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Perché l'ultimo #film di #KathrynBigelow è da non perdere e sfiora il #capolavoro?

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  • Perché l'ultimo di è da non perdere e sfiora il ?

    Cerco di spiegarlo con questa breve riflessione/recensione

    Il ritorno dietro la macchina da presa con il suo ultimo film , è anche il film che segna il suo ritorno dopo anni di silenzio e che conferma la sua fama di regista capace di fondere azione, tensione politica e riflessione morale in un unico, esplosivo racconto

    Ma vediamo di cosa si tratta
    1/13

  • Perché l'ultimo di è da non perdere e sfiora il ?

    Cerco di spiegarlo con questa breve riflessione/recensione

    Il ritorno dietro la macchina da presa con il suo ultimo film , è anche il film che segna il suo ritorno dopo anni di silenzio e che conferma la sua fama di regista capace di fondere azione, tensione politica e riflessione morale in un unico, esplosivo racconto

    Ma vediamo di cosa si tratta
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    in sintesi: il tutto è ambientato in un presente carico di inquietudine, come lo sono i giorni nostri, seguendo gruppo di analisti e ufficiali governativi americani impegnati a sventare una minaccia nucleare che potrebbe scatenare un conflitto globale. La storia si svolge quasi interamente tra sale operative, bunker e linee di comunicazione segrete, in un crescendo di paranoia e sospetto che non lascia mai tregua allo spettatore

    La narrazione è corale, e di fatto è la stessa
    2/13

  • in sintesi: il tutto è ambientato in un presente carico di inquietudine, come lo sono i giorni nostri, seguendo gruppo di analisti e ufficiali governativi americani impegnati a sventare una minaccia nucleare che potrebbe scatenare un conflitto globale. La storia si svolge quasi interamente tra sale operative, bunker e linee di comunicazione segrete, in un crescendo di paranoia e sospetto che non lascia mai tregua allo spettatore

    La narrazione è corale, e di fatto è la stessa
    2/13

    storia raccontata 3 volte in sequenza: ma sono 3 diversi punti di vista che ci mostrano via via dettagli e sfumutura nella costruzione dell'intreccio

    , da sempre maestra nel gestire la tensione e l’azione con precisione chirurgica, costruisce anche stavolta un film che vibra di energia e angoscia ad ogni concitato incastro, basti pensare a film importanti come

    La regia è asciutta, essenziale, ma al tempo stesso
    3/13

  • storia raccontata 3 volte in sequenza: ma sono 3 diversi punti di vista che ci mostrano via via dettagli e sfumutura nella costruzione dell'intreccio

    , da sempre maestra nel gestire la tensione e l’azione con precisione chirurgica, costruisce anche stavolta un film che vibra di energia e angoscia ad ogni concitato incastro, basti pensare a film importanti come

    La regia è asciutta, essenziale, ma al tempo stesso
    3/13

    visivamente potentissima: ogni inquadratura (soprattutto camera a mano con campi strettissimi) ha un peso, ogni silenzio e angoscia racconta più di cento parole. La fotografia e il montaggio serrato contribuiscono a creare un senso di urgenza costante

    La semplicissima idea del film è immaginare cosa potrebbe succedere a chi sapesse, per primo (e dal di dentro, essendo parte attiva del meccanismo), dell'arrivo della fine del mondo, ma raccontandolo come se potesse succedere
    4/13

  • visivamente potentissima: ogni inquadratura (soprattutto camera a mano con campi strettissimi) ha un peso, ogni silenzio e angoscia racconta più di cento parole. La fotografia e il montaggio serrato contribuiscono a creare un senso di urgenza costante

    La semplicissima idea del film è immaginare cosa potrebbe succedere a chi sapesse, per primo (e dal di dentro, essendo parte attiva del meccanismo), dell'arrivo della fine del mondo, ma raccontandolo come se potesse succedere
    4/13

    in qualsiasi momento: è questo il finale del film, ovvero raccontare qualcosa di imminente, o forse di immanente, che potrebbe accadere da sempre nell'era del nucleare, nella sua tragicità, ma anche nella sua consecutio temporale militare e umana, narrata proiettandola nei suoi più assurdi dettagli e meccanismi interni

    Questo film attinge a tutto l'esistente dei film sulla fine del mondo a causa di conflitti nucleari (mi è venuto in mente "theDayAfter" vedendolo,
    5/13

  • in qualsiasi momento: è questo il finale del film, ovvero raccontare qualcosa di imminente, o forse di immanente, che potrebbe accadere da sempre nell'era del nucleare, nella sua tragicità, ma anche nella sua consecutio temporale militare e umana, narrata proiettandola nei suoi più assurdi dettagli e meccanismi interni

    Questo film attinge a tutto l'esistente dei film sulla fine del mondo a causa di conflitti nucleari (mi è venuto in mente "theDayAfter" vedendolo,
    5/13

    nonostante non c'entri formalmente nulla visto che li si racconta tutto il "dopo" e non il "prima"), e penso che creerà uno scossone nell'opinione pubblica proprio perché nel narrare le domande che chiunque si pone riguardo ad eventuali conflitti nucleari, ci pone in realtà di fronte a degli errori esiziali su cosa sia divento il mondo globale e interconnesso oggi

