Diario “La Gomera”, giorno 5: relax a Valle Gran Rey
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Quando si è in vacanza bisogna anche rilassarsi. Ogni tanto.
In via eccezionale, per quanto mi riguarda.
Non ne vado fiero, ma capita.
Ieri è capitato a Valle Gran Rey, un posto molto bello dal mio punto di vista che definirei uno dei più caratteristici dell’arcipelago.
Si tratta di un grande canyon con sbocco sul mare.
Nel tempo l’umanità me ha colonizzato i pendii creando case, portando la vita nei terrazzamenti infiniti, favorendo la nascita delle palme con cui produrre il noto “Miele di palma”.

Piccolo raggruppamenti di case colorate, palme e terrazze si susseguono per tutta la valle, e per una volta tanto posso dire che il paesaggio, altrimenti morto, è stato valorizzato da una antropizzazione abbastanza spinta.
Arrivati al mare, poco dopo Valle Gran Rey, si può avere accesso ad alcune delle spiagge più belle dell’isola, anche perché sono tra le pochissime spiagge di sabbia, spiagge vere e proprie per come le intendiamo in Italia. Però, sono di sabbia nera.
Io le adoro, ma non a tutti possono piacere.

Playa del Inglés, molto frequentata dai nudisti (sì, li ho tolti col Photoshop) 
Playa Calera 
Playa de Vueltas A Playa de Vueltas, qualche anno fa, diverse persone hanno perso la vita in una frana poderosa che ha portato in mare in un attimo una certa quantità di roccia, staccatasi dalle pareti verticali a picco sul porticciolo.
Bisogna ricordare che La Gomera ha un territorio molto instabile, a causa del fatto che è molto antico e la verticalità è tanta.
Gli agenti atmosferici e la gravità non perdonano.
È stato bello passare una giornata qui, con la vista sulla lontana isola di El Hierro, a divertirmi tra le onde di un paio di metri (o più).
Al rientro in Italia rimpiangerò i 33 gradi del 2 di novembre qui, sebbene i locali dicano che si tratta di un caldo anomalo.
Causato dalle scie chimiche, neanche a dirlo.
Cerco di pensare al domani.