Venerdì 3 ottobre #sciopero generale #CGIL in difesa della #GlobalSumudFlotilla, dei valori costituzionali e per #Gaza
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Venerdì 3 ottobre #sciopero generale #CGIL in difesa della #GlobalSumudFlotilla, dei valori costituzionali e per #Gaza.
La CGIL annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo SCIOPERO GENERALE NAZIONALE di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.
Durante lo sciopero generale saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore. -
undefined Majden 🍉🎨🕊👠 shared this topic on
Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
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@las_lallero @merry beh, per chi è ateo probabilmente sì, per moda, per far contenti parenti o per non ostacolare l'integrazione sociale del bambino.
per chi non è praticante, ma magari qualche dubbio ce l'ha ancora, potrebbe anche essere una scommessa di pascal: battezzare non costa quasi¹ niente, se poi Dio esiste il bambino parte senza peccati, se non esiste non succede niente.
¹ rinfresco post battesimo a parte, ma quello non è che sia obbligatorio, se non per ragioni sociali che esulano dal battesimo
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Porco San Callisto I
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La situazione appare di difficile soluzione. Da una parte c’è un uomo che rischia la vita se dovesse tornare in Venezuela. Dall’altra parte c'è Trentini, inconsapevole vittima di questa guerra intestina, di cui è difficile prevedere l’esito finale
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La richiesta dell'estradizione è teoricamente impossibile da soddisfare visto che la Commissione prefettizia italiana gli ha già riconosciuto lo status di rifugiato
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Una delle idee di Palazzo Chigi era quella di provare ad ottenere il rilascio di Trentini sacrificando circa 2 miliardi di euro di crediti che l’Eni vanta nei confronti di Caracas. Ma anche questa strada non è stata presa in considerazione dal regime di Maduro, perché l’interesse del Venezuela resta il rimpatrio di Ramirez
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Ma anche la carta Vignali, non si è finora rivelata risolutiva: ad agosto il diplomatico si è infatti recato in Venezuela, ma è stato respinto dalle autorità locali
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Quest’estate la Farnesina aveva provato a sbloccare l’impasse nominando come inviato speciale per i detenuti italiani in Venezuela Luigi Vignali, diplomatico di lungo corso, già consigliere per le relazioni internazionali di Finmeccanica (oggi Leonardo), negli ultimi otto anni direttore generale per gli Italiani all’estero
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È stato incarcerato il 15 novembre, tre settimane dopo il suo arrivo, mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito: fermato a un posto di blocco, è stato rinchiuso nel carcere di El Rodeo e da allora ha potuto contattare i familiari pochissime volte
