Aggiornamenti dalla distopia milanese.

[kenobit@livellosegreto.it]

Aggiornamenti dalla distopia milanese.

Quando ho poco tempo faccio qualche acquisto in un To.Market vicino a casa mia.

Entro e sento della musica filodiffusa diversa dal solito. "Ma questa è... CUMBIA?" Colpito dalla scelta di genere anomala, ho teso l'orecchio.

I testi sono in spagnolo, ma non hanno senso. La musica funziona, ma è... vuota.

Ho realizzato che è IA. Nello specifico, cinque brani di cumbia IA mandati in loop tutto il giorno.

Solidarietà alle orecchie di chi lavora lì.

[lelevup@livellosegreto.it]

@kenobit E poi ci lamentiamo degli Wham! e di Mariah Carey a Natale...

[ballalloi@livellosegreto.it]

@kenobit

Quando mi sento in colpa a spendere soldi per i dischi penso che, almeno, sto salvando qualcosa che non potrà essere inghiottito dallo slop

[kenobit@livellosegreto.it]

@lelevup Io esco così poco di casa, sotto Natale, che ho sempre vinto il whamageddon (prima di sapere che esistesse).

[kenobit@livellosegreto.it]

@ballalloi Sì, e la cosa inquietante è che, mentre con le immagini te ne accorgi a prima vista, con la musica è più difficile. Me ne sono reso conto solo dopo aver teso le orecchie.

[zambunny@livellosegreto.it]

@kenobit Di recente ho incontrato un vero e proprio evangelista dell'IA facendo formazione professionale.
Ci fa anche musica, ovviamente. Gli ho detto: "Ma a me interessa l'essere umano che c'è dietro. Se mi accorgo che è roba generata dall'IA, io come consumatore non sono interessata."
Mi ha risposto che gestisce diversi "artisti" virtuali e che vanno forte.
Che fare se la gente si beve tutto?

[lelevup@livellosegreto.it]

@kenobit Io due anni fa l'ho perso la vigilia di Natale per colpa del ristorante sotto casa mia, ma per il resto per via dei miei problemi di salute esco talmente poco (e con le cuffiette sempre sulle orecchie) che è improbabile che perda.

[kenobit@livellosegreto.it]

@Zambunny Il bello è che 99 su 100, secondo me, ti sta raccontando una balla.

I collaborazionisti dell'IA si autoconvincono e cercano di convincerti che la roba che fanno con le IA funziona benissimo.

Gli chiederei i nomi degli artisti virtuali e poi gli chiederei cosa vuol dire che "vanno forte".

L'hype è come la fatina dei denti: se smetti di crederci non esiste più, e gli AI bro hanno paurissima che stia per succedere.

[kenobit@livellosegreto.it]

@Zambunny Lo dico sapendo quanto è in difficoltà l'industria discografica in questo momento, anche quella fatta da esseri umani. :)

[d10c4n3@kolektiva.social]

@kenobit @Zambunny Chiedere all'ia di fare musica al posto nostro è come chiedere a un robot di fare l'amore al posto nostro. Non mi interessa tanto chi è più bravo e neanche se è etico, semplicemente non vedo perché dovrei rinunciare a uno dei piaceri di essere umani.

[kenobit@livellosegreto.it]

@d10c4n3 @Zambunny Metafora perfetta.

E la cosa triste è che, nell'era della performatività, c'è chi glielo chiederebbe per davvero.

[oblomov@sociale.network]

@kenobit @d10c4n3 @Zambunny Ok per il comporre o suonare, ma in questa metafora chi ascolta musica cos'è, un guardone? ;-)

[ballalloi@livellosegreto.it]

@kenobit è una cosa tristissima, capirei magari delle sperimentazioni o cose personali ma così è terribile

[kenobit@livellosegreto.it]

@ballalloi Sì, infatti ho fatto una cosa che non ho fatto mai. Ho scritto una mail al servizio clienti e ho detto che mi sono sentito offeso.

[gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org]

@ballalloi

Invito tutte le persone qui che fanno musica oltre a @kenobit (e penso non solo a @matz ma anche a @Eidon e a @bbacc e a tante altre che sui due piedi non mi vengono) a preparare un incazzatissimo documento comune da mandare ai media, per fare un casino bestiale che sollevi un polverone.