    Il cast è di alto livello (molto brava che qui forse interpreta uno tra i ruoli più convincenti
    6/13

  • nonostante non c'entri formalmente nulla visto che li si racconta tutto il "dopo" e non il "prima"), e penso che creerà uno scossone nell'opinione pubblica proprio perché nel narrare le domande che chiunque si pone riguardo ad eventuali conflitti nucleari, ci pone in realtà di fronte a degli errori esiziali su cosa sia divento il mondo globale e interconnesso oggi

    Il cast è di alto livello (molto brava che qui forse interpreta uno tra i ruoli più convincenti
    6/13

    mai propostole, meno bravo invece , IMHO) e interpreta con intensità la paura e la determinazione di chi sa di trovarsi sull’orlo dell’apocalisse

    Tuttavia, ciò che rende il film veramente “alla Bigelow” è la capacità di trasformare il tema dell’azione in una riflessione sul potere, sulla responsabilità e sulla fragilità umana davanti alle proprie stesse creazioni distruttive.
    7/13

  • mai propostole, meno bravo invece , IMHO) e interpreta con intensità la paura e la determinazione di chi sa di trovarsi sull’orlo dell’apocalisse

    Tuttavia, ciò che rende il film veramente “alla Bigelow” è la capacità di trasformare il tema dell’azione in una riflessione sul potere, sulla responsabilità e sulla fragilità umana davanti alle proprie stesse creazioni distruttive.
    7/13

    Non si tratta semplicemente di una corsa contro il tempo, ma di un’indagine morale: cosa resta dell’etica quando tutto dipende da una decisione presa in pochi secondi?
    Ha poi senso scegliere una "retailation" quando, come si dice nel film in un passaggio drammaticamente vero, bisogna di fatto scegliere tra l'essere distrutti o cmq un suicidio?

    Rispetto ai suoi lavori più celebri – come The Hurt Locker, che le valse l’Oscar alla miglior regia, o Zero Dark Thirty, incentrato
    8/13

  • Non si tratta semplicemente di una corsa contro il tempo, ma di un’indagine morale: cosa resta dell’etica quando tutto dipende da una decisione presa in pochi secondi?
    Ha poi senso scegliere una "retailation" quando, come si dice nel film in un passaggio drammaticamente vero, bisogna di fatto scegliere tra l'essere distrutti o cmq un suicidio?

    Rispetto ai suoi lavori più celebri – come The Hurt Locker, che le valse l’Oscar alla miglior regia, o Zero Dark Thirty, incentrato
    8/13

    sulla caccia a Bin Laden – questo nuovo film appare più intimo e claustrofobico, o cmq meno concentrato sul realismo documentaristico e più interessato alle dinamiche psicologiche dei personaggi dei 3 punti di vista narrati, tutti incastrati con la solita meticolosità della regista nella ricostruzione nella messa di scena di fenomenologie complesse come quelle militari (dietro ci deve essere uno studio molto profondo).
    9/13

  • sulla caccia a Bin Laden – questo nuovo film appare più intimo e claustrofobico, o cmq meno concentrato sul realismo documentaristico e più interessato alle dinamiche psicologiche dei personaggi dei 3 punti di vista narrati, tutti incastrati con la solita meticolosità della regista nella ricostruzione nella messa di scena di fenomenologie complesse come quelle militari (dietro ci deve essere uno studio molto profondo).
    9/13

    È un film che dialoga con il presente ma anche con la paura collettiva del futuro, una riflessione sul controllo e sulla perdita di esso
    Soprattutto non è un film che banalmente vuole dare le risposte su tali temi totalizzanti, ma semplicemente pone ogni spettatore di fronte all'assurda idea per cui la deterrenza nucleare sia un'opzione realmente valida e sensata oggi, visto che poi non esisterebbe mai un vincitore reale in caso di conflitto mondiale: proprio per questo il
    10/13

  • È un film che dialoga con il presente ma anche con la paura collettiva del futuro, una riflessione sul controllo e sulla perdita di esso
    Soprattutto non è un film che banalmente vuole dare le risposte su tali temi totalizzanti, ma semplicemente pone ogni spettatore di fronte all'assurda idea per cui la deterrenza nucleare sia un'opzione realmente valida e sensata oggi, visto che poi non esisterebbe mai un vincitore reale in caso di conflitto mondiale: proprio per questo il
    10/13

    titolo richiama la metafora di una casa piena di esplosivo pronto ad esplodere, perché le grandi potenze alla fine sono proprio questo, bastando un piccola scintilla, anche per errore, per accendere la miccia e distruggere tutto

    Pur con qualche momento di incertezza (soprattutto le scritte a schermo durante i passaggi di punto di vista le ho trovate davvero inutili e quasi stucchevoli) e un finale volutamente sospeso e ambiguo (ma forse è la cosa pià bella del film, IMHO), A
    11/13

