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Grande scandalo per le parole di #FrancescaAlbanese sull'attacco alla sede della Stampa.

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  • Grande scandalo per le parole di sull'attacco alla sede della Stampa. (riassumendo, condanna senza se, ma i giornalisti dovrebbero fare coraggiosamente il loro lavoro e non sdraiarsi sotto il potere, ed ecco il tanto evocato populismo di sinistra). Ma poi niente di niente per le parole di guerra di , 68enne presidente del comitato militare NATO. Intanto chi capitalizza in borsa? Le fabbriche di armi. Dove stiamo andando?

  • Grande scandalo per le parole di sull'attacco alla sede della Stampa. (riassumendo, condanna senza se, ma i giornalisti dovrebbero fare coraggiosamente il loro lavoro e non sdraiarsi sotto il potere, ed ecco il tanto evocato populismo di sinistra). Ma poi niente di niente per le parole di guerra di , 68enne presidente del comitato militare NATO. Intanto chi capitalizza in borsa? Le fabbriche di armi. Dove stiamo andando?

    @cinciallegra

    Parole di guerra di Dragone? Non ha chiesto di bombardare Mosca ha detto che dobbiamo essere più attivi sul fronte della guerra ibrida che la Russia sta portando avanti da tempo, soprattutto con i paesi confinanti.

    Quindi non solo subire e difendersi dagli attacchi hacker ma anche colpire, con le stesse tecniche, i centri da cui questi attacchi partono. Non solo stare a guardare i droni russi che bloccano gli aereoporti ma attivarsi, sempre con tecniche di guerra ibrida, per prevenire questi blocchi, ecc.

    Io la vedo come un'azione di difesa.

  • @cinciallegra

    Parole di guerra di Dragone? Non ha chiesto di bombardare Mosca ha detto che dobbiamo essere più attivi sul fronte della guerra ibrida che la Russia sta portando avanti da tempo, soprattutto con i paesi confinanti.

    Quindi non solo subire e difendersi dagli attacchi hacker ma anche colpire, con le stesse tecniche, i centri da cui questi attacchi partono. Non solo stare a guardare i droni russi che bloccano gli aereoporti ma attivarsi, sempre con tecniche di guerra ibrida, per prevenire questi blocchi, ecc.

    Io la vedo come un'azione di difesa.

    @max Cavo Dragone ha parlato della possibilità di effettuare “attacchi preventivi” nei confronti della Russia, e in generale di essere più “aggressivi”.
    Abbiamo nella nostra Costituzione qualche articolo che reciti la possibilità di un attacco preventivo? Cavo Dragone non sta al bar con gli amici, rappresenta l'Italia nella NATO. Se ammettiamo la possibilità di attaccare preventivamente qualcuno, semplicemente... siamo in guerra. A te andrà bene, a me NO!

  • @max Cavo Dragone ha parlato della possibilità di effettuare “attacchi preventivi” nei confronti della Russia, e in generale di essere più “aggressivi”.
    Abbiamo nella nostra Costituzione qualche articolo che reciti la possibilità di un attacco preventivo? Cavo Dragone non sta al bar con gli amici, rappresenta l'Italia nella NATO. Se ammettiamo la possibilità di attaccare preventivamente qualcuno, semplicemente... siamo in guerra. A te andrà bene, a me NO!

    @cinciallegra

    Cavo Dragone ha parlato di attacchi preventivi ma sempre a livello di quella stessa guerra ibrida che la Russia sta portando avanti verso l'Europa, in special modo verso i paesi dell'Europa dell'est, da un paio di anni. Non ha parlato di attacchi militari.

    La nostra Costituzione, ovviamente, non parla di attacchi preventivi perché nessuna costituzione scende così nel dettaglio su cosa sì e cosa no. Le costituzioni enunciano principi e la nostra ripudia la guerra "come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" non come mezzo di difesa. Ma, comunque, qui non si sta parlando di guerra propriamente detta ma di azioni per prevenire sconfinamenti di aerei e droni o attacchi hacker alle strutture europee.

    Tu invece come affronteresti il problema dell'aggressività manifesta della Russia?


