Grazie a #UniversitàDiBologna, che NON accetta corso Filosofia per #militari
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Grazie a #UniversitàDiBologna, che NON accetta corso Filosofia per #militari
NON si tratta di disprezzare militari,si tratta di difendere il confine invalicabile tra libertà di pensiero-fondamento della conoscenza - e dovere di OBBEDIRE ACRITICAMENTE gli ordini-fondamento della vita militare
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Grazie a #UniversitàDiBologna, che NON accetta corso Filosofia per #militari
NON si tratta di disprezzare militari,si tratta di difendere il confine invalicabile tra libertà di pensiero-fondamento della conoscenza - e dovere di OBBEDIRE ACRITICAMENTE gli ordini-fondamento della vita militare
@smaurizi La filosofia non può essere militare senza smettere di essere filosofia. Kant spiegò bene perché nell'articolo segreto della Pace perpetua (testo: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s10.xhtml#secondosupplemento e commento: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s11.xhtml#articolosgretocom)
Chi tiene in mano la bilancia della giustizia e la spada della forza è esposto alla tentazione di usare la spada per truccare la bilancia, alla maniera di Brenno.
Le ragioni della ragione possono essere fatte valere solo se non si impugna la spada e si è indipendenti, cioè non soggetti agli ordini, di chi impugna la spada.
Chi obietta che la guerra può essere giusta - quando mandiamo la gente al massacro per "i nostri valori - dimentica che ci pretende che la forza possa essere usata per far valere ragioni, non ragioni fa valere, bensì la legge del più forte. A meno di non credere che un qualche "dio" - peraltro superfluo - dimostri il suo favore identificando la prevalenza della forza con il trionfo della giustizia (https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s11.xhtml#iusinbello).
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@smaurizi La filosofia non può essere militare senza smettere di essere filosofia. Kant spiegò bene perché nell'articolo segreto della Pace perpetua (testo: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s10.xhtml#secondosupplemento e commento: https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s11.xhtml#articolosgretocom)
Chi tiene in mano la bilancia della giustizia e la spada della forza è esposto alla tentazione di usare la spada per truccare la bilancia, alla maniera di Brenno.
Le ragioni della ragione possono essere fatte valere solo se non si impugna la spada e si è indipendenti, cioè non soggetti agli ordini, di chi impugna la spada.
Chi obietta che la guerra può essere giusta - quando mandiamo la gente al massacro per "i nostri valori - dimentica che ci pretende che la forza possa essere usata per far valere ragioni, non ragioni fa valere, bensì la legge del più forte. A meno di non credere che un qualche "dio" - peraltro superfluo - dimostri il suo favore identificando la prevalenza della forza con il trionfo della giustizia (https://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s11.xhtml#iusinbello).
@smaurizi Interessanti i commenti di bot umani e no alla notizia come data da @Nico_Piro@mastodon.uno
https://xcancel.com/_Nico_Piro_/status/1995101215357620637#r
che presuppongono l'abitudine alla dipendenza dell'università e alla sua riduzione a servizio allo stato.
Una cosa è accogliere studenti che sono anche militari, che si troveranno però di fronte docenti indipendenti, un'altra creare un corso su misura per i militari, secondo le loro richieste.
Perché gli umani fra i bot fanno fatica a capire la differenza?
Perché, da quando è stata introdotta la valutazione di stato della ricerca, si è fatto credere che l'università non deve essere autoreferenziale, ma rispondere ad esigenza esterne. Cioè non deve essere indipendente, ma lavorare su ordinazione, cioè ubbidire agli ordini. E i rettori e i professori si sono per lo più piegati. Per questo, il sussulto d'indipendenza di #UniBo stupisce.