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Diario “La Gomera”, giorno 7: la piccola capitale.

  • Quando si visita un’isola così piccola come La Gomera, alle isole Canarie, la curiosità di vedere la sua città principale è tanta.

    In questo caso, più che di città si potrebbe parlare di paese, in termini italiani: solo 8500 persone.

    Nonostante la dimensione, San Sebastián de la Gomera ha saputo conquistarsi un posto nella Storia.

    Questo fu l’ultimo punto conosciuto in cui Colombo si fermò nel suo primo viaggio. C’è ancora la casa in cui riposò, e alcune statue o targhe commemorative.

    La cattedrale è magnifica, segno dell’importanza della città nel passato.

    Lato di sud est, navata laterale.
    Un affresco raffigurante la spedizione di Colombo.

    C’è poi il bastione dove gli indigeni, un’ottantina danni dopo l’annessione dell’isola al Regno si ribellarono contro il nipote del governatore che con l’inganno aveva fatto un rito per gemellare la comunità indigena con il Regno di Castiglia.

    La rivolta terminò nel sangue, e da allora gli indigeni scomparirono, poco a poco; non perché vennero uccisi tutti, ma perché vennero inglobati dalla nuova popolazione residente.

    Ad oggi si trovano ancora tracce del loro DNA negli abitanti.

    Una Storia che, purtroppo, come occidentali conosciamo molto bene.

    La giornata si conclude magnificamente. Al calare del sole, da Hermigua riesco a catturare una splendida luna che si riflette sul mare, lasciando intravedere anche Tenerife in lontananza.

    La qualità della fotografia degli smartphone moderni mi stupisce sempre più. La differenza con le fotocamere c’è ancora, ma è sempre più sottile.

    Hasta luego!


Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
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    @LeleGroot vero! Valeva la pena!In effetti chi ha una certa consapevolezza sull'arcipelago, secondo me, può apprezzarla di più.
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    Oggi rientro a Tenerife, e da lì in Italia (nel pomeriggio).Ancora una volta, torno in Italia con un senso di sconfitta, perché è l'ultima cosa che vorrei.Non so se vi è mai capitato di sentirvi nel posto sbagliato; è esattamente quella sensazione. Una cosa del tipo "cosa ci faccio qui"?Ed ecco perché è nato il podcast @versocasa . Per mettere tutto in fila, per razionalizzare, per resistere. E per condividere con chi si sente come me#tenerife @Viaggi#simoneviaggiatore#diariogomera,
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    Il bel tempo andava sfruttato. E così ho deciso di visitare finalmente il parco de Garajonay, uno dei boschi più antichi d’Europa, che era già qui ai tempi dei Neanderthal. È popolato da specie di uccelli rare e alberi di lauro, che danno il nome a questo tipo di boschi: laurisilva. I muschi penzolanti sono una delle loro caratteristiche distintive, e si possono trovare in tutta la Macaronesia: Capo Verde, Canarie, Madeira e Azzorre. Quando il bosco lascia spazio allo sguardo, ci sono viste pazzesche. Una vista sul Teide, vulcano di TenerifeIl Roque de Agando. La giornata è terminata a Hermigua, tra le piantagioni di banane lungo il paese. E poi ad Agulo, dove ho affittato l’appartamento. Il centro storico è carino e al tramonto la vista su Tenerife è particolare.
  • Diario “La Gomera”, giorno 3

    Uncategorized diariogomera
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    Diario “La Gomera”, giorno 3Se nella giornata di ieri il maltempo l'aveva fatta da padrone in tutto il nord, oggi la giornata inizia in maniera totalmente diversa: cielo terso e una vista su Tenerife che lascia senza fiato. I 3700 metri del Teide si notano tutti. I boschi sono bagnati dalle piogge di ieri, e immagino che i sentieri non siano praticabili. Perché non visitare il nord?https://simoneviaggiatore.wordpress.com/2025/11/01/gomera3/@Viaggi #diariogomera