiero stretto della verità e della giustizia senza cadere nel baratro della vendetta o nell'abisso della paura...

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi non sono certo si possa “seguire la scia”, la situazione dei sopravvissuti palestinesi è peggiore rispetto ad altri conflitti (escluse le razzie di Attila) così come l’indottrinamento e la disumanizzazione dei coloni e della popolazione israeliana. Come si arriva ad un accordo partendo da estremi così lontani tra loro? A me pare in utopia poter davvero pensare ad una soluzione di convivenza.

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it io invece ne sono sicurissimo perché altrimenti ne dovrei concludere con una infondata discriminazione etnica che i palestinesi sono più vendicativi, violenti e autolesionisti degli irlandesi o dei sudafricani, e che gli israeliani sono meno capaci di autocritica dei tedeschi. Ma non c'è base per affermarlo se non una discriminazione arbitraria.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi ecco una delle basi https://themedialine.org/headlines/poll-78-of-jewish-israelis-believe-idf-tries-to-avoid-harming-civilians-majority-of-arabs-disagree/ E non sono certo informatissimo ma no @mi risulta che irlandesi o sudafricani abbiano avuto le stesse perdite e siano stati perseguitati per 70 anni….

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it @mi infatti la colonizzazione britannica con la persecuzione degli irlandesi non si misura nell’ordine degli anni ma dei SECOLI. Se poi ne facciamo una questione di numeri e rischiamo di dare adito alle teorie in base alle quali un popolo ha avuto un genocidio da 6 milioni di vittime è legittimato ad esprimere un governo che fa un genocidio a piacere.

[grabbi_it@defcon.social]

@gubi mi riferivo ai tempi moderni ma se vogliamo arrivare ai tempi dei faraoni facciamo pure… però a questo punto la discussione vira al ridicolo. Se rimaniamo seri ti chiedo perché il genocidio contro gli ebrei ha goduto del processo di Norimberga e di ampie restituzioni (e omaggi) mentre ad altre vittime come quelle che ho elencato nei commenti precedenti questo trattamento non è garantito, in base a ciò come si può pretendere dai palestinesi che seppelliscano il loro risentimento? E come si può fare in modo che gli israeliani scendano dal piedistallo su cui si sono messi (con l’incitamento dei colpevoli e conniventi paesi occidentali)?

[gubi@sociale.network]

@grabbi_it ti ripeto che basta guardare alla storia umana perchè non è il primo genocidio della storia e non sarebbe la prima riconciliazione, che però non può essere un "Volemose bbene e scordammoce o' passato" ma dev'essere basata sulal costruzione comune condivisa dai due popoli di una verità storica drammatica ma non più ignorabile, e sulla giustizia con l'individuazione delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti che hanno prolungato la catena di violenze.