Tutto viene trasformato in marketing e plasmato secondo "come il cliente vuole e desidera".

[evadm@mastodon.uno]

Tutto viene trasformato in marketing e plasmato secondo "come il cliente vuole e desidera".

Da questo assunto è iniziato da tempo l'appiattimento delle proposte culturali.

Chi crea vuole visualizzazioni per rispondere a chi compra spazi pubblicitari. Per ottenere ciò e raggiungere più pubblico possibile la proposta è costruita secondo "quello che uno vuole vedere".

Il boomerang è che non si sperimenta più, non si esplorano nuove idee per non rischiare. Non c'è più #arte.

[versodiverso@mastodon.uno]

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[evadm@mastodon.uno]

@versodiverso addirittura! 🤣 comunque si, forse ricorderemo solo Bansky che in quello che fa c’è un significato, una denuncia, una sottolineatura di una realtà che gli altri non vedono.

[versodiverso@mastodon.uno]

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[evadm@mastodon.uno]

@versodiverso ti capisco! Sono arrivata a un punto che con le persone o parli di cavolate come il tempo o altrimenti se accenni a un argomento un pelo più serio sgranano gli occhi e poi spariscono…‘na tristezza. Poi non so…io credo che la gente sia talmente stressata da tutto che ha solo bisogno di svago (e lo cerca sui social o ad aperitivi mentre parla di cavolate 🤣).

[versodiverso@mastodon.uno]

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[enzoa24@livellosegreto.it]

@evadm Buona serata. Anche il pubblico mi sembra che si sia un po' adagiato e non riesce a uscire fuori dalla filosofia da vetrina pubblicitaria. Ma questa è una mia opinione.

[evadm@mastodon.uno]

@enzoa24 assolutamente. Credo perché il contenuto pubblicitario di fatto è semplice, veloce e purtroppo consumiamo contenuti alla velocità della luce. Come sempre, non è una questione di dar la colpa a uno o all'altra, è qualcosa di condiviso, che si alimenta vicendevolmente.

[enzoa24@livellosegreto.it]

@evadm Credo che tutti noi abbiamo perso la cultura della pubblicità che avevamo anni fa. Troppe variabili, non è facile da comprendere e da studiare.