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Finalmente aprono le velo stazioni a MilanoIl 22 settembre apriranno varie #velostazioni ad alcune fermate della metropolitana.

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Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
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    Il trasporto pubblico milanese peggiora, ma non è tra le priorità dell'amministrazioneIn un recente articolo, #urbanfile (rifacendosi ad un rapporto di Polimi mostra come il livello di servizio del #trasportoPubblico di superficie sia peggiorato, con meno corse (con un calo tra 15 e il 20%) e lentezza cronica della rete (i #tram tra il più lenti d'Europa). Chi usa i mezzi è costretto ad attese sempre piùlunghe, mezzi lenti per il traffico che di conseguenza peggiora, e corse soppresse per mancanza di autisti e macchinisti.La soluzione è nota: aumentare la velocità dei mezzi con preferenziali, #asservimentoSemaforico e distanziamento delle fermate: non è fantascienza.Cito dell'articolo:Il Comune dispone già di corsie preferenziali [...] e di un sistema centralizzato di controllo dei semafori, ma non lo utilizza pienamente per dare priorità al trasporto pubblico. La preferenzializzazione semaforica, non si capisce bene perché, è in ‘sperimentazione’ da almeno trent’anni. Mancano anche interventi previsti dal PUMS, come la razionalizzazione delle fermate, ossia meno fermate e in punti più strategici, per velocizzare e migliorare il servizio.Ancora:Non sembra esserci un vero oppositore a un aumento della velocità dei mezzi: ne trarrebbero vantaggio ATM, il Comune, i passeggeri, i lavoratori e persino i sindacati.Eppure il miglioramento dei mezzi di superficie non è tra le priorità, per l'assessora #AriannaCensi, che in un'intervista dice che le priorità sono i prolungamenti di M1 e M5 e il piano generale del traffico urbano e il piano parcheggi, che stando ai nomi sembrano sistemi che erano forse all'avanguardia negli anni '60, e di sicuro non hanno niente a che fare con la #mobilitaSostenibile.@milano
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    @rivoluzioneurbanamobilita @energia Meno auto=meno accise pagate allo stato. A livello statale non è conveniente disincentivare l'utilizzo dell'auto.
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    L'economist: la bici è la vera rivoluzione dei trasporti, non l'auto elettricaHa fatto clamore l'articolo del principale giornale d'economia del mondo, che sottolinea come, mentre l'attenzione mediatica ed economica era su auto volanti e robotaxi, un mezzo molto più modesto, ma molto più concreto, stava ridisegnando a #mobilità urbana (almeno in alcuni contesti): la #bicicletta:super efficiente dal punto di vista energetico, costa quasi nulla, riduce traffico e inquinamento, e cancella il bisogno di parcheggi gigantiD'altra parte è noto che l'auto elettrica non è qui per salvare il pianeta, ma per salvare l'industria automobilistica.In Italia, chi è attento al tema della #mobilitaSostenibile si è accorto dell'articolo (come Bikeitalia, ma, vista l'importanza dell'Economist, anche il #Corriere ha scritto un pezzo interessante. Addirittura ha messo in evidenza le paure insensate, subito sfruttate da una certa parte politica per costruire consenso elettorale, a spese della qualità della vita delle persone:In molte città, a partire da Milano, la destra ha fatto campagna elettorale promettendo di togliere le piste ciclabili, derubricate a un inutile fastidio. E tralasciando il fatto che le biciclette possono contribuire a rendere le nostre città meno trafficate, meno inquinate e in definitiva più vivibili. Faccio mia anche la conclusione:su questo, come su molte altre questioni, servirebbe un approccio meno ideologico e più pragmatico.@energia
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    @rivoluzioneurbanamobilita @energia Si ma poi i poveri taxisti che fatturano 10.000 euro all'anno perdono il lavoro.