Beh, lo sto leggendo (per una recensione da pubblicare su Media INAF) ed è fantastico.
-
Beh, lo sto leggendo (per una recensione da pubblicare su Media INAF) ed è fantastico.
Ho dovuto superare qualche resistenza, elaborare qualche perplessità. L'idea di raccontare le cose più bizzarre del nostro cosmo rinunciando non solo alle formule matematiche, ma alle consuete spiegazioni a parole, analogie eccetera, non mi aveva subito convinto.
Per giunta, Kip (premio Nobel) sceglie di esprimersi in versi liberi, e immerge le sue parole nelle illustrazioni a grande formato di Lia. E c'è tutta una storia che ha per protagonista la moglie di Lia, Felicia, alle prese con buchi neri e wormhole e tutto il resto.
Pensavo fosse un esperimento velleitario.
E invece funziona.
Le parole sono quelle giuste, le illustrazioni sono magnifiche. Il viaggio nel cosmo di Felicia diventa il nostro, diventa un modo per umanizzare oggetti esotici facendoli entrare in rapporto con un corpo, con i nostri corpi. Sentendo, non spiegando.
Capisco perché ci abbiano messo (dicono) tredici anni.
Io azzardo, leggendo: ne valeva la pena.