@giuliocavalli meloni cresce nei sondaggi da lei pagati ma cresce il disgusto verso il suo sgoverno del carovita! L'opposizione unita la può cacciare non certo chi la divide anche perché l'estrema destra vota meloni mentre ogni formazione di estrema sinistra va da sola...a perdere!
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In Ungheria l’attacco ai media continua: concentrazione editoriale, propaganda statale, criminalizzazione dei fondi esteri. La libertà di stampa peggiora e gli USA non sono più un argine. Il paese scivola sempre più verso un’autocrazia morbida
L’ostilità di Trump verso RFE rientra in un modello più ampio: delegittimare la stampa indipendente quando è critica. In questo quadro, la chiusura dell’emittente favorisce direttamente Putin e alleati “illiberali” come Orbán
La vera posta in gioco non è solo l’Ungheria: RFE è cruciale in Ucraina, Caucaso, Asia centrale, Bielorussia e Russia, dove lavora con giornalisti in esilio. Ovunque regnano incertezza, tagli agli stipendi e assenza di prospettive
Radio Free Europe era stata rilanciata alla fine degli anni 2010 per contrastare la disinformazione russa in Europa centrale e orientale, con sostegno bipartisan. Oggi rischia di sparire proprio dove la libertà di stampa è più sotto attacco
Il messaggio è arrivato mentre Orbán era in visita da Trump. Risultato concreto: la chiusura di un piccolo sito con una dozzina di giornalisti, diventato però un punto di riferimento per tutta la stampa indipendente ungherese
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