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    Ma è un altro esempio di retorica fallace che rovescia la realtà. Chi conosce il lavoro di Francesca Albanese sa che proprio la difesa dei principi universali, la tutela della vita, della dignità, della libertà dalla persecuzione, è al centro del suo mandato alle Nazioni Unite. E le sue denunce recenti lo confermano. Nel rapporto presentato al Consiglio ONU per i Diritti Umani nel 2024, Albanese ha documentato con rigore ciò che stava accadendo a Gaza: «bombardamenti indiscriminati e assedio prolungato» da parte di Israele, accompagnati dal blocco degli aiuti umanitari e dalla fame imposta alla popolazione civile. Ha descritto la distruzione deliberata di infrastrutture civili vitali (abitazioni, scuole, ospedali, reti idriche ed elettriche) come un metodo di attacco mirato a «distruggere una collettività in quanto tale, con particolare esposizione dei bambini e dei neonati». Sono parole che evocano l’ombra del crimine più grave, il genocidio, e che Albanese non ha utilizzato a cuor leggero: le ha suffragate con dati e sopralluoghi, nell’ambito del suo ruolo istituzionale. Ecco il vero motivo per cui è finita nel mirino. Altro che condividere idee misogine o teocratiche: Francesca Albanese viene bersagliata perché ha l’autorevolezza e il coraggio di chiamare i fatti col loro nome, di richiamare Israele alle proprie responsabilità di potenza occupante anche quando molti governi occidentali preferirebbero voltarsi dall’altra parte. Lei difende i diritti umani sul serio, e per questo è scomoda.In questa luce, l’argomento del “femminismo tradito” brandito da Sorrentino appare pura propaganda emotiva. Se davvero stesse a cuore agli accusatori la condizione delle donne palestinesi, dovrebbero anzitutto indignarsi per ciò che quelle donne subiscono quotidianamente sotto le bombe e sotto assedio. La brutalità del genocidio in corso colpisce anche le libertà femminili nella maniera più feroce e primaria: a Gaza le donne non possono decidere del proprio corpo semplicemente perché rischiano di perderlo da un momento all’altro sotto un’esplosione; né possono rivendicare diritti civili in piazza, perché non esistono più piazze sicure né istituzioni funzionanti che le tutelino. È grazie a voci come la sua se oggi sappiamo, ad esempio, che oltre il 90% dei residenti di Gaza era già a fine 2024 in condizioni di grave insicurezza alimentare, e che oltre 650.000 bambini sono rimasti senza scuola dall’inizio della “guerra”. Altro che complicità: questo significa prendere davvero sul serio i diritti umani e il femminismo, inteso come difesa della vita e della dignità di tutte le donne, incluse quelle palestinesi, troppo spesso dimenticate.Di fronte a queste evidenze, la tirata “liberale” di Sorrentino sul fatto che l’Italia dovrebbe chiedersi «cosa c’entra… con il terrorismo» suona pretestuosa e persino grottesca. Si allude al terrorismo palestinese che avrebbe «segnato le pagine più buie degli attentati che abbiamo subito», evocando episodi degli anni ‘70-’80 (dall’attacco di Fiumicino all’Achille Lauro) per gettare un’ombra sinistra su Albanese. Ma l’accostamento è del tutto strumentale. Francesca Albanese non ha nulla a che vedere con quei tragici eventi, se non per la volontà, condivisa da ogni giurista internazionale, di prevenirne il ripetersi attraverso la giustizia. La memoria non va deformata in clava ideologica: ricordare le vittime del terrorismo è un dovere, ma usarle per screditare chi oggi difende i diritti fondamentali è un esercizio di cinismo. Semmai, un’Italia fedele ai suoi valori democratici dovrebbe sostenere chi, come Albanese, cerca di risolvere i conflitti con gli strumenti del diritto e della verità, invece di indulgere in nuove inquisizioni mediatiche.In definitiva, il pezzo pubblicato su Il Tempo contro Francesca Albanese è un esercizio di diffamazione travestita da patriottismo. Ogni sua accusa crolla non appena la si confronti con i fatti documentati e con un’analisi intellettualmente onesta. CI APPARE MOLTO CHIARO, allora, che gli strali odierni contro la “regina ProPal” dicono molto di più dei suoi inquisitori che non di lei.@attualita #francescaalbanese #iltempo #macchinadelfango
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    @smaurizi evidentemente non ce li ha neppure #nelsonmandela (per alcuni eh...) #flotilla #flotillaglobalsumud #NobelPeacePrize
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    Grazie a #MaddalenaOliva #IlFattoQuotidiano x proiezione de #LaVoceDiHindRajab, con dibattito con #FrancescaAlbanese e cast.Quando penso che i #soldatiIDF vengono in Italia a spassarsela con protezione #DIGOS, penso che mai un governo italiano ha raggiunto questo livello di abiezione
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    #FrancescaAlbanese ❤️ 22/09/2025#GeneralStrike #Italy For #Gaza, for the #GlobalSumudFlotillaFor the #Resistance in #IsraelFor the release of #AllHostages#FreePalestine #StandingTogether