  • titolo richiama la metafora di una casa piena di esplosivo pronto ad esplodere, perché le grandi potenze alla fine sono proprio questo, bastando un piccola scintilla, anche per errore, per accendere la miccia e distruggere tutto

    Pur con qualche momento di incertezza (soprattutto le scritte a schermo durante i passaggi di punto di vista le ho trovate davvero inutili e quasi stucchevoli) e un finale volutamente sospeso e ambiguo (ma forse è la cosa pià bella del film, IMHO), A
    11/13

    House of Dynamite è un ritorno in grande stile per una regista che ha sempre saputo raccontare la tensione del nostro tempo: Bigelow firma un’opera lucida, spietata e profonda, che ci interroga su un mondo conteporaneo che è sempre stato sull'orlo dell'abisso nucleare, ma che tutti hanno fatto finta di non vedere

    La Bigelow con questo film proietta la sua posizione tra le voci più autorevoli e coraggiose del cinema contemporaneo

    Film da non perdere, a tratti anche
    12/13

  • House of Dynamite è un ritorno in grande stile per una regista che ha sempre saputo raccontare la tensione del nostro tempo: Bigelow firma un’opera lucida, spietata e profonda, che ci interroga su un mondo conteporaneo che è sempre stato sull'orlo dell'abisso nucleare, ma che tutti hanno fatto finta di non vedere

    La Bigelow con questo film proietta la sua posizione tra le voci più autorevoli e coraggiose del cinema contemporaneo

    Film da non perdere, a tratti anche
    12/13

    sconvolgente, e probabilmente film dell'anno
    13/13

  • sconvolgente, e probabilmente film dell'anno
    13/13

    @OpenSoul sono molto curioso. Non ha mai sbagliato un film


Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • @flaviotorba alcuni giochi matematici o alcuni "paradossi" della matematica, possono essere di estremo interesse per un ragazzino. Ambiti di riferimento? Giochi di carte, paradossi sulle elezioni (distorsioni dovuti a maggioritario, proporzionale, astensione), lezioni su sconti e inflazione (percentuali), giochi d'azzardo e lotterie (statistica, probabilità), aneddoti antichi (l'ombra delle piramidi misurata da Talete, il principio di Archimede, il teorema di Pitagora), traffico (i paradossi per cui una strada a scorrimento veloce può far creare più traffico), tassonomie ( i giochi per cui con quattro o cinque domande binarie posso indovinare l'oggetto che pensi).
    Oppure la matematica applicata ai social network, che ti mostra come si moltiplica la portata di un influencer attraverso l'utilizzo di un certo numero di bot, i livelli di separazione, far vedere quanto impatta ogni utente Sul fatturato dei Giganti dei social, etc.
    O ancora qualche principio di economia spicciola, come l'inflazione e gli sconti, già ricordati.
    Insomma, dovresti individuare gli argomenti di interesse dei ragazzi e pensare a come spiegare semplicemente alcuni modelli matematici

    @versodiverso @j_bertolotti @mau @maddmaths @matematica

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  • City-SUV è un ossimoro creato dal marketing peggio malato.

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  • @matz @kenobit @schizo Per XMPP uso Conversations.

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  • Par🇮🇹le n°1393 5/6

    ⬛⬛🟩⬛🟨
    🟩⬛🟩⬛🟩
    🟩⬛🟩⬛🟩
    🟩⬛🟩🟩🟩
    🟩🟩🟩🟩🟩

    Quando ce ne sono troppe di simili è solo questione di cool... 🤪

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  • @amoroso @nedbat indeed, everyone knows apples are better than oranges

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  • Satellite Snooping Reveals Sensitive Unencrypted Data

    In an era where running a website without HTTPS is shunned, and everyone wants you to encrypt your DNS queries, you’d expect that the telecommunications back-ends are secured tightly as well. Especially the wireless bits between terra firma and geosynchronous communication satellites.

    But as recently discovered by US researchers, the opposite is actually true. The paper by [Wenyi Morty Zhang] et al. (PDF) goes into great detail on how they discovered these unencrypted IP traffic flows and what they found in these captures.

    With an off-the-shelf consumer satellite dish mounted to the roof of a university building in San Diego, they performed a scan of IP traffic on 39 geosynchronous satellites. To their surprise, they found unencrypted data that belonged to companies like T-Mobile for their cellular backhaul, Internet traffic targeting airliners, and VoIP communication — all in the clear.

    Even more worrying was what looked like military traffic and corporate VPN data containing unencrypted login details, corporate emails and much more. While T-Mobile immediately enabled encryption after this discovery, it remains to be seen whether anyone else will. It’s probably best to assume that any communication can be intercepted and to use e.g. PGP-encrypted emails for anything sensitive.

    The researchers have made the IP encapsulation parser (in Python) for DVB-S2(X) captures available for anyone who wants to give this experiment a whirl themselves.

    hackaday.com/2025/10/27/satell…

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  • Journalists: Protest this! (Start by covering it...)
    ICE detains British journalist after criticism of Israel on US tour
    https://www.theguardian.com/us-news/2025/oct/26/ice-detains-british-muslim-journalist-laura-loomer

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