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Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • I rabbini usavano cospargere di miele il tabellone con le lettere dell'alfabeto. I bambini, per imparare a leggere, pronunciavano ogni lettera mentre con il ditino la toccavano per scriverla. Più tardi, portando inavvertitamente le dita alle labbra, avrebbero sentito il sapore del miele, un piacere legato per sempre allo studio.
    A un adulto incapace di accompagnare l'infante alla scoperta del piacere della scoperta non resta che insegnare la fatica e la sopportazione.
    https://open.substack.com/pub/hochiestoallamacchina/p/fatica

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  • @giorgiosarto @informapirata @booboo Per me ci sono dei limiti che non si dovrebbero oltrepassare. Neanche nella comedy. Bambini e disabili cognitivi (insomma chi non si può difendere) anche nella comedy più irriverente, non dovrebbero essere toccati.
    Puoi prendere in giro la morte, la malattia, tutte le cose negative di 'sto mondo, e prendere in giro LA MORTE non significa ridere di chi è morto. Sono cose diverse.
    Ma dare della pu... a una neonata in un film al cinema che viene visto da giovanissimi, è una vigliaccata. E no, non si può neanche dire "lui sta esagerando e prende in giro la pedofilia". Quello è un film al cinema, la stand-up comedy è diversa.
    Io da persona con disabilità sensoriale che ama la satira e l'ironia anche pesante, quando parlo di "limiti" non parlo di politicamente corretto o stronzate. Ma di parità nel trattamento fra comico e pubblico.
    Un genitore di un bambino non riderà mai se gli dai della pu a sua figlia/o.
    Una persona con disabilità cognitiva grave che ha bisogno di tutto, non riderà.
    Un cieco non riderà se pubblichi UN MEME quindi UNA VIGNETTA sui ciechi. Però magari sulla stessa cosa raccontata come battuta o barzelletta, magari ride. E se non ride, ti risponde comunque a tono. C'è una differenza sostanziale tra "ridere di me" e "ridere CON me". E l'humor di Checco Zalone, possa piacere o no, secondo me questo lo ha capito.

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  • A Cialtronia i treccartari non vanno in pensione

    Il governo Meloni, a due settimane dall'esercizio provvisorio, si inventa una nuova restrittiva riforma delle pensioni. Perché il vero tesoro italiano è nei (furono) diritti acquisiti

    https://phastidio.net/2025/12/18/a-cialtronia-i-treccartari-non-vanno-in-pensione/

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  • @danielcuello speriamo non completi l'opera prima che Salvini ammazzi Putin dichiarandolo immortale.

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  • @fasterthanlime all custom seems like a terrible idea, until you get hours and hours into making the prefab stuff work and it takes a ridiculous amount of time to run and ends up consuming ten times the workflow minutes and storage of a local build.

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  • @elettrona presente! anche se ora vivo prevalentemente fra pordenone e milano 😅

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  • @informapirata Checco Zalone lo ritengo bravo, lo ricordo soprattutto a Zelig. I suoi film si possono vedere, ma non sono capolavori. Quelli di Sordi sono capolavori, ma Sordi era un Artista con la A maiuscala a tutto tondo.
    Prendiamo il Marchese del Grillo, il personaggio è molto più profondo di un qualsiasi protagonista di Zalone.
    Un film come un Borghese Piccolo Piccolo non lo potrà mai fare Zalone. Quindi per me è più vicino a Villaggio (che per me è più bravo).

    @giorgiosarto @booboo

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  • @dillo Rather than big eyebrows, to me they look like the clip-on foldable sunglasses that were not uncommon in the 90s.

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Post suggeriti
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    I rabbini usavano cospargere di miele il tabellone con le lettere dell'alfabeto. I bambini, per imparare a leggere, pronunciavano ogni lettera mentre con il ditino la toccavano per scriverla. Più tardi, portando inavvertitamente le dita alle labbra, avrebbero sentito il sapore del miele, un piacere legato per sempre allo studio.A un adulto incapace di accompagnare l'infante alla scoperta del piacere della scoperta non resta che insegnare la fatica e la sopportazione.https://open.substack.com/pub/hochiestoallamacchina/p/fatica
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    Si ma loro che cosa ne possono sapere se neanche ce l'hanno 🤣
  • @Screwtapello ah!

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    @neauoire @Screwtapello yeah, it's a bashism, and it's “basically” syntax sugar for pipes, but very useful especially when you need more than one (I use it often with vimdiff). For a single one you can *usually* just use a plain pipe if you need a more POSIX-compliant way of doing things, i.e.curl whatever | left -*if* the right-hand-side program supports the common convention of indicating standard input with -. Otherwise, /dev/stdin will usually work just as well.
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    @giorgiosarto @informapirata @booboo Per me ci sono dei limiti che non si dovrebbero oltrepassare. Neanche nella comedy. Bambini e disabili cognitivi (insomma chi non si può difendere) anche nella comedy più irriverente, non dovrebbero essere toccati. Puoi prendere in giro la morte, la malattia, tutte le cose negative di 'sto mondo, e prendere in giro LA MORTE non significa ridere di chi è morto. Sono cose diverse. Ma dare della pu... a una neonata in un film al cinema che viene visto da giovanissimi, è una vigliaccata. E no, non si può neanche dire "lui sta esagerando e prende in giro la pedofilia". Quello è un film al cinema, la stand-up comedy è diversa. Io da persona con disabilità sensoriale che ama la satira e l'ironia anche pesante, quando parlo di "limiti" non parlo di politicamente corretto o stronzate. Ma di parità nel trattamento fra comico e pubblico. Un genitore di un bambino non riderà mai se gli dai della pu a sua figlia/o.Una persona con disabilità cognitiva grave che ha bisogno di tutto, non riderà. Un cieco non riderà se pubblichi UN MEME quindi UNA VIGNETTA sui ciechi. Però magari sulla stessa cosa raccontata come battuta o barzelletta, magari ride. E se non ride, ti risponde comunque a tono. C'è una differenza sostanziale tra "ridere di me" e "ridere CON me". E l'humor di Checco Zalone, possa piacere o no, secondo me questo lo ha capito.